Prostituzione: dimezza il numero delle donne in strada tra le colline del Chianti

I dati del progetto Satis attestano una sensibile riduzione del fenomeno tra i Comuni di San Casciano, Greve in Chianti, Impruneta. L’assessore Cavallini: “Alzeremo la voce, insieme ai cittadini, per denunciare le gravi implicazioni che causa la tratta di essere umani”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 novembre 2019 15:00
Prostituzione: dimezza il numero delle donne in strada tra le colline del Chianti

SAN CASCIANO IN VAL DI PESA. E’ madre e figlia di quella violenza fisica e morale che gli uomini esercitano sulle donne, indigenti e in condizioni di grave fragilità, attratte dal falso ideale della protezione e del sostegno economico. Una forma di prevaricazione e sgretolamento dell’essere umano che consuma e scarna identità e prospettive di vita. Il fenomeno della prostituzione, nella fattispecie minorile, è uno dei temi che nel Chianti emergerà con forza attraverso lo spirito solidale della comunità.

A voler uscire dal coro dell’indifferenza, è una testimonianza collettiva, un’esperienza di cittadinanza attiva che vuole guardare in faccia la verità di un fenomeno presente, seppur in forma lieve, tra le colline fiorentine. Cittadini e amministratori si fanno interpreti e portavoci, per le strade e le piazze di San Casciano, di alcune delle storie di violenza, paura e sofferenza raccontate dalle vittime.

Secondo il report elaborato dal progetto regionale Satis sistema antitratta toscano interventi sociali, che tra i partner ha il Comune di San Casciano, la diminuzione delle presenze è netta. Si parla di un 50 per cento in meno, da una decina di ragazze negli scorsi anni si è passati a 5 presenze, tutte di nazionalità nigeriana, posizionate nella zona di confine tra San Casciano, Impruneta e Greve. Sono dati incoraggianti che manifestano tuttavia la presenza del problema nel territorio sul quale occorre lavorare costantemente con strumenti adeguati e operatori qualificati. In campo, nelle uscite periodiche, ci sono le unità di strada che avvicinano le giovani prostitute, le inseriscono in un percorso di orientamento e accompagnamento ai servizi socio-sanitari e gradualmente coltivano un rapporto di fiducia per poi arrivare a costruire insieme a loro un nuovo percorso di vita, al di fuori del tunnel della prostituzione.

L’evento “Il mio nome è Amaba e ti racconto le nostre storie” a cura di Tiziana Giuliani, con le giovani attrici del Teatro dei Passi Arca Azzurra Eventi, realizzato nell’ambito del progetto Nuovi pubblici, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio Firenze, è uno degli appuntamenti che il 25 novembre sta tingendo di rosso la Toscana in occasione della Giornata mondiale contro la violenza delle donne. Un evento che vede il coinvolgimento attivo dei cittadini, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni, protagonisti di un reading itinerante (piazza della Repubblica, a partire dalle ore 16) per le vie e il Centro commerciale naturale La Dolce Gita di San Casciano.

“La nostra Giornata contro la violenza sulle donne è dedicata al tema della prostituzione – spiega l’assessore alle Pari Opportunità Consuelo Cavallini - un fenomeno presente anche nel cuore del Chianti che, grazie agli interventi e al monitoraggio delle forze dell'ordine e di un progetto di rete che unisce risorse, obiettivi e controlli dei Comuni di San Casciano, Greve e Impruneta, si è ridotto sensibilmente rispetto ad alcuni anni fa”.

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