Palazzo di Giustizia di Firenze: pulizia e sorveglianza, in 50 restano a casa

La Filcams Cgil non trova interlocutori e si mobilita per richiamare l'attenzione delle istituzioni coinvolte

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 novembre 2015 13:54
Palazzo di Giustizia di Firenze: pulizia e sorveglianza, in 50 restano a casa

Il prossimo 30 novembre scade l'appalto del servizio di pulizie e sorveglianza presso il Palazzo di Giustizia di Firenze che, per effetto della scorsa legge di stabilità, é recentemente passato dalla gestione del Comune di Firenze a quella del Ministero di Grazia e Giustizia.

Maurizio Magi della Filcams Cgil di Firenze spiega "La società appaltatrice, Cooperativa Morelli, ha comunicato agli oltre 50 lavoratrici e lavoratori che costruiscono l'appalto, la cessazione del servizio e quindi preannunciato il loro licenziamento. Si tratta di un fatto gravissimo per le ricadute che determinerà sul piano occupazionale e sulla continuità di un servizio fondamentale come quello dell'igiene e della sicurezza degli uffici giudiziari. Ma quello che é ancora più grave é che, nonostante le nostre reiterate richieste, nessuno ci dice niente. Né il Comune di Firenze, né il Ministero di Grazie e Giustizia e né, tanto meno, la presidenza della Corte di Appello di Firenze".

Di fronte a questo silenzio, la Filcams Cgil di Firenze ha deciso di intraprendere un percorso di mobilitazione, attivando l'unità di crisi, proclamando lo stato di agitazione e preannunciando iniziative di sciopero.

“E' inaudito quello che sta accadendo. Capiamo le difficoltà che vi sono quando si realizza un cambio di committenza come quello in questione. Quello che tuttavia é inaccettabile é il silenzio – dichiara Maurizio Magi della Filcams Cgil di Firenze. Non vorremmo – aggiunge il sindacalista – che dietro a questo silenzio si celasse la volontà di mandare a casa oltre 50 lavoratori facendo in questo modo saltare un servizio che fino ad oggi é stato da loro svolto con professionalità e dedizione”

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