Piattaforma prenotazione vaccini in Toscana, si migliora?

Noferi (5 Stelle): "Forse sarebbe stato meglio fare come la Lombardia e passare al sitema di Poste Italiane"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 maggio 2021 18:50
Piattaforma prenotazione vaccini in Toscana, si migliora?

11 maggio 2021 - "La campagna di vaccinazione dovrebbe procedere spedita senza la necessità di una mozione consiliare, non ci può essere miglior prova che non tutto è andato bene, che una mozione presentata dalla commissione sanità a maggioranza PD che propone dei temi che dovrebbero essere già raggiunti da tempo (over 80, fragili, caregiver, volontari ecc. ecc.). I problemi riscontrati dai cittadini – prosegue la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Silvia Noferi - sono molteplici e continuano, come si legge tutti i giorni sul giornale o nelle mail che ci arrivano come consiglieri.

Mi riferisco per esempio alla segnalazione che avverte che il sistema non controlla le prenotazioni per codice fiscale per cui una persona si può registrare sia come fragile che come settantenne. La risposta sconcertante è stata: “Lo abbiamo fatto apposta!”Non si capisce come possa la Giunta programmare l’impiego del numero delle già scarse dosi di vaccino se non ha i numeri corretti.

Il sistema di prenotazione, nonostante abbia avuto qualche “correttivo” nell’interfaccia ma non nella sostanza, ha avuto numerosi blocchi, continuati per giorni, con cittadini costretti a ripetuti tentativi.Abbiamo saputo ieri che in questa settimana la piattaforma di prenotazione sarà potenziata. Restano comunque grandi perplessità su quanto fatto finora e su quanto si potrà fare nelle prossime settimane se la piattaforma rimane la stessa. Forse sarebbe stato bene considerare di passare alla piattaforma messa a disposizione da Poste Italiane come hanno fatto in Lombardia.

Approfondimenti

L’appello alle linee guida nazionali per la gestione domiciliare dei pazienti Covid potrebbe anche andare bene ma nel frattempo ogni ASL in Toscana ha addirittura organizzato le USCA in maniera completamente difforme ed incompatibile tra Asl.Da quanto dicono i medici USCA, in Toscana c’è stato soprattutto un problema di carenza di medici e personale a disposizione; oltre al fatto che sarebbe stato utile promuovere una maggiore formazione del personale USCA che sembra essere stato quasi completamente assente.L’impressione – conclude Noferi - è che si arrivi a gestire un fenomeno sempre quando è già in corso l’evoluzione".

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