Razzismo allo stadio, Nardella chiede scusa ai giocatori del Napoli

Il sindaco: "Chi vi ha offeso non rappresenta la città e la Fiorentina". La nota di condanna del club

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 ottobre 2021 11:17
Razzismo allo stadio, Nardella chiede scusa ai giocatori del Napoli

"Victor, André-Frank, Kalidou: a nome di Firenze vi chiedo scusa. Chi ieri ha offeso i calciatori del SSC Napoli allo stadio non rappresenta la città e non rappresenta la ACF Fiorentina, che ha subito preso le distanze. Negli stadi non c’è posto per l’ignoranza e la stupidità".

Così stamani il sindaco di Firenze Dario Nardella dopo gli episodi di Fiorentina - Napoli, con insulti razzisti a Osimhen, Anguissa e Koulibaly. 

Il primo cittadino sul proprio profilo Facebook mette pure il messaggio scritto: "Il razzismo non vive  a Firenze".

In una nota, la Fiorentina "esprime la più ferma e dura condanna per gli episodi di razzismo avvenuti ieri nel corso della partita contro il Napoli.

Il Direttore Generale Barone, già nel post gara, ha tenuto a scusarsi personalmente a nome della Società con il club ospite e con i calciatori vittime di cori vergognosi e intollerabili.

Il Club viola ha già messo a disposizione della questura tutte le immagini video e tutti gli strumenti in proprio possesso perché vengano individuati i colpevoli di questi inqualificabili cori.

Una volta identificati dalle Istituzioni preposte i colpevoli di questo grave gesto, sarà cura della stessa Fiorentina proibire loro l’accesso allo stadio, auspicandosi medesimo impegno da parte di tutte le Società, così come l’applicazione delle regole che devono essere sempre uguali per tutti.

Siamo rimasti sorpresi, infatti, che in situazioni come Atalanta Fiorentina non ci sia stata la medesima tempestività e attenzione su quanto di altrettanto vergognoso stava accadendo nei confronti di un giocatore viola.

Il Presidente Commisso e tutta ACF Fiorentina lottano e si impegnano da tempo sul fronte della lotta al razzismo e ad ogni forma di discriminazione e non possono che accogliere con amarezza episodi in cui l’ignoranza e la stupidità di qualcuno mettono in imbarazzo e discussione non solo la serietà della Società gigliata, ma anche di tutta Firenze, una città che nella multiculturalità e nell’integrazione ha alcune delle sue basi più solide".

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