Recupero di Via Palazzuolo: finito il ludico, principia il multiculturale

Bieber e Del Re (PD): "Si riqualifica un pezzo di città e si accende una luce diversa sulla multiculturalità"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
01 dicembre 2015 15:43
Recupero di Via Palazzuolo: finito il ludico, principia il multiculturale

Via Palazzuolo, dopo la "task force" con le pattuglie fisse ed i "controlli a tappeto", si riscopre multiculturale. Il tamburellamento dei residenti, la rabbia e la frustrazione sfogate attraverso i profili Social e davanti al Quartiere hanno portato l'attenzione sull'area limitrofa alla Stazione Santa Maria Novella.Altra patata bollente per Dario Nardella che ha ereditato la situazione dalla precedente gestione ed oggi guida la Giunta che ha chiamato pattuglie di ogni tipo, dai Carabinieri alla Municipale, dalla Asl all'Ispettorato del Lavoro a "Convergere su Palazzuolo".Passata la fase turbolenta e stretta la morsa sulla sicurezza, la strada si riscopre multietnica e multiculturale. Leonardo Bieber, presidente della commissione urbanistica, e Cecilia Del Re, presidente della commissione bilancio commentano l'approvazione della delibera per il piano di recupero di via Palazzuolo "Un grande risultato per una zona importante di Firenze e un primo significativo passo per accendere una luce nuova sulla multiculturalità della nostra città".

Delibera cui è stato collegato un ordine del giorno voluto proprio dal PD per "promuovere nella zona iniziative culturali e di integrazione sociale, sottolineando e valorizzando la sua naturale vocazione multiculturale".

Il piano. Prevede interventi per 1 milione e 100mila euro. Cosa comprendono? Riorganizzazione dei sottoservizi, abbattimento di barriere architettoniche, mobilità ciclo pedonale, nuovo arredo urbano e riqualificazione degli spazi pubblici per via Palzzuolo, piazza San Paolino, via di San Paolino, via dei Fossi, piazza degli Ottaviani e piazza Santa Maria Novella. Il dettaglio dei lavori sarà oggetto di un nuovo passaggio in Consiglio comunale."Spesso è stata oggetto nel passato di problematiche di vario tipo" tra le risse, gli spacciatori e la microcriminalità dilagante..

mancava il dialogo. "L'ordine del giorno va nella direzione indicata dal sindaco Nardella di rafforzare sempre di più la vocazione di Firenze come città di dialogo, di convivenza e di pace tra culture diverse. Proprio in questa zona che spesso è stata oggetto nel passato di problematiche di vario tipo, il piano di recupero permetterà di accendere una luce nuova sulla presenza di etnie diverse che possono, e devono, rappresentare una ricchezza in più per tutta la città" concludono Bieber e Del Re.A gran voce l'avevano richiesto i cittadini e il quartiere 1 che da tempo sta lavorando su alcune criticità.

Nel nostro ordine del giorno allegato alla delibera – chiarisce il consigliere del Partito Democratico, Alessio Rossi – abbiamo proposto e indicato alcune priorità in questa progettazione: dal controllo e verifiche nel recupero di via Palazzuolo, fino a proporre la collocazione della “scuola fiorentina per l’educazione al dialogo interreligioso e interculturale”, oggetto del protocollo condiviso dalle autorità religiose locali, negli spazi del Museo del Novecento. Visto che il tessuto urbano e sociale è diventato multiculturale e multietnico credo non esista posto migliore e più idoneo. Possa questo fattore interculturale, essere un valore aggiunto per tutta la città, come avviene in altre capitali europee.

Perché come ci ha ricordato il premio Nobel della Pace, Karman che ha partecipato ad “Unity in diversity”, è nella diversità che risiede la bellezza"

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