Multe, Stella (FI): "Grave che il Comune di Firenze ripristini i vigilini per fare cassa"

L’assessore Giorgetti: «Il consigliere di FI dichiara cose non vere quando parla del ritorno delle ganasce». Grassi, Trombi e Verdi (Firenze Riparte a Sinistra): "Si riconosce che la cancellazione era solo una mossa elettorale di Renzi?"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 aprile 2016 22:45
Multe, Stella (FI):

Firenze, 16 aprile 2016- "Sette anni dopo la loro cancellazione, a Firenze sono tornati i vigilini, che hanno già iniziato da qualche giorno a fare multe a getto continuo agli automobilisti fiorentini. Ripristinarli è stato un grave errore del sindaco Nardella, che così fa cassa sulla pelle dei cittadini". Lo afferma il coordinatore cittadino di Forza Italia, il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Stella. "Si torna dunque - prosegue Stella - al 'multificio' che la sinistra aveva assicurato di abolire.

Invece di diminuire le spese, l'Amministrazione Pd preferisce spremere i fiorentini con le multe affidate ai vigilini, che da 'ausiliari del traffico' si sono trasformati in 'controllori della sosta', ma poco cambia, hanno sempre la stessa missione, di fare contravvenzioni per esigenze di bilancio"."La mossa del sindaco - accusa il coordinatore fiorentino di Forza Italia - fa il paio con la decisione di ripristinare carro attrezzi e ganasce per le auto in sosta nelle strade sottoposte a lavaggio.

Dal 15 febbraio, infatti, ci vogliono 120 euro per sbloccare le ganasce o 90 euro per i costi di trasporto e custodia nella depositeria comunale. In barba alle promesse di Renzi, che da sindaco parlava di 'ganasce medievali' e definiva trionfalisticamente Firenze 'città deganascizzata'. Evidentemente, la necessità di fare cassa viene prima di ogni altra cosa, anche di mantenere quanto promesso ai cittadini in campagna elettorale".

«Marco Stella è distratto e non segue più i lavori del Comune di Firenze da quando siede sulla comoda poltrona in Consiglio Regionale: sennò saprebbe che dichiara cose non vere quando parla di multe per fare bilancio e del ritorno delle ganasce». Così l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti replica all’esponente del centrodestra. «In Comune ce lo ricordavamo un oppositore attento – ha aggiunto l’assessore – e per questo spieghiamo volentieri a lui, e a tutti, come stanno le cose: fin dalla campagna elettorale avevamo annunciato il ritorno dei controlli della sosta di superficie perché tanti cittadini ci avevano segnalato la presenza di molte auto, in gran parte provenienti da fuori Firenze, parcheggiate nei posti a loro riservati.

Quella campagna elettorale dove il 60% dei fiorentini ha deciso di darci fiducia». «Non abbiamo previsto nel nostro bilancio – ha proseguito – di aumentare i proventi da questo tipo di multe. Il nostro bilancio è sano e non abbiamo bisogno di tartassare i cittadini. Vogliamo un uso responsabile della sosta e quindi rieducare al suo pagamento negli stalli blu e a lasciare a disposizione dei residenti quelli bianchi. Anche la storia delle ganasce è chiara: non torneranno, con buona pace di Stella».

«Per quanto riguarda i controlli alla sosta di superficie – ha concluso Giorgetti – la situazione è questa: gli ausiliari della Sas potranno fare verbali solo se accompagnati dai vigili urbani ed in zone preordinate, cioè quelle dove vi sono maggiori difficoltà nel parcheggio per i residenti. Nulla di paragonabile alle esperienze passate».

“Ormai le multe vengono fatte infliggere, e percepite, come strumento squisitamente contabile -intervengono anche Grassi, Trombi e Verdi (Firenze Riparte a Sinistra)- Con una puntualità mortificante si ritorna a far multe, una volta ripristinata una più che prudente distanza da qualsiasi scadenza elettorale sensibile.Ormai si fanno multe solo per far cassa, nonostante le lamentele e le segnalazioni che i cittadini costantemente sono costretti a inviare all’amministrazione: posteggi selvaggi, sulle strisce e sulle rampe per disabili, doppie e triple file, mancati pagamenti sulle strisce blu: non c’è purtroppo limite alla fantasia che si fa prassi.

Un’inciviltà che viene tollerata regolarmente, un’arma passiva che Renzi usò per seminare consenso.Poi, quando le esigenze di bilancio si fanno sentire, si ritorna a usare il pugno duro, consolidando nell’inciviltà chi già incivile è: già, perché non è facendo cassa con le multe che si combatte questa illegalità, questa manifestazione lampante di un patto civile che si è incrinato. Anzi, così facendo la lacerazione si fa più profonda.Ci auguriamo che l’amministrazione voglia accompagnare misure più serie, più educative e più strutturali per combattere il problema dell’inciviltà stradale".

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