I benefici della Realtà Aumentata per l’educazione dei bambini

Un’app, disponibile per smartphone e tablet, supporta i piccoli utenti all’apprendimento della lingua inglese

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 novembre 2023 09:30
I benefici della Realtà Aumentata per l’educazione dei bambini

La realtà aumentata è un efficace strumento didattico per i bambini nella fascia di età 3-14 anni e il gaming può essere un importante amplificatore per l’apprendimento. Sono questi i risultati a cui è giunto il progetto europeo Arvedi, “Applicazioni della realtà virtuale e aumentata alla formazione a distanza dei minori” presentati ieri a Firenze presso il Museo degli Innocenti.

Nell’ambito del dibattito sul rapporto tra minori e nuove tecnologie applicate alla didattica, il progetto Arvedi sancisce che l’utilizzo della Realtà Aumentata nell’educazione della prima infanzia migliora l’apprendimento dell’inglese come lingua straniera, aumenta la motivazione degli alunni e aiuta i bambini a stabilire relazioni socio-affettive più positive.

Nato nel corso della pandemia da Covid – 19, il progetto si è posto l’obiettivo di verificare se e a quali condizioni un impiego coerente e consapevole delle tecnologie digitali possa compensare efficacemente la mancanza di interattività tra alunni e insegnanti, ovvero tra utenti remoti della stessa classe virtuale.

Il team di progetto ha lavorato allo sviluppo di un’app, disponibile per smartphone e tablet, che, attraverso un gioco in realtà aumentata in cui bambini e ragazzi interagiscono con piccoli esseri, supporta i piccoli utenti all’apprendimento della lingua inglese.

I risultati emersi dalla sperimentazione sono positivi. I bambini ed i ragazzi partecipanti hanno dimostrato un forte coinvolgimento ed entusiasmo mettendo in luce l’efficace sostegno all’apprendimento quotidiano della lingua inglese da parte di queste nuove metodologie didattiche fondate sull’esperienza e l’interazione.

Inoltre coloro che hanno utilizzato l’app hanno avuto maggior precisione e tempi più rapidi di reazione nell’elaborazione di test di valutazione.

I partner del Progetto

XR8

XR8, capofila del progetto, è una microimpresa attiva dal 2010 nella ricerca e consulenza sull’innovazione digitale di enti e imprese e nell’insegnamento della lingua inglese a bambini e ragazzi, accompagnandoli dai pochi mesi di vita fino all’ingresso all’università. Da queste esperienze nasce l’idea di un’applicazione destinata all’utilizzo tramite dispositivi mobili, che permetta a bambini e ragazzi di sviluppare, attraverso la realtà virtuale e aumentata, le loro conoscenze e competenze linguistiche in modo piacevole e divertente.

La Margherita s.r.l.

La Margherita - Active Learning Centers è un’organizzazione nata a Firenze nel 2009 dedicata allo sviluppo della lingua inglese in adulti, ragazzi bambini e neonati. Organizza corsi di inglese, corsi estivi e soggiorni studio all’estero personalizzabili attraverso Learning Centers a Firenze che preparano singolarmente o in gruppo gli studenti che, grazie alle partnership internazionali di collaborazione, vengono accompagnati con successo nell’apprendimento della lingua fino alle più alte certificazioni, come quelle di Cambridge.

SOWHAT s.r.l.

Sowhat è un'agenzia di comunicazione che ha come obiettivo quello di mettere insieme tutte le competenze digitali per sostenere brand e prodotti dando vita a connessioni sociali, a esperienze di acquisto e fruizione che vadano al di là del semplice Advertising. Supporta e orienta le Aziende nelle strategie di sviluppo del mercato, di consolidamento della relazione con i clienti e del brand, occupandosi della definizione e produzione dei contenuti e dell'ideazione di azioni O2O (Offline to Online Marketing).

LabVR UNISI

LabVR UNISI è il laboratorio di realtà virtuale dell'Università di Siena. Lo scopo principale di LabVR UNISI è di investigare il comportamento umano attraverso le tecnologie di realtà virtuale utilizzando simulazioni e ambienti virtuali. È gestito da docenti e personale del Dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive (DISPOC), che ne ha finanziato la realizzazione come dipartimento di eccellenza designato da un processo di selezione competitivo condotto dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR). LabVR UNISI è un progetto del Santa Chiara Lab.

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Già in precedenza alcuni studi avevano evidenziato questo rapporto positivo.

L’utilizzo della Realtà Aumentata nell’educazione della prima infanzia migliora l’apprendimento dell’inglese come lingua straniera, aumenta la motivazione degli alunni e aiuta i bambini di questa età a stabilire relazioni socio-affettive più positive. Uno studio sperimentale con un gruppo sperimentale e uno di controllo è stato condotto rispettivamente con 52 e 50 alunni della prima infanzia. I risultati mostrano un miglioramento significativo nella motivazione, nell’apprendimento e nelle relazioni socio-affettive nel gruppo sperimentale, che ha completato l’istruzione in cui l’AR è stata utilizzata come strumento didattico, rispetto al gruppo di controllo.

"Integration of Augmented Reality in the Teaching of English as a Foreign Language in Early Childhood Education" by Redondo et al. Early Childhood Education Journal 2019

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Uno studio del 2020 ha stabilito come la Realtà Aumentata sia efficace come strumento didattico per i bambini piccoli, poiché migliora il coinvolgimento nell'apprendimento e favorisce l'acquisizione di conoscenze. L'interazione in tempo reale aumenta l'entusiasmo dei bambini nell'esplorare i materiali didattici. In generale l'interfaccia AR è utilizzabile dai bambini più piccoli, anche con poca o nessuna esperienza, e fornisce un elemento motivante per il loro apprendimento di lingue straniere. I risultati mostrano prove significative di acquisizione di conoscenze e una predisposizione positiva verso l'utilizzo dell'interfaccia AR rispetto a un'interfaccia non-AR.

Using augmented reality with speech input for non-native children's language learning by Dalima et. al., International Journal of Human-Computer Studies, 2020

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In confronto a modalità di apprendimento alternative, come schermi di computer o lezione frontale, l’apprendimento in VR è stato più efficace nel 55% in uno studio del 2021 relativamente alla conoscenza dichiarata e si è rivelato più efficace sui risultati del cambiamento comportamentale (100%) ricevendo valutazioni estremamente positive su motivazione (100%), presenza (100%), utilità percepita (80%) e coinvolgimento (80%) rispetto alle modalità alternative. In generale gli studi hanno rilevato che l'IVR era efficace per i risultati dell'apprendimento (83%) e forniva un'esperienza di apprendimento positiva (100%).

“Immersive virtual reality for science learning: Design, implementation, and evaluation” by Matovu et al., Studies in Science Education, 2021

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