“Moschea, lunedì chiederemo chiarimenti alla Giunta”

Palagi e Bundu (Sinistra Progetto Comune): "Abbiamo appreso di una possibile svolta positiva, regredita nel giro di pochi giorni, fino a una notizia di rottura che speriamo non sia fondata. Basta prendere in giro una comunità importante e presente sul nostro territorio”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
11 febbraio 2021 18:12
“Moschea, lunedì chiederemo chiarimenti alla Giunta”

“La moschea è ritornata al centro delle notizie negli scorsi giorni e la grande novità è stata l’ennesima posticipazione da parte di Giunta e Sindaco. Ennesima perché è da anni che la discussione tra comunità islamica e Comune continua senza mai fare passi avanti. Le richieste, ribadite da poco dall’Imam fiorentino, sono poche: essere ascoltati seriamente e procedere con l'individuazione di almeno un luogo per poter professare la propria religione.

Ci stupisce come i membri di un partito che sbandiera continuamente i propri riferimenti ai valori liberali – proseguono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – non voglia ascoltare delle persone che vogliono semplicemente vivere la loro comunità con dignità, al pari delle altre realtà religiose. La laicità implica il rispetto di tutte le fedi, anche quelle su cui si è concentrata una comunicazione d'odio anacronistica e che tante devastazioni ha portato nel nuovo millennio.

Per garantire il rispetto di ciò che viene espresso dalla stessa Costituzione – aggiungono Palagi e Bundu – chiediamo che ci sia un coinvolgimento del Consiglio comunale, così come ha chiesto anche il Presidente pochi giorni fa. La Giunta fino a oggi ha fallito. La soluzione nasca da un confronto aperto e plurale, con tempi rapidi e certi, però.

Avendo questa intenzione come base della nostra azione politica faremo lunedì un question time – concludono i consiglieri di Sinistra Progetto Comune – per sapere con maggiore precisione le posizioni e le prossime mosse dell'esecutivo fiorentino. Da lì valuteremo come puntare su un'assunzione di maggiore responsabilità da parte delle Consigliere e dei Consiglieri, che sappiamo essere pronti e favorevoli a un confronto democratico, senza lasciare tutti gli oneri all'Imam, che mai si è sottratto alla discussione”. 

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