Previsioni di Federalberghi: due milioni di toscani in vacanza

Puglia, Toscana e Sardegna sul podio delle regioni preferite dal turista outdoor, seguite da Lazio, Calabria e Sicilia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 luglio 2022 19:09
Previsioni di Federalberghi: due milioni di toscani in vacanza

Sono oltre 2 milioni (2,141 mln) i toscani che hanno trascorso o trascorreranno una vacanza in occasione del periodo estivo e che, soprattutto in agosto, affronteranno gli spostamenti per le destinazioni prescelte, restando in Italia nel 90% dei casi.

In pratica, circa il 58% della popolazione residente in Toscana andrà in vacanza d’estate, ma sarà più oculato nelle spese e, probabilmente, rinuncerà a qualche aperitivo, drink, pranzo o cena al ristorante optando per tradizionali serate casalinghe con amici. E, con una spesa di 946 euro a persona, svilupperà un giro d’affari totale di circa 2 miliardi di euro.

È quanto emerge dall’indagine previsionale sul movimento turistico degli italiani, realizzata da Federalberghi (Confcommercio) con il supporto di ACS Marketing Solutions.

Approfondimenti

La ricerca mette in luce anche a livello nazionale una doppia velocità nel turismo vacanziero 2022: da una parte l’esplosione dei viaggiatori (oltre 34 milioni gli italiani in vacanza), dall’altra, le programmate “auto restrizioni” che i vacanzieri si imporranno a causa dei rincari.

Sei italiani su dieci (quasi il 63%) resteranno via dalle 4 alle 7 notti, spendendo in media 946 euro a persona. Tra guerra in Ucraina e paura dei contagi, la maggioranza sceglierà il belpaese (90%), all’estero solo un 9,8%. Ancora una volta la meta preferita sarà il mare (meglio di “prossimità”, italiano o poco distante dall’Italia), cui fanno seguito la montagna e le città d’arte. In pole position tra le soluzioni di pernottamento c’è l’albergo, con il 26,2% di preferenze, seguito dalle case di parenti e amici, seconde case, B&B e altre soluzioni.

“Sono tornate finalmente la voglia e la possibilità di viaggiare”, sottolinea il presidente di Federalberghi Toscana Daniele Barbetti, delegato ai temi giuridici e legislativi della Confcommercio Toscana. “Fa particolarmente piacere, per il nostro settore, che gli italiani continuino a programmare la vacanza nel proprio paese nonostante si sia riaperta la competizione con le destinazioni estere. Non era affatto scontato che, dopo due anni di pandemia in cui l’Italia è stata praticamente una meta obbligata, anche nell’estate 2022 una fetta così importante di connazionali continuasse a preferire mete di casa nostra, su tutte la Toscana. È evidente che in questi due anni la qualità dell’offerta ricettiva e dei servizi turistici degli operatori toscani, e più in generale nazionali, è riuscita a fidelizzare una nuova clientela facendo riscoprire il bello della vacanza in Italia”.

“Fa piacere anche scoprire che oltre un vacanziero su 4 opti per una sistemazione in albergo – continua Barbetti. “Segno che la professionalità dimostrata dalla nostra categoria anche in periodo pandemico, con tutto l’impegno profuso ad alzare i livelli di sicurezza per i nostri clienti, ora ci viene riconosciuta. Ci siamo concentrati nel tutelare al meglio turisti e collaboratori dal pericolo dei contagi da Covid19 – ricorda – e, ora che la curva è in leggera risalita, è essenziale sentirsi al sicuro. Abbiamo sperimentato protocolli vincenti che non penso si abbandoneranno più e questo genera fiducia nelle persone”.

Pesa, però, la difficile situazione economica, che anche in Toscana costringerà a casa oltre il 40% delle persone. “L’onda lunga degli aumenti, il timore per il futuro e per l’occupazione sono fattori che – ben oltre impedire la vacanza – bloccano la crescita del nostro Paese, che invece mai come ora avrebbe bisogno di orizzonti più sereni ai quali affacciarsi”, osserva Barbetti.

Federalberghi Toscana segnala poi un ulteriore elemento di incertezza, seppure passeggero: le cancellazioni last minute dovute agli effetti della nuova piccola ondata pandemica estiva. “Ma stando ai dati ufficiali, tutto dovrebbe rientrare in poco tempo”. In merito alla scelta delle mete preferite, da segnalare qualche criticità in più per le città dell’interno e per le destinazioni termali, “sulle quali auspichiamo politiche mirate”, conclude il presidente di Federalberghi Toscana.

I RISULTATI DELL’INDAGINE FEDERALBERGHI

QUANTI IN VACANZASaranno 34,5 milioni gli italiani che hanno trascorso o trascorreranno una vacanza fuori casa durante il periodo estivo, dormendo almeno una notte fuori casa. Circa il 58,2% della popolazione, tra maggiorenni e minorenni, ha già fatto una vacanza nel mese di giugno o si appresta a farla nei mesi di luglio, agosto e di settembre.

