"Sono eccessive le sette settimane di sospensione della circolazione ferroviaria sulla tratta Montecatini-Pistoia dal 15 luglio al 2 settembre prossimi. Una scelta che creerà dei disagi per gli utenti, soprattutto in un periodo di sovraffollamento dei convogli, dovuto alla stagione turistica. Comprendiamo la necessità di bloccare il transito per fare lavori di ammodernamento, ma ci chiediamo se non si fosse potuto gestire il tutto in un altro modo e in un altro periodo dell'anno" lo chiedono il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella e il coordinatore provinciale di Forza Italia Pistoia, Massimo Boni.
Lo stop programmato al passaggio dei treni è dovuto ai lavori del primo lotto per il raddoppio ferroviario proprio nel segmento compreso tra Montecatini e Pistoia. Interventi che includeranno, nello specifico, la realizzazione di diversi tratti della sede ferroviaria, in affiancamento al binario attuale, il nuovo ponte sul torrente Stella, oltre al completamento delle opere propedeutiche all'eliminazione dei passaggi a livello.
"Chi dalla Versilia si recherà verso Firenze (o viceversa) - spiegano Boni e Stella - dovrà servirsi dei convogli che transitano da Pisa e Empoli oppure sfruttare il servizio sostitutivo con autobus (attivo per l'intero periodo dell'interruzione) disposto da Trenitalia. Tra Firenze, Lucca e Viareggio i tempi di viaggio si potrebbero dilatare di circa mezz'ora per l'interscambio treno-bus tra Montecatini e Pistoia. Chiediamo alla Regione Toscana di spiegarci i motivi di questa decisione che appare irragionevole a noi come a molti utenti che ci hanno contattato. Si sarebbe potuto scegliere un altro periodo dell'anno per fare i lavori, e chiudere la tratta per più weekend (quando il servizio non è utilizzato dai pendolari), invece che per 50 giorni di fila". Sulla vicenda, Stella ha presentato un'interrogazione in Consiglio regionale.