Avevano trasformato la zona della stazione centrale di Prato nella loro piazza di spaccio, portando degrado e microcriminalità, a causa dei pusher attivi a qualsiasi ora del giorno e della notte, e del relativo via vai di clienti. L’attività della banda di spacciatori è stata interrotta con l’operazione “Pusher” che ha portato all’esecuzione di 19 misure cautelari, delle quali 13 in carcere, 5 obblighi di dimora e un divieto di dimora con contestuale obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nei confronti di altrettanti stranieri ritenuti responsabili del reato di commercializzazione di sostanze stupefacenti. L’attività investigativa, iniziata nel settembre dello scorso anno, è stata condotta dalla Squadra mobile di Prato in collaborazione con il Servizio centrale operativo della Direzione centrale anticrimine. Nel corso delle indagini, condotte anche con operatori sotto copertura, sono stati registrati numerosi acquisti simulati di eroina e hashish, nonché decine di cessioni di droga poste in essere dagli indagati. Un elevato numero di sanzioni amministrative è stato disposto nei confronti dei clienti assuntori, mentre diversi spacciatori sono stati arrestati in flagranza del reato di spaccio, con relativo sequestro di sostanze stupefacenti. L’esecuzione delle misure cautelari ha coinvolto circa 70 operatori delle Squadre mobili di Prato, Firenze, Bologna e Pistoia, Sco, Gabinetto provinciale di Polizia scientifica, Unità cinofile della questura di Firenze, Reparto prevenzione crimine Toscana e Reparto volo di Firenze.
Il problema dello spaccio di sostanze stupefacenti è sempre stato affrontato in città a tutti i livelli istituzionali, coinvolgendo innanzitutto la Prefettura e le forze dell'ordine, tenendo conto sempre anche delle segnalazioni dei cittadini.
"L'operazione che si è conclusa oggi con 13 arresti, frutto di un anno di indagini, è una risposta concreta a un problema vasto che non riguarda solo Prato e che non si riduce a solo un problema di ordine pubblico ma anche sociale e sanitario. Un ringraziamento e i miei personali complimenti alla Procura della Repubblica e alle donne e gli uomini della Questura di Prato che con grande professionalità e impegno hanno lavorato per smantellare questo giro criminale. L'Amministrazione ha collaborato per agevolare il lavoro di indagine e continuerà a farlo".
Il sindaco Matteo Biffoni commenta a caldo la notizia relativa alla cosiddetta operazione pusher che questa mattina ha portato a 13 provvedimenti di custodia cautelare e che colpisce il giro di spaccio nella zona della stazione centrale "Sin dal primo mandato abbiamo lavorato in collaborazione con tutte le istituzioni del territorio per affrontare un tema drammatico come quello dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti: controlli, indagini, ma anche un supporto con gli operatori di strada e la riqualificazione urbana delle zone più colpite - sottolinea Biffoni -.
Fermare questi giri criminali è fondamentale, così come affrontare il dramma dei ragazzi tossicodipendenti e delle loro famiglie. Continueremo tutti con questo impegno, senza demordere, consapevoli che non è mai possibile abbassare la guardia su un tema così complesso".