Pisa2022: linee guida della candidatura a Capitale italiana della cultura

In programma risorse per investimenti e progetti per 8,8 milioni di euro. Il sindaco Conti: «La cultura per costruire un nuovo modello di sviluppo della città». On line anche il dossier di candidatura di Volterra e il sito volterra22.it

Redazione Nove da Firenze
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07 agosto 2020 17:21
Pisa2022: linee guida della candidatura a Capitale italiana della cultura

Pisa, 7 agosto 2020. Presentate questa mattina le linee guida del dossier di candidatura al titolo di Capitale italiana della cultura 2022. Il documento, intitolato “L’equilibrio delle contraddizioni”, è stato consegnato la settimana scorsa al Mibact. I dossier delle 28 città partecipanti saranno esaminati entro il prossimo 12 ottobre 2020 e selezionati 10 progetti finalisti. Il 12 novembre 2020, la Giuria raccomanderà al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo la candidatura del Comune ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di «Capitale italiana della cultura» per l’anno 2022. Il percorso della candidatura di Pisa era stato avviato nel dicembre scorso con la richiesta al Ministero dei Beni e delle attività culturali per il procedimento della candidatura.

Da gennaio 2020 era stato attivato il Comitato promotore ed erano cominciati gli incontri con il mondo della cultura e dell’associazionismo, poi interrotti a causa dell’emergenza Covid-19. Il dossier di candidatura è diviso in tre parti e comprende anche la ecosostenibilità delle azioni, la sostenibilità economico-finanziaria e un dettagliato calendario di eventi diffusi.

«La decisione di candidare la città di Pisa a Capitale Italiana della Cultura - ha spiegato il sindaco Michele Conti - nasce e si costruisce intorno alla necessità di prefigurare e realizzare un modello di sviluppo urbano orientato a un utilizzo socialmente innovativo delle nuove tecnologie nella complessiva gestione del suo patrimonio, considerato in tutte le componenti: storiche, artistiche, architettoniche, culturali, ambientali, sociali ed economiche. Ritengo infatti che il compito principale di un’Amministrazione virtuosa e lungimirante sia quello di essere capace di cogliere con rapidità e intuizione tutte quelle occasioni che le consentono di costruire il futuro della propria comunità stando al passo con le opportunità che la contemporaneità le offre.

La candidatura a Capitale della Cultura è risultata dunque una grande occasione che abbiamo voluto cogliere, coinvolgendo tutte le prestigiose realtà cittadine, dalle università alle associazioni culturali, dagli enti territoriali alle associazioni di categoria, per costruire insieme un’idea nuova e condivisa di città. Ci tengo a ringraziare sentitamente tutti coloro che a vario titolo hanno dato il proprio contributo per raggiungere questo primo traguardo, costruire un dossier che potrà e dovrà essere sviluppato nel prossimo futuro.

La nostra città ha una storia di cui andare orgogliosi e un patrimonio materiale ed immateriale che deve essere valorizzato e divulgato con tutti gli strumenti possibili. Questa grande cultura, intesa in senso lato e trasversale, nelle sue sfaccettate declinazioni può costituire il vero grande volano di crescita cittadina e il progetto che realizzeremo ci permetterà di disegnare Pisa come un modello possibile di città ideale da offrire anche alla nazione intera».

«Nello svolgere il mio mandato da assessore – ha detto l’assessore alla cultura Pierpaolo Magnani - mi sono posto delle priorità, prima tra tutte quella di mettere attorno ad un tavolo e costruire una forte sinergia tra tutti gli attori che fanno cultura ed hanno idee per lavorare insieme per il bene di tutta la città. Il dossier che abbiamo inviato ai Ministero e che presentiamo oggi nasce proprio da questa sinergia e, indipendentemente dall’esito della candidatura a Capitale della Cultura, la ritengo già una grande vittoria. Siamo riusciti a lavorare per un obiettivo ambizioso grazie a un lavoro di squadra che rappresenta un punto di partenza per le attività future di questa amministrazione».

«Per me è un privilegio e un onore lavorare al coordinamento del Comitato promotore e alla redazione del dossier di candidatura per Pisa ha detto il coordinatore della candidatura Dario Matteoni -. La scelta di intitolare la candidatura con “L’equilibrio delle contraddizioni” nasce dalla consapevolezza che una città proiettata nel futuro deve saper coniugare le complessità della società, deve funzionare bene ma essere anche aperta al futuro e alle novità che contengono anche contraddizioni. Grazie a una metodologia di lavoro e a un grande capitale umano presente a Pisa, si possono creare buone pratiche per permettere alla città e alla sua comunità di coniugare beni materiali e immateriali, spazi fisici reali con spazi virtuali, condivisioni di conoscenze. Il nostro dossier ha raccolto queste sfide e offre un programma di lavoro che potrà essere esteso anche ad altre tematiche per il governo della città, come modello per altre realtà cittadine».

Da oggi Volterra diventa Volterra 22

E' on line anche il dossier di candidatura di Volterra a Capitale italiana della cultura 2022, consegnato nei giorni scorsi al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Nello stesso tempo cambierà anche il sito di riferimento: oltre al progetto di candidatura, si potranno trovare tutte le informazioni, gli approfondimenti e le iniziative che la città sta mettendo in atto in vista del 2022. La scelta di rendere disponibile liberamente il dossier a tutti è dettata da criteri di trasparenza e inclusività.

Come ha dichiarato il Direttore della candidatura di Volterra 22 Paolo Verri "Da oggi migriamo dal sito Volterra 2021 al sito Volterra 22. Dopo aver consegnato il dossier al MiBACT abbiamo deciso di pubblicarlo nella logica della trasparenza e della collaborazione che ha contraddistinto tutto il percorso di candidatura. Quello di Volterra è stato sempre un libro aperto: niente è stato scritto dagli esperti, tutto discusso e realizzato con i cittadini, specie dai giovani, che non sono i timidi destinatari di una politica ma i coraggiosi portatori di una visione nuova per tutte le aree interne d’Italia.

Da oggi, Volterra 22 è uno spazio dove ri / scrivere il futuro del territorio, magari usando una Lettera 22, la meravigliosa macchina per scrivere ideata dal più grande utopista italiano del 900, Adriano Olivetti. Nelle prossime settimane continueremo a presentare i diversi ambiti che compongono il dossier con grandi ospiti che costituiscono una vera e propria anticipazione delle attività previste per il 2022. Buona lettura a tutti, buona scrittura di futuro a chiunque vorrà contribuire a fa crescere Volterra e gli oltre 50 comuni che si sono ri/trovati insieme per la sfida della ri/generazione umana."

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