PER QUANTO TEMPOLa maggioranza dei vacanzieri (62,7%) passerà da 4 a 7 notti fuori casa o farà vacanze più lunghe (31,4%). Invece, coloro che passeranno o si potranno permettere un week end o poco più saranno il 4,6%.

LE METE PREFERITEIl 90,0% degli italiani per la propria vacanza estiva principale rimarrà in Italia. Tra questi, il mare si conferma la meta preferita (74,6%), seguito dalla montagna (11,6%) e dalle città d’arte (5,8%). Anche tra chi si recherà all’estero (9,8%), sarà il mare ad attirare maggiormente (78,1%), soprattutto in paesi vicini allo Stivale. La scelta di dove andare è stata pesantemente influenzata dal conflitto tra Russia e Ucraina. Infatti, solo il 17,3% dei vacanzieri dichiara di non essere stato condizionato dalla guerra nella scelta della destinazione per le vacanze.

SPESA MEDIA E GIRO D’AFFARILa spesa media complessiva (comprensiva di viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) stimata per tutto il periodo estivo si attesta sugli 946 euro a persona. Il giro d’affari complessivo è di 32,6 miliardi di euro. La vacanza principale costerà 876 euro a chi rimane in Italia e 1.384 euro a chi va all’estero.

DISTRIBUZIONE DELLA SPESA – La spesa per le vacanze si spalma su tutte le componenti della filiera turistica. Il 32,0% del budget di chi va in vacanza è destinato ai pasti (colazioni, pranzi e cene), il 26,4% al pernottamento, il 20,9% alle spese di viaggio, il 10,4% allo shopping e il 10,3% per tutte le altre spese (divertimenti, escursioni e gite).

DOVE DORMIRE – Tra le tipologie di soggiorno scelte dagli italiani per trascorrere le vacanze, l’albergo rimane la scelta privilegiata, con il 26,2% delle preferenze. Seguono la casa di parenti o amici (21,4%), la casa di proprietà (15,6%), il b&b (14,5%) e la casa in affitto (12,9%).

MESI PIÙ GETTONATI – Solo lo 0,5% degli italiani che hanno effettuato o effettueranno un periodo di ferie durante l’estate 2022 ha scelto il mese di giugno per la propria vacanza principale; agosto si conferma il mese leader, con il 74,8% degli italiani che lo scelgono per la propria vacanza principale, seguito dal mese di luglio, che fa registrare un 15,8%, mentre l’8,9% di chi andrà in vacanza ha preferito settembre.

SCELTA DELLA DESTINAZIONE – Per la scelta della località di villeggiatura gli italiani si lasciano guidare nel 55,4% dei casi dalla ricerca delle bellezze naturali del luogo, nel 36,6% dalla voglia di relax, nel 31,9% dall’abitudine e nel 23,3%dai divertimenti che la destinazione offre.

ATTIVITA’ IN VACANZA – Durante le proprie vacanze gli italiani si dedicheranno a passeggiate (68,8%), serate con gli amici (68,1%) e ad escursioni e gite per conoscere il territorio (56,4%).

CHI RESTA A CASAIl 41,7% della popolazione non farà vacanze tra giugno e settembre. Si resta a casa principalmente per motivi economici (43%), per motivi familiari (22,1%), per impedimenti di salute (17,5%), perché si andrà in vacanza in un altro periodo (8,1%), per paura di nuovi contagi da coronavirus (7,6%), per timori legati alla sicurezza quali attentati, terrorismo (6%) e per impegni di lavoro (5,4%).

L’indagine, che riguarda tutti i tipi di vacanza, non solo quella in albergo, è stata realizzata da Federalberghi con il supporto tecnico dell’Istituto ACS Marketing Solutions ed effettuata dal 4 all’8 luglio con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) ad un campione di 1.206 italiani maggiorenni rappresentativo degli oltre 50 milioni di connazionali maggiorenni.

TOSCANA SUL PODIO DELLE REGIONI PREFERITE

Flessibile, sostenibile e sicuro: grazie alle sue caratteristiche intrinseche il comparto dell’open air negli ultimi anni ha saputo guadagnarsi e conquistare la fiducia degli italiani. Merito anche della propria capacità di evolversi, intercettando necessità e richieste dei nuovi target di riferimento. Se da una parte la pandemia ha avvicinato le persone a un concetto di turismo più consapevole e di prossimità, dall'altra il segmento ha saputo trasformarsi, per offrire servizi di qualità e ogni tipo comfort. Tanto che le vacanze all’aria aperta sembrano essere il must post-covid per gli italiani: due su tre, infatti, ammettono che dall’inizio della pandemia la loro propensione a svolgere all’aperto le proprie vacanze è cresciuta.

