Ospedale Meyer, Falchi (SI): 'Nuova guida per la Fondazione'

Dopo la sostituzione dell’avvocato Francesco Giani nel consiglio di indirizzo in quanto console onorario russo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 Gennaio 2025 18:51
Ospedale Meyer, Falchi (SI): 'Nuova guida per la Fondazione'

Il Presidente della Regione ha annunciato la sostituzione di Francesco Giani nel consiglio di indirizzo del Meyer. Grande indignazione aveva suscitato la sua nomina a causa del ruolo di console onorario della Federazione russa, cioè, di uno stato che da quasi tre anni ha invaso l'Ucraina, causando migliaia di morti anche tra la popolazione civile.

“Ora però manca un ulteriore passaggio fondamentale: la sostituzione alla guida della Fondazione Meyer del console di Israele Marco Carrai, rappresentante in Toscana dello Stato guidato da Netanyahu” scrive sui social Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino e membro della segreteria nazionale di Sinistra Italiana, apprezzando l’avvio da parte del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani “Uno Stato - scrive ancora il sindaco - che solo dal 7 ottobre 2023 e solo a Gaza ha ucciso almeno 17mila bambine e bambini con bombe, proiettili, fame e privazioni. Ha distrutto ospedali, lasciato morire neonati nelle culle termiche rimaste senza elettricità, cancellato intere città”.

“Contro Netanyahu, come contro Putin, la Corte Penale Internazionale ha spiccato un mandato di cattura per crimini di guerra e crimini contro l’umanità” dice ancora Falchi, che si chiede: “Può permettersi la Toscana, terra di pace, questa contraddizione assurda e terribile? Possiamo permettere che l’autorevolezza del Meyer venga offuscata da questa imbarazzante commistione di ruoli?”.

"Falchi, che non perde occasione per creare divisione, vuole attivare l’ennesima polemica pretestuosa per farsi un po’ di pubblicità. Chi fa il sindaco in primo luogo dovrebbe fare il sindaco. E quando si parla da sindaco tramite il profilo istituzionale è consigliabile informarsi accuratamente prima. Vedere come il Meyer sia da sempre una delle prime realtà europee ad ospitare cure specializzate anche per bambini palestinesi, così come per ogni altro bambino proveniente dai tanti conflitti internazionali. Senza alcuna distinzione. E Marco Carrai di questo è stato promotore. Senza considerare le grandi capacità ed esperienze manageriali che Marco Carrai ha, unitamente ai valori e alla forte umanità che lo hanno da sempre contraddistinto e che sono le caratteristiche fondamentali per il ruolo di presidente di una fondazione come il Meyer.

Ci dia retta il sindaco di Sesto Fiorentino, non cerchi la polemica e la divisione. Segua piuttosto il suo comune in questo suo finale di mandato. Stia dietro alle questioni che interessano la sua città e non si metta a fare considerazioni superficiali su realtà straordinarie come la fondazione Meyer e chi la presiede tirando in ballo, in modo strumentale, anche bambini che provengono da una terra martoriata dalla guerra per un proprio e personale tornaconto politico e di visibilità" dichiarano il capogruppo di Italia Viva Francesco Casini e il consigliere Francesco Grazzini.

“Negli ultimi 15 mesi da parte dell'Unione Europea e di gran parte della stampa abbiamo assistito all’applicazione di due pesi e due misure, con doppi standard evidenti nei confronti di Russia e Israele.

Entrambi i Paesi occupano territori che non appartengono a loro e, negli ultimi anni, hanno provocato un numero di vittime che supera ogni immaginazione. Apprezziamo la recente decisione di sostituire il Console onorario della Federazione Russa nel consiglio di indirizzo del Meyer. Ora, riteniamo altrettanto urgente la sostituzione del console di Israele. Ricordiamo, infatti, che il governo guidato da Netanyahu ha causato – secondo Save The Children – la morte di 17.000 bambini. Ha distrutto ospedali, scuole e sedi di ONG che offrono rifugio e assistenza ai più piccoli, come il centro SOS Children’s Village nel villaggio di Rafah, trovato raso al suolo all’indomani della tregua.

Presidente Giani, dimostri di non cadere nella trappola dei doppi standard e agisca con coerenza. La Toscana, terra di pace e giustizia, merita una rappresentanza libera da simili contraddizioni” dichiara Caterina Arciprete, Capogruppo AVS-Ecolò.

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