PD: referendum, ultima occasione

A Sesto tre giovani donne alla guida del partito fino al congresso. Giovedì ad Arezzo l'assemblea provinciale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 luglio 2016 12:50
PD: referendum, ultima occasione

Il PD renziano saluta con soddisfazione la notizia dell'archiviazione con formula piena dell'inchiesta che vedeva coinvolto il padre del Presidente del Consiglio dei ministri, Tiziano Renzi, residente a di Rignano sull'Arno.

Tre giovani donne guideranno il Partito Democratico di Sesto Fiorentino fino al congresso. Un coordinamento collegiale composto da Sara Martini (30 anni), Giulia Barducci (29 anni) e Claudia Pecchioli (23 anni), che lavoreranno insieme al Presidente dell'Assemblea, Lorenzo Zambini. La nuova struttura del partito è stata decisa lunedì, nel corso dell'assemblea comunale."Oggi ci troviamo ad affrontare una delle fasi più critiche della storia del nostro partito - ha detto Zambini - Dopo le dimissioni del Segretario Baldi abbiamo ritenuto necessario affidare la guida a tre ragazze che hanno già dimostrato grandi capacità politiche.

Avranno il compito di guidare il partito in questa fase transitoria che ci porterà al congresso del prossimo anno costruendo un percorso a tappe che dovrà tenere insieme la passione, l'esperienze e le tante energie che il nostro partito esprime". Per il primo partito di Sesto Fiorentino questo è un punto di partenza "per la prima volta dalla sua nascita il Pd di Sesto è partito di opposizione; - si legge nel documento approvato - si deve quindi ripensare profondamente alla sua azione politica.

Costruire una opposizione forte e responsabile che avvii un percorso politico di rinnovamento, di proposta e di visione ampia delle politiche del nostro territorio". Un percorso di costruzione a fasi che vedrà da qui a metà settembre la strutturazione completa con l'individuazione di responsabili di area con deleghe tematiche.Il partito, al termine di questa fase di transizione, sarà strutturato così da un "coordinamento collegiale", da sei "coordinatori dei Circoli territoriali", da cinque "consiglieri comunali" e da i "responsabili di area".

Giovedì 28 luglio si è svolta l’assemblea provinciale del partito democratico di Arezzo. "È stata un’assemblea partecipata -spiega Albano Ricci Presidente assemblea provinciale del PD- ricca di spunti e riflessioni, di confronto, di critica, di amarezza per le recenti sconfitte elettorali ma anche di rabbia e di orgoglio. Sensibilità e prospettive diverse ma legate da un unico scopo: ritrovare un partito in grado di ascoltare, di mettersi in gioco, di darsi un equilibrio, di lasciare da parte il passato per una nuova stagione, con nuove idee, nuovi metodi, nuove persone".

Sono stati votati a larga maggioranza due documenti: la relazione del segretario e un documento presentato da un gruppo numeroso di iscritte e iscritti (tra cui consiglieri regionali, sindaci, segretari di circolo). Entrambi contenevano alcuni concetti chiari: cambiare passo, cambiare modi, lavorare, incontrare la gente. L'Assemblea ha deliberato di iniziare un viaggio nuovo attraverso la promozione di un congresso che investa il partito provinciale a tutti i livelli entro il 2016 e massimizzare l'impegno a sostegno del referendum, sfida del partito e del paese per un futuro all’altezza del paese. L'assemblea ha anche assunto un contributo dei Giovani democratici aretini.

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