Piano di Castello, Palazzo Vecchio sblocca il progetto: ecco cosa cambia

Volumi edificabili dimezzati e con diverse funzioni, nuova cittadella Mercafir e il più grande parco urbano dell’area metropolitana con quello agricolo della Piana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 novembre 2018 16:44
Piano di Castello, Palazzo Vecchio sblocca il progetto: ecco cosa cambia

La variante al Piano urbanistico esecutivo di Castello è stata approvata in via definitiva dalla giunta di Palazzo Vecchio e sblocca tutto il progetto di cambiamento del quadrante a Nord Ovest della città. Dopo la chiusura dei termini per le osservazioni il 3 ottobre scorso, l’atto ha ottenuto l’ok definitivo nel corso dell’ultima seduta. A darne l’annuncio è stato oggi il sindaco Dario Nardella con l’assessore all’Urbanistica Giovanni Bettarini. La variante era stata adottata dalla giunta il 26 giugno scorso, insieme al via libera al Rapporto ambientale Vas avviato a dicembre 2017.

“Siamo molto soddisfatti di questo traguardo storico per la città e per tutta l’area metropolitana – ha detto il sindaco Nardella – Con questo piano urbanistico disegniamo una volta per tutte il volto del nuovo quartiere di Castello. Un quartiere non più fatto prevalentemente di direzionale e residenziale ma molto più aperto alla fruibilità pubblica con parco, mercato ortofrutticolo, studentato, impianti sportivi, una parte di residenza e social housing, un centro produttivo artigianale e una forte interconnessione attraverso due linee tramviarie, due fermate ferroviarie, viabilità ordinaria, mezzi di trasporto pubblici e nuove ciclovie.

Abbiamo di fatto dimezzato i volumi a costruire con una scelta politica molto drastica per salvaguardare la sostenibilità e l’ambiente, bloccare l’eccessiva cementificazione e connettere questo quartiere a tutta l’area metropolitana. Un piano – ha concluso il sindaco - che consente lo sviluppo sia nello scenario dell’attuale pista dell’aeroporto che in quello della nuova pista, che noi ci auguriamo”.

“Il vecchio Pue di Castello era frutto di una visione in cui si decentravano le funzioni importanti della città – ha spiegato l’assessore Bettarini -, noi invece vogliamo che il centro storico della città lavori insieme alle sue aree limitrofe. A Castello non devono più andare il direzionale pubblico e la residenza, ma nuove funzioni che hanno a che fare con le attività produttive e commerciali, come quella della nuova Mercafir. Abbiamo diminuito del 46% le superfici utili da realizzare, attuando una grande operazione di salvaguardia ambientale che ha un significato importante in un periodo come questo”.

Con la variante vengono di fatto dimezzati i volumi a costruire del vecchio piano di Castello e ripensate le funzioni da insediare, con la possibilità di realizzare finalmente la nuova Mercafir intesa come cittadella del cibo e della qualità 2.0. Obiettivo centrale anche quello di preservare il parco di Castello, concepito non solo come polmone ambientale ma anche come vero e proprio parco urbano: il più grande di tutta l’area metropolitana fiorentina insieme a quello agricolo della Piana. Non solo: si riducono tutti i volumi a destinazione direzionale pubblica per bloccare il processo di svuotamento del centro della città dalle funzioni pubbliche e contenere il fenomeno dell’esplosione dello sfruttamento turistico commerciale del centro.

In più, si dà il via a un processo di riqualificazione complessiva dell’area grazie a un sistema di infrastrutture di mobilità, come la nuova viabilità che collega il parco, l’area di Castello e la scuola Marescialli; il rafforzamento del sistema di trasporto su ferro con la nuova fermata Guidoni delle Ferrovie dello Stato, la fermata della tramvia linea 2 di Peretola, la realizzazione di un parcheggio scambiatore all’altezza di Peretola e di un grande parcheggio all’altezza di viale XI Agosto.

Per quanto riguarda il Comune, la variante sblocca in via definitiva anche l’aeroporto essendo in linea con il piano di rischio della nuova pista e costituendo quindi un ulteriore rafforzamento del progetto di sviluppo. Il quadro di riqualificazione complessivo dell’area non comporta alcun significativo aumento dei volumi commerciali.

Nel dettaglio, la variante prevede l’eliminazione della quota residua di direzionale pubblico e la conversione della quota di destinazione direzionale/servizi privati verso la destinazione produttiva (artigianale e industriale), che potrà essere usata per il nuovo mercato ortofrutticolo. Ciò attraverso la realizzazione di un insediamento concentrato a nord dell’area interessata dal Pue (in diretta continuità con la zona produttiva esistente) e l’eventuale localizzazione anche di una quota parte della destinazione commerciale originariamente prevista dal Pue.

Si prevede quindi il ridimensionamento della capacità edificatoria della destinazione direzionale/servizi privati originaria, legato alla diversa tipologia insediativa che non consente di raggiungere le altezze e i rapporti di copertura propri della destinazione direzionale; e la localizzazione di un’area destinata alla residenzialità/ricettività di transizione fra la zona produttiva/commerciale a nord e il complesso della scuola Marescialli nella parte più prossima al parco urbano, in modo da creare un tessuto di scala urbana correttamente relazionato all’insediamento residenziale già realizzato con la scuola Marescialli.

Infine, è prevista la riduzione della Sul residenziale e ricettiva da ridistribuire tra la destinazione residenziale, turistico-ricettiva e direzionale nella forma degli studentati. 

In evidenza