Solo con l'intervento dell'Arbitro bancario finanziario – si è conclusa rapidamente la vicenda di un pensionato che da 12 anni attendeva dalla banca il parziale rimborso dell’ultima rata di mutuo pagata nel 2009. Quel mutuo, risalente agli anni '80, era assistito da un’agevolazione pubblica in conto interessi (edilizia economica popolare). Nel 2009 però l'istituto bancario, adducendo la motivazione secondo cui il ministero dei Lavori pubblici non aveva pagato il contributo, aveva addebitato al pensionato l'intero importo della rata.
Da allora il risparmiatore ogni anno, per 12 anni, tramite raccomandata ha chiesto alla banca il rimborso, interrompendo così l'eventuale prescrizione. Finché, ormai disperato, si è rivolto a Confconsumatori. E il personale dell’associazione, constatato che la banca non aveva neppure risposto agli ultimi reclami, ha presentato immediatamente ricorso all’Abf di Banca d’Italia per far condannare l'istituto bancario.
«Dopo pochi giorni – fanno sapere da Confconsumatori – la banca non ha avuto il coraggio di contraddire e ha rimborsato al pensionato quanto dovuto: circa 500 euro del contributo pubblico oltre a interessi e spese per circa 250 euro. È giusto ricordare dunque alla clientela bancaria l’esperienza in materia acquisita da Confconsumatori in anni di battaglie per il risparmio tradito».
