Nuovo Aeroporto a Firenze: Ambiente, da impatto zero a valore zero

Alternativa Libera: “Per accogliere l'aumento di 4 milioni di passeggeri in Toscana, a costo zero si può razionalizzare e potenziare Pisa”. Sel: “Con emendamento atto di forza in barba al rispetto dell’ambiente”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 dicembre 2015 14:32
Nuovo Aeroporto a Firenze: Ambiente, da impatto zero a valore zero

“Il governo ed il Pd giocano a rimpiattino e forzano la mano sull'aeroporto di Firenze. Grave sperpero di denaro pubblico e totale disinteresse per gli aspetti ambientali e sanitari della piana fiorentina” è la denuncia della consigliera comunale del gruppo misto Miriam Amato che, con i deputati di Alternativa Libera Massimo Artini e Samuele Segoni, ha tenuto una conferenza stampa insieme al presidente di Alternativa Libera di Sesto Fiorentino Claudio Pizzuto e il portavoce dei comitati della piana Gianfranco Ciulli.

"Il Governo ha cancellato la Valutazione di Impatto Ambientale per la costruzione del nuovo Aeroporto di Firenze. Con un emendamento dei relatori alla legge di Stabilità 2016, presentato di soppiatto domenica l’Esecutivo punta a cancellare qualsiasi forma di coinvolgimento, nelle procedure autorizzative, delle amministrazioni dei territori su cui dovrebbe ricadere il nuovo scalo: una norma anticostituzionale che mette l'Italia sotto procedura di infrazione a livello comunitario sottolinea Amato con Artini, Segoni, Pizzuto e Ciulli.

“Una decisione che dimostra totale disprezzo per i territori ed i cittadini che lo abitano - Miriam Amato punta il dito sui problemi sanitari, ambientali ed economici - molto più economico e risolutivo potenziare l'aeroporto di Pisa, aumentando la capacità ricettiva e di movimentazione dell'aeroporto sia da un punto di vista civile che militare”.“Grazie a studi e ad informazioni che abbiamo raccolto in questi mesi – spiegano la consigliera del gruppo misto in Palazzo Vecchio Miriam Amato assieme ai deputati Artini e Segoni – è possibile aumentare da subito di almeno un milione e 500 mila passeggeri, il flusso in arrivo e partenza in Toscana, razionalizzando l'addestramento svolto a Pisa e riportando ai livelli del 2012 il numero di aerei civili in transito su tale aeroporto.

Rinunciare allo scellerato progetto su Firenze aprirebbe la possibilità di investire le medesime somme pubbliche nell'ottimizzazione della tratta ferroviaria Pisa-Firenze. Una soluzione che porterebbe benefici, non solo a coloro che atterrano a Firenze, ma a tutti quei turisti e cittadini che utilizzeranno quella tratta” concludono i rappresentanti di Alternativa Libera. 

“Con l’emendamento alla legge di stabilità, presentato nelle ultime ore dalla maggioranza in Parlamento, il governo cancella la Valutazione di Impatto Ambientale per la costruzione del nuovo aeroporto di Firenze” è quanto denuncia la deputata Marisa Nicchi (Sel – Sinistra Italiana), che spiega: “In sostanza, nell’emendamento presentato dai relatori di maggioranza si prevede che i piani di sviluppo aeroportuale degli aeroporti finanziati o cofinanziati dallo Stato potranno attivare procedure che andranno in deroga alla valutazione di impatto ambientale”. Nello specifico, precisa Nicchi, “nell’emendamento è scritto che si prevede che il piano di utilizzo del materiale di scavo sia redatto e approvato al di fuori del procedimento di valutazione di impatto ambientale”.

