Prosegue la raccolta di firme contro la tramvia

Razzanelli (FI): “I cittadini del Quartiere 5 chiedono un serio studio di impatto ambientale sulla linea 3”. Ricci (PD) replica: “Le spiegazioni che gli sono già state fornite in Commissione Mobilità e Ambiente lo scorso 24 luglio”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 agosto 2014 23:53
Prosegue la raccolta di firme contro la tramvia

Un serio studio d’impatto ambientale che analizzi le conseguenze della costruzione della linea 3 della tramvia sui flussi di traffico pubblico e privato. E’ quanto chiedono i residenti del Quartiere 5 che hanno risposto ad un sondaggio su “Tramvia come soluzione dei problemi della mobilità fiorentina?” commissionato dal consigliere di Forza Italia in Palazzo Vecchio Mario Razzanelli. La costruzione della linea 3 della tramvia a Firenze sta procedendo ignorando del tutto problematiche e criticità lampanti.

Secondo i dati del sondaggio, solo il 28% degli intervistati ritiene che la linea 3 risolverà i problemi del traffico, il 68% ritiene che le conseguenze saranno negative ed il 59% è contrario alla costruzione. Il 78 % richiede uno studio di Impatto Ambientale. Nella Commissione congiunta Ambiente e Mobilità – spiega Razzanelli – non un solo documento o un solo dato sul traffico è stato presentato ai commissari. Secondo l’assessore Giorgetti la richiesta sarebbe superflua perché la tramvia quale sistema di trasporto pubblico andrebbe a sostituire il traffico privato mentre il direttore dell’Ufficio Urbanistica Vincenzo Tartaglia parlò di “verifiche” allegate alle delibere ma non presentò alcun documento.

Siamo ritornati indietro di sette anni quando il 3 dicembre 2007 Matulli ammise l’inadeguatezza delle verifiche previste dalla legge, confermò l’urgenza e la necessità di un approfondimento sui flussi del traffico per i percorsi della tramvia ed annunciò di averlo commissionato ad una equipe di tecnici. Di questo studio, né Tartaglia né Giorgetti, hanno saputo rendere conto. Nessuno sa che fine abbia fatto”. Il consigliere di Forza Italia entra anche nel merito delle imprese coinvolte nella realizzazione della tramvia.

“Contestualmente all’avvio dei lavori il presidente di Grandi Lavori Fincosit, la società che costruisce la tramvia fiorentina, è stato arrestato per corruzione e finanziamento illecito dei partiti. Secondo l’accusa nell’ambito dell’inchiesta Mose Alessandro Mazzi avrebbe falsificato fatture per 6 milioni di euro. Il Tribunale del Riesame – continua Razzanelli – ha rigettato la richiesta di scarcerazione ritenendo non rilevanti le sue dimissioni dalle aziende di cui era capo ai fini della non reiterazione del reato ed i giudici hanno specificato che “la circostanza che le società facenti capo all’indagato abbiano emesso fatture per operazioni inesistenti per diversi milioni di euro dimostra, che lo stesso era in grado di falsificare sistematicamente la contabilità delle sue aziende aggirando qualunque controllo”.

Con quali criteri – domanda Razzanelli – il Comune di Firenze ha affidato i lavori alla Fincosit senza un controllo rigoroso che escluda qualunque coinvolgimento dell’azienda in operazioni illecite? Prima della Fincosit, l’appalto della tramvia era stato affidato a Impresa spa di Roiola che a sua volta l’aveva ereditato dalla fallita Btp. Dopo appena 6 mesi Impresa Spa ha dichiarato fallimento. Chi avrebbe dovuto controllare non l’ha fatto o l’ha fatto male”. Per il consigliere di Forza Italia: “Oggettivamente qualcosa non ha funzionato nelle valutazioni che il Comune di Firenze ha fatto delle imprese a cui ha affidato un appalto a più riprese definito strategico.

Nonostante le irregolarità emerse, le inchieste, i ripetuti fallimenti, l’assenza delle opportune verifiche ambientali e strutturali e l’indifferenza verso il parere dei cittadini questa Giunta ha avviato i cantieri dalla sera alla mattina non avvertendo nessuno e tratta le opposizioni che sollevano leciti dubbi come fossero dei fanatici restauratori. Stiamo parlando di un’infrastruttura che vale centinaia di milioni di euro. Questa improvvisa tempestività – conclude Razzanelli – non promette nulla di buono.

Intanto prosegue la raccolta firme per fermare la linea 3”. Anche Raniero Casini del Comitato “Salviamo Firenze” sottolinea: “La tramvia è sbagliata inutile e dannosa. Non è ecologica, non è democratica e non serve ai cittadini. Se la linea 1 che porta a Scandicci va così bene – chiede Casini – perché si parla di aumentare il biglietto da 1,20 ad 1,50 euro? Vogliamo delle risposte”.“Il consigliere Mario Razzanelli continua a richiedere la valutazione d’impatto ambientale per la linea 3 della tramvia nonostante le spiegazioni che gli sono già state fornite dall’ingegnere Tartaglia in Commissione Mobilità e Ambiente lo scorso 24 luglio”.

Il Presidente della Commissione Fabrizio Ricci replica ancora al consigliere di Forza Italia. “Lo studio di impatto ambientale fa parte degli elaborati allegati alle delibere n. 52/2011 e 110/2014, approvate, pubblicate e presenti nella rete civica del Comune di Firenze, accessibili a tutta la cittadinanza. E’ ovvio, come ha già detto l’assessore Giorgetti, che con l’avvento della tramvia il traffico diminuirà. Ed è confermato l’impatto positivo che la realizzazione del sistema tramviario ha, ed avrà, sulla viabilità della città di Firenze.

Riguardo alla perdita di posti auto – conclude Fabrizio Ricci – è già stato spiegato che i posti persi saranno recuperati nelle vicinanze. L’allarmismo del consigliere Razzanelli appare ingiustificato”

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