Nardella: "Giani il candidato giusto, avrà forte sostegno dai sindaci toscani"

Elezioni 2020, il primo cittadino di Firenze benedice la scelta della direzione regionale Pd: "Eugenio conosce molto bene il territorio e sa di cosa parla". Torselli (Fratelli d'Italia): "Ora Giani non utilizzi la Regione per la sua campagna elettorale"

Redazione Nove da Firenze
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29 novembre 2019 11:28
Nardella:
foto Agenzia Dire

(DIRE) Firenze, 29 nov. - "Di fronte a tutte le ipotesi emerse, quella di Giani mi pareva la più convincente anche perché è una persona che ha esperienza amministrativa, che conosce molto bene il territorio", aspetto questo "fondamentale". A questo punto, infatti, "ci presenteremo con un candidato che sa di cosa parla perché conosce la Toscana: ha girato tutti Comuni e ha stabilito un rapporto capillare con i sindaci". Si tratta "di un valore aggiunto, perché Giani avrà il forte sostegno dei sindaci".

Dario Nardella, intervenendo a 'Lady Radio', commenta così la scelta della direzione del Pd, che ieri sera ha proposto la candidatura di Eugenio Giani per la presidenza della Regione Toscana. "Bene si sia usciti con un nome - aggiunge il sindaco di Firenze-. Sono contento del modo e dei tempi con cui la direzione è arrivata a questa conclusione. Avevo chiesto e auspicato che si facesse presto, perché abbiamo bisogno di impostare una campagna elettorale difficile", per cui, oltre a finire il lavoro sulla coalizione, servirà "un programma vincente". 

Sarà una campagna elettorale che, così come in Emilia-Romagna, "si giocherà sui temi regionali". E qui il sindaco manda una stilettata al leader della Lega Matteo Salvini, domani atteso a Firenze: "I cittadini sono troppo intelligenti per lasciarsi abbindolare dal tentativo di politicizzare le elezioni regionali, quello che Salvini sta già facendo. No, qui si parlerà di sanità, infrastrutture e lavoro, di come miglioreremo il trasporto pubblico e le periferie. Chi invece vuole fare ragionamenti e campagne nazionali, con slogan politici, credo non avrà molto spazio, almeno nel nostro mondo".

Venendo alle sardine, che domani saranno in piazza delle Repubblica, per Nardella si tratta di una "grande ventata di entusiasmo, di voglia di partecipazione. Non solo qui a Firenze ma in tutte le piazza italiane". Per questo "la politica deve evitare il solito vizio", quello "di mettere il cappello su queste manifestazioni". Sappia, invece, trarre "l'aspetto più positivo, più civico di questi movimenti: idee, proposte, perché c'è bisogno di nuova linfa in politica, che si sta ripiegando su se stessa sempre di più e soprattutto si sta rinchiudendo nei palazzi romani, mentre c'è bisogno di territori e partecipazione".

"Adesso che Eugenio Giani è ufficialmente il candidato della sinistra al governo della Toscana, auspichiamo voglia limitare al minimo le sue comparsate istituzionali utilizzate per fini di campagna elettorale. Giani può fare, ovviamente, tutta la campagna che vuole, ma la faccia con le sue risorse personali e non utilizzando il ruolo di presidente del consiglio regionale". Lo chiede in una nota Francesco Torselli, portavoce regionale di Fratelli d'Italia. "Giani - spiega- ci ha abituato negli anni ad un presenzialismo senza precedenti e questo, senza dubbio, è stato il suo punto di forza.

Ora però, visto che questo suo iperattivismo è stato figlio dei ruoli istituzionali che ha ricoperto nell'ultimo decennio, metta da parte fasce e fascette e indossi la maglietta del Partito democratico: la campagna elettorale la faccia con quella. Viceversa sarebbe scorretto, oltre che illegale". Quindi l'esponente di Fdi conclude: "Ho conosciuto Giani a Palazzo Vecchio- conclude Torselli- e non ho dubbi sulla sua correttezza istituzionale. Ma vista l'alta posta in palio, certe cose, meglio dircele prima".

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