'Putin gobbo': il cartello anti-juventino spopola sul web

Al Franchi i tifosi viola coniugano l'astio per i rivali di sempre con il biasimo per il dittatore russo

Nicola
Nicola Novelli
03 marzo 2022 09:18
'Putin gobbo': il cartello anti-juventino spopola sul web

FIRENZE- Un rimpallo sfortunato all’ultimo minuto e la Fiorentina esce sconfitta dal Franchi, nonostante una partita volitiva che ha schiacciato la Juventus in difesa per gran parte della sfida. Adesso sarà tutto in salita a Torino, dove i viola sono obbligati a vincere per guadagnarsi la finale di Coppa Italia. Un'impresa ardua, ma c’è da scommettere che i tifosi, dopo l’iniziale shock di ieri sera, nelle prossime ore ricominceranno a sperare. Perché i fiorentini sono così, si sentono Davide contro Golia e nonostante le sconfitte non spengono mai la speranza di una rivincita.

Un po’ come il popolo ucraino davanti alle soverchianti forze dell’invasore russo. Sarà forse per questo che ieri sera la guerra ha fatto capolino anche allo stadio di Firenze, grazie a un ignoto tifoso buontempone, che ha raggiunto gli spalti portando con se un cartello che recava la scritta “Putin Gobbo”. Davvero in città non si può immaginare peggior offesa per il dittatore di Mosca. Le foto del cartello stanno infatti facendo il giro del web.

A Firenze tutti conoscono il significato di questa espressione: gobbo significa juventino, sostenitore della più odiata rivale del campionato. Pare che l’appellativo sia nato in bocca ai tifosi del Torino, che quasi un secolo fa cominciarono a chiamare così i giocatori della Juventus perché la loro maglia aveva un ampio scollo a “V” sul petto, con la conseguenza che, quando correvano, dalla scollatura entrava dell’aria che formava un rigonfiamento –una gobba appunto– sulla schiena, all’altezza della nuca.

Figuriamoci se i gemellati tifosi viola si potevano lasciar scappare un termine così livoroso per appellare i rivali di sempre. Quelli "che ci hanno rubato lo scudetto del 1982" (40 anni fa), quelli "amici degli arbitri", quelli "che ci hanno portato via mezza squadra grazie allo strapotere economico". Tanto che giocando sulla sinonimia con un vegetale, meglio noto come cardo di Nizza Monferrato, a Firenze si usa anche dire che "qui i gobbi si mangiano!".

In effetti ieri sera il migliore bianconero in campo è stato probabilmente Juan Cuadrado, un ex viola, come ex sotto i riflettori era Dusan Vlahovic, salutato per tutta la partita da 10.000 fischietti viola. Senza dimenticare che a Torino hanno preferito accasarsi anche gli ex Federico Chiesa e Federico Bernardeschi. Davanti a una corazzata da 200 milioni di euro all’anno a Firenze non resta che l’ironia corrosiva del Franchi, quella che riesce a mettere alla berlina i rivali bianconeri, coniugando lo sfottò sportivo alla militanza civile. Un cartello che farà piacere vedere anche ai combattenti ucraini.

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