Oggi Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie

Il presidente del Consiglio regionale Mazzeo all’evento di Libera Toscana lancia l’idea di un Patto sociale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 marzo 2022 16:20
Oggi Giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie
ph Facebook Antonio Mazzeo

Firenze – “Ogni giorno è il 21 marzo. Non fermiamoci ad oggi, non restiamo indifferenti, non voltiamoci mai dall’altra parte. La lotta alle mafie è una grande battaglia di civiltà che possiamo vincere tutti insieme impegnandoci nelle Istituzioni e in associazioni come Libera. Siate protagonisti della storia che difende tutti i diritti”. Così il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, si è rivolto ai tanti studenti presenti al Teatro La Compagnia di Firenze per celebrare la Giornata della Memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata da Libera Toscana.

Rilevando come la “mafia, in forma differente, è entrata anche nelle nostre vite”, Mazzeo ha citato il progetto ‘Polis’ del Consiglio regionale “nato proprio per essere portatori di una grande battaglia culturale”. Poi ha lanciato l’idea di un “Patto sociale da stringere tutti insieme: istituzioni, forze dell’ordine, scuole, ragazze e ragazzi. È una sfida collettiva quella che dobbiamo raccogliere. Un cambio culturale che dobbiamo proporre”.

Il presidente ha poi ricordato la strage di Capaci, il 23 maggio 1992, l’esplosione dell’autostrada che provocò la morte del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e della scorta. “Era una giornata come questa, piena di sole. Avevo 15 anni ed ero con tanti miei coetanei a Policoro. Quando i nostri animatori del Centro sportivo italiano ci hanno chiamato e radunati in una sala per raccontarci quanto successo, tutto è cambiato. Abbiamo compreso, in un attimo, il colpo al cuore inferto allo Stato.

Per me fu l’inizio dell’impegno in politica e nelle istituzioni e da allora mando lo stesso messaggio: per non dimenticare occorre non restare indifferenti, ogni giorno”. Rivolgendosi ancora agli studenti, Mazzeo li ha esortati a “stare dalla parte giusta della storia. Fatevi sentire impegnandovi attivamente. Le istituzioni e le associazioni sono veicoli forti per garantire diritti. Se ognuno di noi fa la sua piccola parte, riusciremo a sconfiggere le mafie”.

Mazzeo ha ricordato anche il ruolo fondamentale delle forze dell’ordine, “sempre in prima linea. Il loro contributo è prezioso. Senza il loro aiuto questa grande battaglia di civiltà che deve coinvolgerci tutti non sarebbe possibile”. Poi ha rivolto ringraziamenti a don Andrea Bigalli, referente regionale di Libera Toscana, Giuseppe Creazzo procuratore della Repubblica di Firenze, Maurizio Auriemma questore di Firenze e gli altri ospiti presenti.

"Quest'anno - ha spiegato Mazzeo su Facebook -  ci siamo ritrovati al Cinema La Compagnia di Firenze per ribadire tutti insieme che la "mafia è una montagna di merda".Ho voluto raccontare ai 400 studenti presenti, molti dei quali participeranno al progetto Polis del Consiglio regionale della Toscana, com'è stato per me quel 23 maggio del 1992.

Avevo 15 anni ed ero con tanti miei coetanei a Policoro per un evento del Centro sportivo italiano ma quando arrivò la notizia della strage di Capaci niente fu più come prima. Doveva essere una festa e invece calò un silenzio irreale: la mafia aveva ucciso Falcone, sua moglie e la sua scorta. Sembrava impossibile, ma quel silenzio rappresentò per tutti noi la consapevolezza che le sue idee, le sue battaglie, avrebbero dovuto continuare a camminare con ancora più forza e determinazione. Per questo, come oggi, il pensiero va a Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e a tutte le vittime della mafia.

Con l'impegno a non dimenticare mai, a non piegarsi mai, a continuare a combattere ogni giorno per la legalità e contro tutte le mafie".

"La giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle Vittime innocenti delle mafie ci impone una seria riflessione, perché non c'è distretto in Toscana che non abbia registrato almeno un tentativo di infiltrazione da parte delle mafie", dichiarano Federico Bussolin e Cecilia Cappelletti, rispettivamente Capogruppo in Consiglio Comunale a Firenze e Consigliere della città metropolitana per la Lega."La criminalità organizzata dispone di una grande liquidità - continuano - e si approfitta del particolare momento storico per colpire gli imprenditori o i semplici cittadini, soprattutto chi oggi si ritrova in crisi economica.In questo senso le istituzioni locali devono mettere in atto tutte le possibili attività di contrasto congiuntamente alle istituzioni giudiziarie e, non di meno, rafforzare quelle reti sociali che oggi consentono di mantenere saldo il legame tra il cittadino e la comunità locale"."Oggi più che mai - concludono - oltre a commemorare le vittime innocenti delle mafie, ringraziamo tutte le donne e gli uomini che ogni giorno lottano contro le mafie".

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