Pendolari: ancora disagi sui treni

Giani: “Situazione inaccettabile, applicheremo penali”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
10 dicembre 2022 14:54
Pendolari: ancora disagi sui treni

Ancora disagi per i pendolari ieri. Questa volta per un guasto agli impianti sulla linea Aretina fra Pontassieve e Compiobbi, con pesanti effetti sui treni della stessa linea Aretina e della Borgo S. Lorenzo Firenze via Pontassieve. E a farne le spese sono sempre i pendolari.

Il presidente Eugenio Giani non ci sta: “La situazione è davvero inaccettabile – precisa Giani- . Da mesi mi vengono rappresentati continui disagi dai sindaci dei territori coinvolti e dai cittadini pendolari. Stiamo parlando di centinaia di persone che ogni mattina prendono il treno per andare a lavorare, studenti, che si ritrovano a dover affrontare ritardi o addirittura soppressioni–-. Ho chiesto agli uffici di predisporre gli atti per applicare le penali previste nel contratto di servizio, in quanto è inconcepibile che la Regione Toscana con risorse proprie e nazionali metta a disposizione oltre 260 milioni di euro l’anno per un servizio che non è all’altezza delle aspettative dei cittadini. Non sono concepibili disservizi del genere. Chiedo anche l’immediata convocazione vertici Rfi e Trenitalia e chiederò anche un incontro su questo al ministro Salvini”.

“Stamani – aggiunge l’assessore ai trasporti Stefano Baccelli- è stato un disastro, ci sono arrivate segnalazioni e proteste continue all’Urp, al numero verde. Ci sono stati ritardi superiori ai 30 minuti e anche soppressioni. Continuo a ripetere che manca un’informazione adeguata, un informazione capace, tempestiva che arrivi alle persone, che faccia comprendere la gravità del problema e consenta di adottare soluzioni di viaggio diverse. Non si può continuare così!”.

Anche alcuni sindaci della Valdisieve, linea già interessata nelle ultime settimane da notevoli criticità, unica linea per cui per il mese di ottobre era scattato il bonus per gli abbonati e oggetto di una cabina di regia nel mese di novembre, si sono rivolti all'assessorato denunciando l'ennesimo grave disservizio.

“La misura è colma -dichiarano i 14 sindaci del Mugello e della Valdisieve- A causa della vetustà del materiale rotabile e degli impianti, i pesanti e purtroppo consueti disservizi hanno colpito una volta di più tutti coloro che devono spostarsi da e verso Firenze per motivi di lavoro, studio e salute. Tutto questo senza fornire una minima informazione alle persone a bordo dei treni che hanno visto treni cancellati o ritardi di quasi tre ore”.

I Sindaci annunciano pertanto nuove iniziative contro un servizio di trasporto che non funziona: “Il Presidente della Regione Toscana ha annunciato che saranno applicate le penali, le chiediamo da tempo, confidiamo che sia fatto presto e che ne sia data notizia, ma se non fossero sufficienti chiediamo che si proceda a una modifica del contratto. Le rassicurazioni che abbiamo avuto da Trenitalia e RFI non hanno avuto seguito nell'offerta di un servizio decoroso. Non escludiamo neanche un sostegno legale delle amministrazioni pubbliche - concludono i sindaci - per avviare un’iniziativa congiunta di cittadini e amministrazioni nei confronti del servizio”.

E per quanto riguarda il guasto di ieri mattina Baccelli sottolinea “tempi troppo lunghi per la soluzione del guasto, della cui gravità non si ha evidenza dalle comunicazioni arrivate in Regione, nonché delle scelte di circolazione adottate, con treni rimasti a lungo fermi in linea con centinaia di persone a bordo senza informazioni”.

“E' servito il caos di questa mattina sulla linea Aretina per svegliare il governatore Giani, come se dal giorno del suo insediamento non fossero sufficienti gli episodi quotidiani di inefficienza del trasporto ferroviario regionale. E' da almeno un anno che chiediamo l'applicazione delle penali a Trenitalia per i disservizi subiti quotidianamente dai cittadini, alla fine Eugenio Giani ha dovuto darci ragione. Meglio tardi che mai, potremmo dire. Ma era sicuramente preferibile che il Presidente della Regione facesse valere il contratto molto prima, garantendo così i diritti dei toscani.

Ogni mattina fare il pendolare è diventata una impresa da Giochi senza frontiere. I cittadini arrivano in stazione e non sanno se e quando partirà il treno che deve portarli nella città in cui lavorano. Questo vale per la linea Faentina, la Borgo San Lorenzo-Firenze via Pontassieve, la Firenze-Siena e la Firenze-Pisa-Livorno (solo per citare le linee con più disservizi della provincia di Firenze). Una situazione che non è degna di un Paese civile. Il servizio di trasporto ferroviario non è gratis né per i toscani, né per la Regione che spende circa 300 milioni di euro all’anno. Vogliamo sapere se questa volta Giani procederà davvero nel far valere il contratto.

Intanto l'assessore Baccelli ha già invocato almeno tre volte le penali per il trasporto pubblico su gomma. La Regione Toscana ha intenzione, anche in questo caso, di aspettare che il servizio arrivi a livelli totalmente insostenibili oppure pensa di far valere già oggi il contratto di servizio con Autolinee Toscane?” lo dichiara Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d'Italia nel Consiglio regionale toscano, e il responsabile trasporti di Fratelli d'Italia in provincia di Firenze Giampaolo Giannelli.

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