Pereira: la questione morale

FDI: “Votato all'unanimità un nostro atto che chiede trasparenza sulle spese”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
02 giugno 2022 17:27
Pereira: la questione morale

Dalle cene di lusso, alle limousine e gli elicotteri in Svizzera, agli addebiti sulle carte di credito pagati con i soldi pubblici, ai ritardi nei pagamenti degli orchestrali. La condotta di Pereira non è più soltanto una questione morale.

Il Sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino ha detto di essere stato chiamato a salvare il teatro, perché era l'unico a poterlo fare. Inoltre ha sostenuto come la sua gestione sia l'unica che può permettere allo spazio culturale di crescere, facendo fronte al debito accumulato.

Il sindaco Nardella demanda la questione alla Corte dei Conti, o alla procura della repubblica.

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"Ci chiediamo se lunedì verrà lui a rispondere al nostro question time, visto che ha lui la delega alla cultura, non avendo nominato una nuova figura in sostituzione del precedente assessore -intervengono Dmitrij Palagi, Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune- È dal 2019 che chiediamo conto di questo cambio radicale di politiche. Se vuoi Pereira sai cosa stai chiedendo, ci sembra sia stato il senso di quanto ci è stato detto. Allora lunedì noi vogliamo che il Sindaco e la Giunta ci rispondano: perché non ci andava bene la gestione Chiarot? Ritorneremo inoltre sulle denunce di Assolirica, perché la risposta di ieri ci è sembrata sbagliata nella logica che esprimeva, scaricando tutta la colpa sulle lavoratrici e i lavoratori, ritenendo accettabile i 90 giorni per i pagamenti ordinari".

Assolirica apprende con vero sconcerto le parole del Sovrintendente del Maggio fiorentino Alexander Pereira, almeno per come riportate dalla stampa nazionale, con le quali asserisce che «mai abbiamo pagato artisti dopo nove mesi, al massimo dopo 90/95 giorni e spesso perché arrivavano fatture mal compilate».

Assolirica trova per lo meno stupefacente giustificare ritardi sistemici con giustificazioni che non possono trovare riscontro nella realtà dei fatti: quando una fattura elettronica è sbagliata (e può accadere che qualche commercialista talora sbagli la corretta compilazione) in automatico viene rifiutata dal sistema della Pubblica amministrazione e segnalata la cosa al compilatore, che in tempo reale la ricompila corretta. In questi casi si tratta di ritardi che possono protrarsi per pochissimi giorni, di media due o tre, ma al massimo di una settimana, e non per mesi, come da molti associati viene segnalato. Dobbiamo in sostanza rilevare che questa giustificazione oltre che debole è anche oltraggiosa rispetto all’intelligenza non solo degli artisti ma anche dei lettori dell’articolo.

Il governatore Giani, ha parlato in maniera seria e responsabile della vicenda, definendo le spese del Sovrintendente apparentemente inopportune. E votando assieme a tutto il Consiglio regionale toscano, un atto che chiede maggiore trasparenza sulle spese del Maggio musicale fiorentino a fronte degli ingenti contributi pubblici che riceve ogni anno.

“Negli ultimi giorni è successo qualcosa di singolare riguardo alle spese fatte dal Sovrintendente del Maggio Musicale fiorentino e pagate con la carta di credito della Fondazione. Il sindaco di Firenze ha difeso a spada tratta Pereira, definendo la nostra denuncia contro le 'spese pazze', un attacco politico nei confronti della città. Peccato che il nostro sia certamente un attacco politico, ma non a Firenze, bensì a coloro che la sfruttano. Dispiace che il sindaco Nardella trasformi tutto in battaglia politica e non abbia mai parlato di trasparenza.

Noi abbiamo sollevato il problema, ma a quanto pare c'è qualcosa di strano visto che sono stati aperti fascicoli dalla Corte dei Conti e dalla Procura di Firenze. Però a Nardella non interessa. Preferisce difendere l'indifendibile. Questo sindaco ha a cuore qualcosa della città che governa?” lo dichiara Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio regionale toscano.

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