Prezzi pregiati a Novoli: rinasce Villa Demidoff con una piazza per Firenze

Recuperare Villa Demidoff: nel 2001 un caso urgente per Leonardo Domenici

Antonio
Antonio Lenoci
08 maggio 2015 11:15
Prezzi pregiati a Novoli: rinasce Villa Demidoff con una piazza per Firenze

Firenze avrà una nuova piazza a Novoli ed i fiorentini potranno entrare nella storica Villa Demidoff, questa la promessa di Gianni Biagi. L'attesa sta per terminare. L'intervento di recupero è oggi in corso, anche se in ritardo visto che "la consegna è prevista entro primavera/estate 2014" recita il cronoprogramma, mentre siamo già alla primavera 2015. L'ultimo atto utile è stato firmato da Matteo Renzi nell'agosto 2013. Il progetto di ristrutturazione dell'antico edificio di interesse storico appartenuto alla omonima famiglia che lo utilizzò come Reggia cittadina si sta sviluppando a pochi chilometri dal centro storico, nelle immediate vicinanze dei viali di circonvallazione e dei principali punti di accesso alla città di Firenze: aeroporto di Peretola, uscita Firenze Nord dell'Autostrada A/1 e di fronte al parco di "San Donato".Circa 10.000 metri quadrati con funzioni residenziali e direzionali "Le unità immobiliari sono adatte per investimento e trattandosi di immobile notificato prevedono dei benefici fiscali.

Abbiamo disponibilità di unità immobiliari da 40 mq. fino a 150/200 sia per quanto riguarda gli appartamenti che gli uffici anche accorpabili. Visite in cantiere guidate su appuntamento. Progetti personalizzabili" questo l'annuncio. Valore sul mercato? 283 mila euro per 68 metri quadrati ovvero 4161,76 Euro al metro. E' un prezzo buono, da "investimento"? Abbiamo interrogato il primo portale di riferimento nazionale Immobiliare.it che fornisce la mappa con i prezzi di richiesta di case, appartamenti e in generale degli immobili residenziali nella zona Firenze Nord, Novoli, Firenze Nova, Peretola "Nel periodo di riferimento Aprile 2015. Prezzi medi Vendita: 2.753 €/m² Locazione: 12,07 €/m² al mese" è l'esito della ricerca, ma il mercato è libero. 

L'attenzione di Palazzo Vecchio sullo stato di abbandono in cui versa l'immobile risale al 2001 quando il sindaco Leonardo Domenici chiede: "Un progetto per riqualificare la chiesa e l'area di San Donato a Novoli" dopo avere effettuato un incontro in Palazzo Vecchio. "Gli incontri del sabato mattina con i cittadini sono un momento per me molto importante.

Mi permettono di stabilire contatti personali con tanti fiorentini, di conoscere ancora meglio la nostra città e spesso anche di avviare progetti concreti. Come ad esempio è accaduto stamani, per quanto riguarda la storica chiesa di San Donato in Polverosa a Novoli e il recupero dell'intera area adiacente di Villa Demidoff" queste le parole del sindaco davanti al parroco don Franco Bencini. Durante il colloquio era presente anche l'assessore all'Urbanistica Gianni Biagi ed il sindaco propone di "Aprire un tavolo tra Comune, Soprintendenza, proprietà e rappresentanti delle attività economiche ed artigiane per avviare un percorso per la riqualificazione.

Una riqualificazione tanto più urgente e significativa se si tiene conto che proprio di fronte alla chiesa,dall'altro lato della strada, sta ormai prendendo forma il grande progetto di recupero dell'area ex-Fiat".

A settembre 2004 La Repubblica raccoglie queste dichiarazioni: "Si tratta di una riqualificazione rilevante, che riguarda l' intera area e l' impianto a doppia "l" della villa, con il recupero di antichi cortili interni, che saranno percorribili e fruibili anche dalla cittadinanza. Un recupero di memoria che spazzerà via le costruzioni abusive mai condonate, per realizzare sull' area di 10 mila metri quadrati alloggi su 3 mila metri quadrati, uffici su 6 mila metri quadrati, oltre a qualche negozio di piccole dimensioni e 4.500 metri quadrati da destinare ad un parcheggio sotterraneo.

