Nardella ritira le deleghe all’assessore Del Re e le assume ad interim

Il sindaco: “Venuto meno il rapporto di fiducia”. Lega: "Corteggia la Schlein". Sinistra: "Pensiamo sia pericoloso"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
15 marzo 2023 13:46
Nardella ritira le deleghe all’assessore Del Re e le assume ad interim

Il sindaco Dario Nardella ritira e assume a interim le deleghe a Urbanistica, Coordinamento progetti Recovery Plan, Piano di gestione Unesco, Innovazione tecnologica, Sistemi informativi e Smart city dell’assessore Cecilia Del Re.

“Oggi ho dovuto prendere una decisione molto difficile e dolorosa per me - ha detto il sindaco -, sul piano soprattutto umano, e per l’amministrazione della città. Ho ritirato le deleghe dell’assessore Cecilia Del Re per non aver informato minimamente né me, né la giunta della sua posizione, contraria al programma di mandato, a favore del passaggio della tramvia da piazza del Duomo e del conseguente superamento della pedonalizzazione, riportata dai giornali e mai smentita in modo inequivocabile e secco. Posizione che quindi ci ha sorpresi e imbarazzati”.

“Rimettere in discussione, senza un confronto, anche solo per ipotesi un tema che rappresenta il cuore di anni di lavoro e di governo della città - ha continuato il sindaco - significherebbe perdere ogni credibilità di fronte ai cittadini che mi hanno dato, come sindaco, un mandato pieno e chiaro. L’attuale assetto delle tramvie di Firenze rappresenta la base di tutto il sistema di mobilità cittadino, che va portato in fondo e non bloccato per tornare indietro su decisioni già prese”.

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“Per questo, con grande rammarico, ho dovuto constatare il venir meno del rapporto di fiducia - ha aggiunto -, un rapporto che in generale deve essere sempre improntato alla lealtà, alla sincerità e all’affidabilità. Quando parliamo con i cittadini di temi così cruciali e dirimenti dobbiamo essere trasparenti e mai minimamente ambigui”.

“Ringrazio Cecilia per il lavoro che ha svolto in questi anni nell’amministrazione e al mio fianco - ha concluso Nardella -. Ora andiamo avanti per realizzare fino in fondo il programma di governo per il quale siamo stati eletti perché rispondiamo solo e soltanto ai nostri cittadini e siamo tenuti a farlo con la massima serietà e limpidezza”.

“Il teatro messo in piedi dal Sindaco Nardella con lo scopo di epurare Cecilia Del Re è triste e ridicolo, siamo alle comiche finali. Che la questione di fondo non riguardi la tramvia in Duomo e che Nardella non aspettasse altro, poi, è sotto gli occhi di tutti. Nel perenne delirio che vede la città di Firenze essere gestita come se fosse la succursale della sede del Partito Democratico, il Sindaco ancora una volta realizza una manovra di palazzo utile solo per le strategie di successione al ruolo di primo cittadino: che di democratico ci fosse solo la parola, a sinistra, lo riconferma il fatto che un (ex) assessore è stato silurato per aver avanzato delle riflessioni, un pensiero forse personale che ha dovuto silenziare con delle scuse.

Riflessioni politiche alle quali, è inutile dirlo, siamo abituati a rispondere in Consiglio, un ruolo questo che non abbiamo mai sminuito o sottaciuto” dichiarano Federico Bussolin, Segretario Provinciale della Lega Per Salvini Premier Firenze e Capogruppo in Palazzo Vecchio.

“Non siamo interessati a ragioni o torti nella vicenda, perché da oggi chi amministra Firenze ha imboccato la strada del caos politico per mere logiche personali, e questo avviene nella fondamentale finestra di confronto sul Piano Operativo del Comune: come può anche solo pensare Nardella di gestire le deleghe della Del Re in un momento come questo? Tra le pezze da mettere al Maggio Musicale, le proteste di Campo di Marte, i cantieri interminabili in città e qualche visita all’estero, bisogna essere pazzi o in malafede: il Sindaco di Firenze sceglie di mettere nel cassetto la politica urbanistica, perché non troverà tempo utile per occuparsene”.

“Un atteggiamento di scarsa serietà portato avanti da un Partito Democratico pericoloso che, in Firenze e nei fiorentini, vede un mero mezzo per scambi di poltrone. Riguardo alla sbandierata ma inesistente trasparenza di programma pretesa dal Sindaco Nardella ricordiamo che, ad oggi, non è stato in grado di realizzare neanche la metà dei progetti presentati in campagna elettorale. Firenze non può permettersi di navigare a vista per un anno intero nell’attesa di vedere quali assestamenti assumerà il PD locale corteggiando la Schlein: è giusto dare la possibilità ai fiorentini di giudicare quanto prima l’operato del Sindaco e, finalmente, affidare la guida della città a chi mette al primo posto Firenze senza pensare alle poltrone”.