Parte da questo dato storico sul turismo open air la nuova edizione dello Studio sul Turismo Outdoor commissionata a Istituto Piepoli da Enit-Agenzia Nazionale del Turismo e Human Company, la più importante società a capitale italiano nel segmento open air. Un trend che si conferma anche per la stagione estiva 2022, che sembra avere tutte le carte in regola per essere in linea con quella del 2019, se non addirittura superiore.

Realizzata a giugno con metodo quantitativo su un campione rappresentativo della popolazione italiana, la ricerca ha indagato la propensione degli italiani per le vacanze estive, le previsioni di soggiorni outdoor per l’estate 2022 e i fattori determinanti per la scelta delle vacanze.

Le previsioni per l’estate 2022

Secondo le stime dell’indagine per l’estate 2022 più di un italiano su due (52%) ha programmato una vacanza, di questi uno su cinque pianifica una struttura outdoor, con predilezione per villaggi e agriturismi. Tra i propensi alla vacanza il turista open air non solo è il più fidelizzato (l’82% si dichiara pronto a partire) ma anche il più orientato a prolungare il soggiorno: per il 24% dei turisti outdoor la vacanza sarà più lunga, mentre resterà invariata per gli altri.

Riguardo alla meta, l’Italia si conferma anche quest’anno la favorita dai turisti outdoor con l’88% delle preferenze (+3% rispetto al 2021). Sul podio delle regioni preferite dal turista outdoor la Puglia (18%) consolida la propria prima posizione e condivide il podio con la Toscana (11%) e la Sardegna (10%). Ottime le performance anche di Lazio, Calabria e Sicilia (tutte a quota 8%). Quanto alle destinazioni e al periodo, il 58% di chi pianifica una vacanza outdoor sceglierà il mare, il 17% la montagna e il 14% città e località d’arte prevalentemente nei mesi di luglio (42%) e agosto (46%), che si confermano i mesi dominanti, con una quota apprezzabile a settembre (11%).

I fattori di influenza

Se nella rinuncia alle vacanze non stupisce che a prevalere siano i motivi economici (38%), sorprende che il Covid resti piuttosto marginale, con solo il 5% degli intervistati che ha dichiarato di non partire per paura del contagio. Caro carburante e inflazione sono i principali fattori per la scelta delle vacanze per sette italiani su 10, seguiti dalla presenza di tariffe flessibili che mettono al sicuro da perdite economiche (61%) e un buon numero di offerte last minute (53%). Secondo l’indagine circa un quarto dei vacanzieri aspetta la prenotazione sotto data: la percentuale è la stessa sia tra i propensi (29%) che tra i turisti outdoor (28%). Tra i canali di prenotazione, prevale il metodo diretto con il 53% degli intervistati che ha dichiarato di aver prenotato o volerlo fare, contattando direttamente la struttura. Solo il 25% ha indicato le OLTA e il 13% le agenzie di viaggio o i tour operator tradizionali.

«Le nuove prospettive offerte dall’outdoor consentono di vivere pienamente e in modo nuovo spazi inattesi. Il contesto storico ci ha educato a vivere l'esperienza di viaggio con modalità rivisitate, rispondendo anche all'esigenza di rafforzare il senso di rispetto per l'ambiente naturale e consentendo di potenziare la fruizione dell'esperienza di viaggio. Il turismo all'aria aperta pone le basi per consolidarsi sempre di più negli scenari turistici attuali. Il 2022 è un anno ideale per intercettare nuovamente i flussi da Oltreoceano che rappresentano uno dei bacini principali di provenienza degli adventure traveler, e uno dei più attivi per presenza di t.o. specializzati in questo mercato» ha dichiarato Roberta Garibaldi, Amministratore Delegato ENIT.

Secondo Domenico Montano, General Manager Human Company:«L’indagine conferma le previsioni del Gruppo, per cui si annuncia una stagione positiva con performance superiori ai dati pre-Covid. A oggi stimiamo il 40% di presenze in più rispetto al 2021 e una crescita del 15% sulla stagione 2019 per tutti i village. Il mare si conferma la meta preferita specialmente dai connazionali ma registriamo anche la ripresa del turismo nelle città d’arte, dove siamo presenti con i nostri camping in town, vissuti non più come semplici luoghi dove pernottare ma come facilitatori per visitare il territorio anche fuori stagione. A testimoniare il trend positivo delle città italiane anche i nostri Mercati Centrali a Firenze, Roma, Torino e Milano».

Livio Gigliuto, Vice Presidente Istituto Piepoli ha commentato:«All'aperto, conveniente, italiana. L'identikit della vacanza degli italiani per l'estate del 2022 è piuttosto definito. Gli italiani cercano soprattutto località di mare, le cercano in Italia, e cercano ampi spazi all'aperto per sfuggire ai rischi del contagio. La propensione all'open air, che sembrava solo una risposta alla pandemia, è diventata in fretta un nuovo punto fisso delle vacanze italiane e probabilmente resterà abitudine anche per gli anni a venire».

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