Mukki, da Parma alla Cina: c'è anche la public company

Offerte anche da Hong Kong per la centrale del latte di Firenze Pistoia e Livorno

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 febbraio 2015 20:43
Mukki, da Parma alla Cina: c'è anche la public company

Il termine per le manifestazioni di interesse scade alla mezzanotte del 20 febbraio 2015. Offerte sono arrivate anche da Parmalat, dalla Centrale del Latte di Torino che intende presentare il proprio progetto lunedì 23 e da un Fondo di Hong Kong. In stand-by Granarolo, la prima azienda a muoversi nelle scorse settimane.Anche l’azienda Nuova Castelli di Reggio Emilia comunica di aver presentato la propria manifestazione d’interesse alla partecipazione nella Centrale del latte di Firenze. Il progetto di Nuova Castelli "mette al centro della proposta lo sviluppo di Mukki, prevedendo un adeguato percorso di crescita, la salvaguardia dell’occupazione e la tutela della filiera produttiva, con particolare riferimento agli allevamenti del Mugello".Ma c'è anche la proposta avanzata dagli stessi dipendenti.

La manifestazione d'interesse per la Mukki presentata oggi dai lavoratori che hanno depositato nella posta certificata aperta dal Cda della Centrale una missiva "per formalizzare il nostro collettivo interesse a costituire un soggetto che, in un sistema di alleanze il cui principio di riferimento sia rappresentato dall'aggregazione di più soggetti caratterizzati dall'impegno a tutelare e sviluppare quanto la Centrale del Latte significa per il territorio, possa portare un effettivo valore aggiunto rispetto all'iter avviato dai Soci pubblici”.

Il consigliere Nascosti, vicepresidente della III commissione Attività produttive, invita il sindaco Dario Nardella, che ha plaudito a un interessamento alla Mukki da parte della Centrale del Latte di Torino a una riflessione: “A Nardella che esprime soddisfazione, consiglierei di usare non la parola ‘svendere’, che significa vendere, ma le parole: 'non si vende e si fa la Public Company'”.

"Siamo felici che lavoratori e produttori provino insieme a caricarsi sulle spalle Mukki con un modello moderno di 'public company', come auspicato in una mozione approvata recentemente dal Consiglio regionale e da noi sostenuta per garantire la tutela della produzione locale e della filiera corta. In questo contesto le istituzioni non potranno fare a meno di considerare la proposta di realizzare un vero 'polo del latte' toscano che unito si misuri sul mercato contro i marchi che importano il latte dall'estero. La soluzione per Mukki non può che essere questa e non quella di finire in mano alle multinazionali che manderebbero al macero un enorme patrimonio di eccellenze locali del territorio" così il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione e candidato a governatore Giovanni Donzelli, e i consiglieri Paolo Marcheschi e Marina Staccioli.

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