I piani di sviluppo, è inoltre scritto nell’emendamento, “comportano dichiarazione di pubblica utilità nonché di indifferibilità e di urgenza delle opere in essi previste senza necessità di procedere agli avvisi di avvio dei procedimenti di approvazione del vincolo espropriativo e di dichiarazione di pubblica utilità”. In sostanza, spiega Nicchi, “un atto di imperio in virtù del quale la costruzione dell’aeroporto non tiene minimamente in considerazione di tutto ciò che lo circonda. In questo modo l’aeroporto prevarica tutto il resto e tutte le varianti esistenti vengono derogate al progetto aeroportuale”.

“Questo emendamento scandaloso – ha commentato Nicchi – è un vero e proprio atto di forza in barba al rispetto dell’ambiente compiuto dal Governo Renzi per favorire la costruzione di alcune opere pubbliche problematiche, primo fra tutti l’aeroporto di Firenze, il cui ente proponente fa capo a Marco Carrai, braccio destro del presidente del Consiglio”.Italia Nostra Toscana, Legambiente Toscana, Fai Toscana, Rete dei Comitati per la difesa del territorio,WWF Toscana si rivolgono a Enrico Rossi affinché chiarisca i punti più controversi del progetto e rassicuri i cittadini sul fatto che l'aeroporto non peggiorerà le loro condizioni di vita.

"L'Università di Firenze e gli uffici tecnici della Regione hanno avanzato molte riserve sul progetto del nuovo aeroporto di Firenze, attualmente proposto a valutazione d'impatto ambientale da ENAC e Toscana Aeroporti. Le Associazioni firmatarie di questa lettera si rivolgono a Lei in qualità di governatore della Regione Toscana e quindi di garante della salute e della sicurezza dei cittadini, affinché chiarisca i punti più controversi del progetto e rassicuri gli abitanti della Piana, sul fatto che, una volta realizzato, l'aeroporto non peggiorerà le loro condizioni di vita"."Il progetto sottoposto a VIA è un Master Plan e non un progetto definitivo, come vuole la legge.

La Regione Toscana accetterà questo strappo alle regole o chiederà al Proponente di rispettare quanto prescrive il Codice dell'ambiente? La pista del nuovo aeroporto sarà di 2000 metri, come stabilito nel Piano di indirizzo territoriale, o di 2400 metri come richiesto dal Proponente?La Regione Toscana si è impegnata ufficialmente a promuovere un Dibattito Pubblicosull'aeroporto, ma finora non ha rispettato il suo impegno. Lei si adopererà affinché possa finalmente svolgersi questo processo partecipativo?Secondo il parere tecnico degli uffici regionali, il rifacimento del Fosso Reale e dell'intero sistema idrografico della bonifica comporterà un rischio idraulico non adeguatamente calcolato.

Saranno richiesti al Proponente studi più approfonditi?Nonostante il Proponente abbia affermato che la nuova pista sarà esclusivamentemonodirezionale verso ovest, nel Master Plan questa risulta prevalentementemonodirezionale, con una percentuale non trascurabile di atterraggi e decolli in direzione di Firenze, il cui centro storico è patrimonio Unesco. Lei può dire qualcosa di definitivo in proposito?Il Proponente dice che col nuovo scalo inquinamento atmosferico e acustico diminuiranno, ma ciò appare incongruente rispetto alla previsione d’incremento dei voli e della dimensione degli aerei.

La Regione intende fare chiarezza su questo punto?Il nuovo scalo non interferirà solo sul reticolo idrografico discendente da Monte Morello, ma anche sulla viabilità Nord/Sud della Piana, decretando ad esempio la cancellazione di via dell'’Osmannoro: sono state adeguatamente valutate le conseguenze (funzionali, sociali, economiche) sul sistema della mobilità metropolitana?" queste le domande di Tommaso Addabbo, WWF Toscana Paolo Baldeschi, Coordinatore della Rete dei comitati per la difesa del territorio Fausto Ferruzza, Presidente Legambiente Toscana Sibilla della Gherardesca, Presidente Fai Toscana Mariarita Signorini, Presidente Italia Nostra Toscana

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