Raccolta differenziata: Toscana a quota 56% ma cresce la produzione di rifiuti

Gli ultimi dati della Regione. Fra i capoluoghi il migliore è Lucca che ha varcato la soglia dell'80%. Ato Sud fanalino di coda, l'assessore Fratoni sprona il sindaco di Arezzo Ghinelli a "mettere in campo azioni concrete"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
04 ottobre 2019 19:19
Raccolta differenziata: Toscana a quota 56% ma cresce la produzione di rifiuti

(DIRE) Firenze, 4 ott. - Continua la crescita della raccolta differenziata. Nel 2018 secondo i dati appena pubblicati dalla Regione la Toscana ha raggiunto il 56% con un progresso del 2,2%.La produzione di rifiuti urbani, a sua volta, è aumentata del 2% raggiungendo 2,29 milioni di tonnellate così come il dato pro capite è salito da 600 a 613 chilogrammi per abitante. 

La parte non differenziata dell'immondizia, d'altro canto, è calata di 29mila tonnellate mentre la differenziata ha conosciuto un'espansione di 74mila tonnellate.

A livello di ambiti territoriali spiccano in positivo l'Ato Toscana Costa (Livorno, Lucca, Massa e Pisa) e Toscana Centro (Firenze, Prato e Pistoia) col 60,8 e il 60,6% di raccolta dei rifiuti orientata al riciclo in progresso rispettivamente del 2,2 e dell'1,9% rispetto al 2017.

Fra i capoluoghi la migliore è Lucca che ha varcato la soglia dell'80%. L'Ato Sud (Arezzo, Grosseto, Siena), invece, è tornata a crescere del 2,5% attestandosi al 41,9%, ma si conferma il fanalino di coda. Per questo l'assessore regionale all'Ambiente, Federica Fratoni, sprona il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, a capo dell'ambito, ad agire. "Ato Sud - dichiara - è ancora drammaticamente lontano dall'obiettivo di piano del 70% di differenziata nel 2020. Di fronte a questo dato sconfortante, invito il sindaco Ghinelli, presidente dell'assemblea di Ato, a dedicare le sue energie per migliorare sensibilmente i livelli di raccolta differenziata, anche utilizzando con efficacia le risorse regionali, mettendo in campo azioni concrete".

Fratoni lo incalza non risparmiando una stilettata: "Faccia funzionare l'organismo che oggi presiede, anziché contestare la riforma sull'Ato unico, che ancora non c'è, e che la Regione vuole scrivere insieme ai Comuni". Allargando il quadro rispetto agli obiettivi della legge nazionale nessun Ato in Toscana raggiunge l'obiettivo del 65%.Tuttavia l'assessore evidenzia la prosecuzione della fase espansiva della raccolta differenziata dei rifiuti. "Ci fa ben sperare per il futuro- rileva Fratoni- anche in considerazione delle risorse che Regione Toscana nel 2018 ha messo in campo, circa 30 milioni a favore degli Ato, per spingere la raccolta differenziata verso l'obiettivo del 70% entro il 2020, che è stato fissato nel piano regionale".(Cap/ Dire)

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