Nardella: "Andiamo avanti con le tramvie. E sull'aeroporto non ci arrendiamo"

Firenze: in piazza della Signoria la festa del sindaco fresco di rielezione. Sul palco anche il figlio Francesco, 5 anni. "Sono stanco, ma da domani subito al lavoro"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 maggio 2019 22:09
Nardella:

Una festa composta, moderata, in un clima dolce e dal sapore vagamente estivo. Dario Nardella, appena riconfermato sindaco di Firenze, ha voluto condividere la sua gioia con la gente che lo ha sostenuto in questi lunghi mesi di campagna elettorale. Lo ha fatto in piazza della Signoria, il luogo simbolo per eccellenza della governance fiorentina. Passare al primo turno non era scontato.

Saluti, ringraziamenti, abbracci e due promesse: "Porteremo in fondo le cose iniziate, a partire dalle tramvie. Sì, completeremo il sistema tramviario, la città ne ha bisogno. L'aeroporto? Non ci arrendiamo, faremo valere le ragioni di Firenze. Siamo stanchi ma da domani ci mettiamo subito al lavoro'. Il riferimento all'aeroporto perché oggi il Tar della Toscana ha di fatto bocciato la nuova pista del "Vespucci" su cui la società di gestione, la Regione e il Comune tanto si sono battuti. Prossima tappa, il Consiglio di Stato. Durante la festa c'è stato un momento particolarmente applaudito, quando il sindaco ha portato sul palco il figlio Francesco, 5 anni appena compiuti, apparso molto divertito.

'Ha vinto Firenze, viva Fiorenza, vi ringrazio con tutto il cuore. Una vittoria così larga, non ce la immaginavamo. Sarebbero state dure altre due settimane di campagna elettorale per il ballottaggio, iI fegato ringrazia. È stata la campagna elettorale più bagnata della storia. Mi avete dato in ogni momento una energia che non dimenticherò mai', ha detto ancora Nardella, che ha abbracciato sul palco i cinque presidente di quartiere appena eletti. Non poteva mancare una stoccata alla Lega: 'Qua c' è il Pd più forte d'Italia, abbiamo lasciato la Lega a una distanza abissale. Comunque rispettiamo tutti, spero che tutti vogliano lavorare per il bene di Firenze'.

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