Piombino: la Regione finanzia il Polo culturale

Dura polemica tra Torselli (Fratelli d'Italia) e Anselmi (Pd), ex sindaco della città

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2021 15:37
Piombino: la Regione finanzia il Polo culturale

"La Regione supporterà il completamento del Polo culturale di Piombino, intanto indirizzando sulla realizzazione del 2° lotto le risorse del Fondo sviluppo e coesione a noi destinate e successivamente finanziando il recupero delle ex Officine e dell’area adiacente alle mura leonardesche (terzo lotto), secondo i contenuti indicati nella mozione del consigliere Gianni Anselmi e approvati all’unanimità dalla quinta Commissione consiliare.” E’ il commento di Eugenio Giani presidente della Toscana dopo l’approvazione della delibera che include un pacchetto di opere diffuse in tutta la regione per un valore complessivo di 110,9 milioni di euro, che la Regione propone per l’approvazione di competenza del Cipess (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) a valere sull’anticipazione delle risorse Fsc assegnata alla Toscana.

Si tratta di fondi nazionali destinati al riequilibrio economico e sociale fra le diverse aree del Paese (80 per cento destinati al Sud, 20 al Centro-Nord), che vengono ripartiti fra le Regioni che ne determinano la destinazione selezionando i progetti e proponendoli all’approvazione nazionale definitiva. La quota di cui si parla è una prima tranche dell’ammontare deliberato nella Legge di Bilancio 2021 e assegnata nelle more della programmazione 2021-2027 a progetti immediatamente cantierabili.

Per intercettare le risorse disponibili nei tempi molto stretti concessi per rispondere, le strutture della regione hanno effettuato una ricognizione in linea tecnica presso i Comuni dei progetti definitivi ed esecutivi prontamente disponibili. Il settore cultura, nella sua articolazione biblioteche archivi e lettura, ha raccolto dal Comune di Piombino il progetto dei lavori di completamento della parte antica del Polo culturale (finiture edili e impiantistiche varie, arredi) per un importo di euro 2milioni e 290mila euro, che è stato accolto per un importo di 1milione e 800mila euro e inserito nella proposta inviata a Roma.

Approfondimenti

“In questo modo intendiamo sostenere la rigenerazione urbana e culturale di un territorio prezioso e storicamente di grande rilevanza come quello di Piombino, che anche attraverso la fruizione e la produzione culturale può uscire dalle difficoltà gravi cui è stato consegnato dalla crisi industriale che lo ha colpito e che ancora non si è risolta nonostante l’impegno costante delle istituzioni toscane” afferma il consigliere Gianni Anselmi, delegato del presidente Giani per le aree di crisi complessa come Piombino.

“Ringrazio il presidente Giani per l’attenzione e la collaborazione fattiva destinata a questo progetto che parte da lontano e che univa nella sua ispirazione di origine il recupero di luoghi dell’identità mediante la rilettura di uno spazio pregiato della città, la fruizione libraria e digitale (biblioteca, archivi), la socializzazione e la produzione culturale. Il sostegno al completamento della parte antica deliberato dalla Giunta regionale (sottoposto come tutti i progetti all’ok definitivo da Roma) è anche un ponte verso l’impegno a finanziare il recupero delle ex Officine, nell’ambito dei contenuti ribaditi nella mozione recentemente approvata e che confido saranno condivisi con il Comune”.

Tutto ciò era stato preceduto da una dura polemica tra Francesco Torselli (Fratelli d'Italia) e lo stesso Anselmi che ne ha dato notizia sui suoi social:

"Ho visto che il collega consigliere regionale di Fratelli d’Italia, il fiorentino Francesco Torselli, ha convocato ieri a Piombino una conferenza stampa con i coordinatori provinciale e locale di quel partito (che non conosco e dunque non menziono) nella quale ha duramente attaccato la mia mozione sul Polo Culturale di Piombino approvata nei giorni scorsi, con la quale la Regione si impegna a finanziare il lotto 3 del progetto, quello delle ex Officine, per assicurare il completamento dell’opera e dare alla città uno spazio di prim’ordine per la biblioteca e la fruizione culturale, collegato attraverso le mura con via Leonardo Da Vinci così come fu immaginato anni fa.

A questo i signori di cui sopra hanno aggiunto una serie di carinerie rivolte a me, accusandomi di scorrettezza e affermando che se a Piombino governa un sindaco di Fratelli d’Italia è a causa mia. Non saprei commentare queste bizzarrie se non raccontando la verità e cioè che avevo proposto per correttezza a Torselli, che aveva presentato in precedenza un suo atto vago e non sostenibile, di sottoscrivere la mozione circostanziata che avevo preparato per condividere la volontà di sostenere il Comune.

Mi rispose “io la firmerei e la voto ma prima devo sentire il sindaco”. Non l’ho più risentito e ho presentato la mozione, che assegnata alla 5ª Commissione è stata votata all’unanimità delle forze politiche presenti (PD, M5S, Lega, FdI) compreso appunto il collega Veneri del gruppo di Fratelli d’Italia. Se Torselli è dispiaciuto di questo se la prenda con se stesso e con il suo compagno di partito, che ha meritoriamente votato un atto che prevede 2,4 milioni di euro per il completamento dell’opera.

Di certo non se la deve prendere con me. Quanto al mio rapporto con il consenso dei cittadini di Piombino posso solo richiamare a Torselli e agli altri due i numeri, che sono in democrazia l’unica cosa che conta: dopo i miei 2 mandati da sindaco, terminati nel 2014, sono stato eletto in Consiglio Regionale nel 2015 e confermato nel 2020 come più votato nella provincia di Livorno. Nello scorso settembre a Piombino il PD, che alle europee del 2019 aveva conseguito il 33% e alle politiche 2018 il 30%, ha ottenuto il 42%, secondo miglior risultato in Toscana fra i comuni sopra 15.000 abitanti.

I cittadini che hanno fatto il segno accanto al mio nome assegnandomi la preferenza (nonostante non fossi capolista come nel 2015) sono stati 3.723. I voti complessivi raccolti da Fratelli d’Italia sono stati 1.618. Non credo di dover aggiungere altro. Mi piace pensare che il sindaco Ferrari non abbia partecipato all’iniziativa organizzata dal suo partito per tutelare la propria immagine e il decoro dell’istituzione che ha il privilegio pro tempore di rappresentare".

In evidenza