“Esprimo pieno sostegno all’operato del Sindaco Dario Nardella, come Segretaria metropolitana ma anche da Sindaca, perché so bene che l’elemento fondamentale per portare avanti con successo il programma di mandato è proprio il rapporto di fiducia tra il Sindaco e i suoi assessori. Fiducia che risiede, oltre che nella condivisione di una visione di governo, anche nella condivisione di modi e tempi con cui si comunicano le decisioni assunte. Nel momento in cui viene a mancare tutto questo, diventa impossibile lavorare insieme.” Così Monica Marini, segretaria metropolitana del Pd di Firenze, in merito al ritiro delle deleghe all’assessore Del Re.

“Il tema della collegialità e della fiducia é fondamentale. É un problema di metodo, ma anche di merito: la linea del Pd, del gruppo consiliare e del sindaco su tramvia e scudo verde é sempre stata la stessa: quella di salvaguardare alcune zone del centro evitando il passaggio del tram al Duomo e rispondere a esigenze di riqualificazione ambientale e di qualità dell’aria introducendo il cosiddetto scudo verde” aggiunge il segretario cittadino del Pd Andrea Ceccarelli.

"Il Sindaco ha provato imbarazzo, quindi ritira la delega all'Assessora all'Urbanistica proprio quando parte il percorso delle osservazioni al Piano Operativo. Ci sembra ragioni come un monarca assoluto, prima della rivoluzione francese. Lui è stato eletto, il Consiglio comunale invece è un luogo in cui occasionalmente qualche decina di persone sceglie di passare il lunedì pomeriggio -intervengono Dmitrij Palagi, Antonella Bundu di Sinistra Progetto Comune- Ha parlato di fiducia, lealtà, sincerità e affidabilità. Nel giro di un paio di giorni un percorso di anni e anni si sarebbe dissolto, per una dichiarazione. E dovremmo crederci?

Alla città dobbiamo anche un'altra cosa: sincerità. E la verità è che il Sindaco dispone della Giunta per valutazioni soggettive e individuali. Non concepisce la politica come uno spazio in cui si agisce collettivamente, in questo forse ambisce a imitare Matteo Renzi, che non a caso è quello che ha detto no alla tramvia in piazza Duomo.

Ricordiamo come sia stato messo alla porta l'Assessore Martini, per questioni interne alla Segreteria nazionale del PD. Ricordiamo come l'Assessore alla Cultura sia passato da Firenze, per essere rilanciato a Milano. Ricordiamo come la Vicesindaca Giachi e l'Assessore Vannucci siano stati rivendicati, nella loro elezione in consiglio regionale, come risultato del Sindaco.

In questa consiliatura pensiamo sia andato in scena uno spettacolo respingente e volgare. Le ragioni della nostra opposizione a questa Giunta risiedono nelle politiche che hanno condiviso in questi quattro anni, ma nello specifico riteniamo che Palazzo Vecchio abbia un problema legato a questo Sindaco e a quello precedente, di cultura politica.

Nella nota ufficiale il Sindaco ringrazia pure l'Assessora a cui ha chiesto di coprire le deleghe di turismo, ambiente, PNRR e urbanistica, a cui ha tolto una serie di deleghe e che ora viene espulsa. Sindaco, se mai le venisse in mente di ringraziare l'unica opposizione che non ha mai voluto incontrare e che probabilmente molto la irrita, lasci perdere. Come se lo avesse fatto".

“Piena fiducia nell’operato del sindaco e piena comprensione delle sue scelte, anche difficili. Siamo sicuri che il sindaco Dario Nardella saprà portare avanti il programma che ha condiviso e migliorato grazie all’ascolto delle categorie. La città ne ha bisogno: non possiamo fermarci adesso”. È il commento di Alessandro Sorani, Presidente di Confartigianato Imprese Firenze, che prosegue così: “Non entriamo nel merito di una decisione comprensibilmente difficile. Siamo rammaricati che Cecilia Del Re non faccia più parte della Giunta e ci teniamo a sottolineare l’ottimo lavoro svolto nelle varie deleghe, dal turismo allo sviluppo economico fino all’urbanistica. In questi anni c’è sempre stata grande attenzione alle esigenze del tessuto artigiano e produttivo della città: auspichiamo continui a esserci”. 

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