Piombino: l'infermiera potrebbe tornare a lavorare in terapia intensiva?

Stefania Saccardi: "In reparto mi sembra difficile"

Redazione Nove da Firenze
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21 aprile 2016 23:29
Piombino: l'infermiera potrebbe tornare a lavorare in terapia intensiva?

(DIRE) Firenze, 21 apr. - Dopo la decisione del tribunale del riesame che ha annullato il provvedimento di carcerazione preventiva, l''infermiera Fausta Bonino potrebbe tornare a lavorare in terapia intensiva a Piombino? "In reparto mi sembra difficile, sia per la serenita'' della persona indagata che per la serenita'' del sistema. La signora Bonino presento'' ricorso al tribunale del lavoro contro il provvedimento che la spostava, a ottobre scorso, dal reparto di terapia intensiva e la collocava presso degli ambulatori dove svolgeva un compito e non aveva accesso cosi'' all''utilizzo di medicinali".

Lo ha spiegato l''assessore regionale per il Diritto alla Salute, Stefania Saccardi, parlando coi giornalisti a margine di un convegno. "Vedremo il giudice del lavoro come valutera'' i fatti- ha proseguito-, ricordo che l''esame e'' diverso da quello della magistratura penale. Il giudice del lavoro ha un approccio differente, deve valutare la legittimita'' di un provvedimento di spostamento, non la colpevolezza della dottoressa Bonino. Vedremo cosa valutera'' in merito a questo spostamento". Saccardi ha menzionato, peraltro, come si sia giunti ancor prima dell''incriminazione al trasferimento dell''infermiera accusata di 13 omicidi.

"L''azienda sanitaria intervenne naturalmente all''epoca su segnalazione dei Nas- ha evidenziato-, che avevano individuato questa infermiera come possibile responsabile dei fatti e noi, quindi, per garantire la sicurezza dei 28 operatori su suggerimento dei Nas, provvedemmo allo spostamento. Vedremo- ha ulteriormente chiosato-, il magistrato valutera'' in autonomia come e'' giusto che sia e secondo le norme di legge. Noi per il momento manteniamo i provvedimenti che abbiamo adottato, eppoi faremo quello che la legge ci dice di fare".

Dopo la sentenza di annullamento della misura di carcerazione preventiva a carico di Fausta Bonino, l''infermiera inquisita per la morte di 13 pazienti nel reparto di terapia intensiva dell''ospedale di Piombino, "andiamo avanti coi provvedimenti che abbiamo adottato per garantire la migliore sicurezza possibile a quel reparto. Naturalmente le indagini su eventuali colpevoli non spettano all''azienda sanitaria, ma spettano alla magistratura che ha gli strumenti per farlo". Lo ha detto l''assessore regionale per il Diritto alla Salute, Stefania Saccardi parlando coi giornalisti a margine di un convegno, confermando la sospensione dal servizio dell''infermiera.

"Noi dobbiamo occuparci dell''organizzazione del sistema- ha aggiunto-, dobbiamo occuparci di dare sicurezza ai pazienti e di garantire a tutti i pazienti la possibilita'' di essere curati in modo corretto, in qualunque parte della nostra regione, compreso l''ospedale di Piombino. Quindi, andremo avanti coi provvedimenti che abbiamo adottato, cioe'' con l''affiancamento dei professionisti, con una nuova organizzazione del rischio clinico, con un''assistenza psicologica per tutti coloro che lavorano nel reparto e con i provvedimenti che abbiamo previsto in ordine alle competenze che abbiamo previsto nei gruppi che lavorano negli ospedali piu'' periferici presso gli ospedali piu'' vasti".

Di conseguenza, "queste sono le misure che abbiamo adottato e che non cambiano alla luce dei provvedimenti della magistratura: l''infermiera sotto inchiesta e'' sospesa attualmente dal servizio. E valuteremo anche alla luce del provvedimento, perche'' io ho letto solo la notizia di ieri sera, le misure da adottare nel rispetto delle procedure di legge". (Cap/ Dire)

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