Oggi a Piombino manifestazione contro il Rigassificatore

A difesa della costa e dell’arcipelago toscano

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 luglio 2022 17:55
Oggi a Piombino manifestazione contro il Rigassificatore

Piombino 16 luglio 2022- Importante partecipazione oggi alla manifestazione contro il rigassificatore di Piombino, organizzata dai comitati di cittadini per ribadire il No a un'opera pericolosa. Stamattina è partita una una catena umana lungo la strada che porta al porto.

Già ieri una delegazione di Sinistra Italiana, con il segretario nazionale Nicola Fratoianni, la segretaria regionale Toscana Alessia Petraglia, il responsabile ambiente di SI Toscana Eugenio Baronti, ha incontrato i responsabili dei diversi comitati protagonisti del grande movimento popolare contro il Rigassificatore dentro il porto di Piombino.

"Piombino è il terzo porto italiano, con un movimento passeggeri di oltre 3 milioni all’anno e si pensa ad un rigassificatore piazzato dentro un porto a poche centinaia di metri dalla città. Tutti gli impianti simili esistenti sono collocati ad una ventina di km dalla costa con un’area di sicurezza interdetta ad ogni attività e navigazione. Il Governo pretende, con un decreto, di trasformare un impianto pericoloso ad elevato rischio, in un innocuo e sicuro impianto piazzato dentro un grande porto movimentato da migliaia di vacanzieri che si imbarcano per l’Isola d’Elba e la Sardegna.

Questa irresponsabile sottovalutazione dei rischi è inaccettabile ed offensiva per il popolo di Piombino, e di tutta la Costa Toscana. Qualsiasi evento accidentale potrebbe avere effetti disastrosi, per questo le norme internazionali di sicurezza prevedono che i rigassificatori debbano essere lontani dalla costa, da qualsiasi centro abitato" afferma Eugenio Baronti responsabile ambiente Sinistra Italiana "Il nostro no al rigassificatore è legato a motivi di sicurezza, di salute, di tutela di un intero territorio, all'economia e al turismo di quel territorio".

Approfondimenti

"Siamo molto preoccupati perché il rigassificatore svela l'inganno sulle politiche energetiche del governo nazionale e regionale. Altro che transizione ecologica" spiega Alessia Petraglia segretaria Sinistra Italiana Toscana "Non c’è niente di più antieconomico del gas trasportato dalle grandi navi che viene prima estratto con metodologie devastanti per l’ambiente, liquefatto e portato a meno 161 °C per ridurre il volume di 600 volte, trasportato in lunghi viaggi da oltre oceano dove si bruciano migliaia di tonnellate di gasolio, con un costo energetico che equivale al 30% della resa di combustione del gas trasportato.

Non solo, il processo di rigassificazione lo si fa prelevando enormi quantità di acqua da mare a ciclo aperto, cioè reimmettendo in mare l’acqua ad una temperatura più bassa di – 7 gradi con quantità rilevanti di cloro che andranno a snaturare l’ambiente naturale marino, sconvolgendo e alterando l'habitat di vita dei pesci in un golfo che è il primo produttore di pesce di allevamento marino del paese con il 60% della produzione nazionale con centinaia di lavoratori interessati tra l’altro in quella che è una attività nata a seguito della crisi della siderurgia come diversificazione produttiva della città. La presunta mediazione del presidente/commissario Giani è vergognosa.

Il rigassificatore va bloccato perchè è pericoloso sempre, per 25 così come per 3 anni".

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