Pioli: “Domani dovremo essere precisi. La Roma è la prima big ospite a Firenze”

Oggi in sala stampa “Manuela Righini” l'allenatore ha parlato della partita che la Fiorentina giocherà domani contro la squadra di Eusebio Di Francesco. A seguire è stata presentata ufficialmente la nuova partnership viola con Dream Loud, società di branding americana

02 novembre 2018 18:49
Pioli: “Domani dovremo essere precisi. La Roma è la prima big ospite a Firenze”
Fotografie di Alessandro Zani

Pioli non sembrava sul pezzo oggi, troppo perso tra i pensieri che lo attanagliano per il match che si terrà domani sera al Franchi: “La Roma è la prima big che arriva a Firenze. Non mi aspetto una partita facile, perché giocheremo contro una squadra che negli ultimi anni ha raggiunto secondi e terzi posti in campionato e durante la scorsa stagione persino le semifinali della Champions League.

Noi dovremo essere bravi, come sempre, a proporci in avanti e non aver paura di palleggiare”. La rosa del mister Eusebio Di Francesco ha grandi qualità, ma non adora giocare contro undici aggressivi. I giallorossi posseggono ottima valenza fisica e tempistica che possono far prevalere: “Abbiamo valutato i fattori fisici che li appartengono.

L’unico tempo nel quale siamo stati oggettivamente in difficoltà è Torino. Domani conterà essere precisi e veloci, soprattutto nel servire i nostri attaccanti”.

Sulla gara all’Olimpico dell’anno passato risponde inspirando: “Vincemmo con grande sofferenza. Credo che ci abbiano favoriti l’aspetto caratteriale e mentale che, anche questa volta, risulteranno cruciali” Chi può dare verticalità nella Fiorentina? “Recuperare palla nella metà campo avversaria aiuta molto a verticalizzare. Poi è importante assumere sempre posizioni che ci facciano mettere in difficoltà gli avversari”.

Su Simeone, Pjaca e Gerson: “Hanno lavorato bene durante la settimana, accettando le decisioni che ho preso a Torino” mentre sui casi arbitraggio: “Ogni mio collega può dire quello che vuole. Quando sono in campo non osservo mai la panchina e gli allenatori avversari. A me interessa solo la mia squadra”. Sugli attaccanti: “I ragazzi non devono perdere la spensieratezza della loro età. L’importante è creare occasioni e dare il massimo. Gli ho visti lavorare tutti duramente e non dobbiamo distrarci con ciò di cui non siamo diretti interessati. Pensiamo a giocare”.

Gerson?Non deve strafare, ma pensare ad essere più continuo e giocare con intensità. È un calciatore completo”. Invece riguardo alle ultime prestazioni: “Devo restare lucido nel gestire e interpretare i dati che mi arrivano. Il problema non è nel sistema di gioco, il problema si trova nella mancanza di pericolosità in avanti”. Dopo una breve pausa continua: “Bisogna stare attenti e pronti a cambiare”. Sul tridente offensivo: “Sono condizionati dalla squadra. Dobbiamo far circolare con precisione il pallone a centrocampo e soprattutto giocare bene se vogliamo coinvolgerli nel miglior modo possibile”.

Chiusa la conferenza stampa dell’allenatore gigliato è stata presentata Dream Loud, la nuova azienda partner della società viola. Con sede a New York si occupa principalmente di branding ed eventi. Il loro intento sarà quello di rendere il marchio Fiorentina visibile a livello internazionale.

Perché ha detta del GM Dream Loud Marco Bosco: “La Fiorentina è in una posizione perfetta, ma non riesce incredibilmente a farsi notare abbastanza. Questa è una scelta in comune solida nei principi e quindi negli obbiettivi”. Inoltre il Vicepresidente Fiorentina Gino Salica ha fatto intendere: “Pensiamo alle prospettive future che le nostre partnership ci propongono.

Vogliamo che questo faccia crescere entrambe le parti”.

I Della Valle sembreranno taciturni, ma quando devo entrare in azione fanno qualsiasi cosa per realizzare ciò che hanno deciso. Lo stadio nuovo è un argomento che si dilunga da anni e le ultime notizie non parevano molto confortanti; eppure attraverso le partnership sottoscritte durante questi mesi il capitolo potrebbe riaprirsi conchiudendo rapidamente. Dream Loud vuole spiccare insieme al marchio viola la tradizione, la storia e l’importanza mondiale della città di Firenze. Come? Ad esempio concerti o manifestazioni che ridiano carattere al carattere del capoluogo toscano.

Hanno evidenziato l’unione, non soltanto economica, anche culturale italo-americana. Vogliono vivacizzare la tradizione affrescandola con colori nuovi e avvicinarne i più giovani. Perché Firenze e Fiorentina sono due realtà che convivono naturalmente congiunte.

Cosa significa? Ciò potrebbe abbattere le poche resistenze a cui ancora si appellano alcuni per respingere il progetto stadio, che invece aprirebbe ai fiorentini e alla loro città nuove prospettive. Non solo: garantirebbe l’unicità che li distingue dal resto d’Italia. Immaginare star internazionali e il marchio Fiorentina globalizzato, accostati a Firenze e ai suoi luoghi unici, mostrerebbe un futuro dinamico, luminoso e ricco di opportunità.

Adesso mancherà attendere gli effetti materiali di questa idea, perché se no è improbabile che un cambiamento avvenga.

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