Il piano prevede che la proprietà ceda al Comune 2 mila metri quadrati destinati ad uso pubblico, ad una nuova piazza su via di Novoli e un argine del Mugnone. Entro un anno inizieranno i primi lavori" assicurava l'assessore Gianni Biagi.Nel 2004 però la Regione Toscana ha qualcosa da contestare:"a) si contesta una riduzione della dotazione complessiva degli standard urbanistici, e in particolare dello standard parcheggio, rispetto a quanto previsto dal D.M.

2.4.1968 n.1444; b) si contesta come illegittimo l’utilizzo della capacità edificatoria dei volumi da demolire in quanto impropri, in ordine ai quali il Comune di Firenze – su conforme parere della competente Soprintendenza – aveva opposto il proprio diniego alla istanza di condono presentata dai proprietari, Sigg.ri Benelli; c) si richiede – alla luce del vincolo parzialmente imposto sul complesso immobiliare in forza della legge 364 del 20.6.1909 – una adeguata verifica circa la ammissibilità degli interventi programmati, e in particolare le ragioni che giustificano la scelta della ristrutturazione edilizia in luogo del restauro e risanamento conservativo previsti dal vigente P.R.G.; d) si richiede una adeguata dimostrazione in merito alla coerenza tra gli atti di pianificazione adottati con la deliberazione n.

122/513/2004 richiamata in premessa, e gli obiettivi del Piano Strutturale adottato con deliberazione consiliare n. 59/39 del 20.4.2004".A giugno 2005 il Comune di Firenze prende atto e ribatte punto per puntocon l'atto: "Piano di Recupero ex Villa Demidoff e connessa variante urbanistica - Controdeduzioni alle osservazioni e approvazione"Nonostante questo si dovrà aspettare il 2013 per il via libera definitivo e l'inizio dei lavori.

LA STORIA Villa San Donato o Villa Demidoff era una sontuosa villa appartenuta alla famiglia Demidoff: "Tra le più belle ville ottocentesche di Firenze. Dopo i danni della seconda guerra mondiale oggi è ridotta a uno scheletro dell'antico edificio circondato da palazzi, che dà solo una flebile eco del suo antico splendore. Nel 2012 sono però iniziati dei lavori per il completo restauro e rifacimento; la villa sarà partizionata e gli appartamenti ricavati destinati ad uso abitativo" riporta Wikipedia.Sul web il portale della Demidoff Edizioni la presenta così: "A Firenze esiste una via che non dice niente ai Fiorentini, e andando a ricercare evoca un ricordo di tempi passati e ambienti fastosi, ma anche un segno di inciviltà da parte della città.

Si tratta di Via della Villa Demidoff: questo nome ricorda ai fiorentini la villa Demidoff di Pratolino, che è stata riaperta in tempi recenti alla cittadinanza dalla Provincia di Firenze. Ma la Villa Demidoff cui si riferisce il nome della via era situata proprio a Novoli, in quell'area dove attualmente si ergono condomini spropositati, edifici scolastici prefabbricati, laboratori artigiani: in pratica mezzo quartiere. Si trattava di una Villa che fu costruita nel 1800 da Nicola Demidoff, che dal palazzo di Via S.

Niccolò desiderava spostarsi in campagna, e sorgeva all'incirca sui terreni compresi fra l'attuale Torre degli Agli ed il torrente Mugnone da una deviazione del quale si riforniva uno splendido laghetto, interno al parco che Anastolio Demidoff era solito traversare remando con una piccola barca. La Villa era un imponente edificio in stile neoclassico con un bellissimo parco annesso, una Villa al cui confronto la residenza reale inglese di Buckingham Palace quasi scomparirebbe. Quando la Villa di San Donato fu venduta, la famiglia si trasferì a Pratolino dopo aver anche venduto all'asta tutti i bellissimi mobili, quadri e suppellettili della villa stessa.

Sorgono spontanee due domande. La prima è legata al disinteresse delle amministrazioni cittadina per la famiglia Demidoff e per questa Villa che avrebbe potuto costituire un diverso sviluppo per una zona sacrificata in seguito dalla cementificazione selvaggia, vedi le costruzioni della Fiat. La seconda domanda che ci si pone è perché proprio la Sovrintendenza ai Beni Artistici e Storici, presso la quale rimane un'ampia documentazione fotografica, abbia permesso tutto questo".

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