"Monte dei Paschi di Siena, Giani riferisca in Consiglio"

La richiesta di Scaramelli (Italia Viva): "E' il momento di costruire un'azione condivisa. Il Ministero detiene oltre il 60% del capitale sociale della Banca ed entro il dicembre 2021 dovrebbe procedere ad una cessione a privati delle quote di sua proprietà"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
21 gennaio 2021 15:42

“La Banca Monte dei Paschi di Siena ha costruito negli anni un imprescindibile legame con il tessuto socio-economico senese e toscano, rappresentando la prima azienda toscana per numero di addetti. Ad oggi il Ministero dell'Economia e delle Finanze detiene oltre il 60% del capitale sociale della Banca ed entro il dicembre 2021 dovrebbe procedere ad una cessione a privati delle quote di sua proprietà. È arrivato quindi il momento di costruire un'azione politico-istituzionale il più possibile condivisa, unitaria e solida che tenga conto degli interessi del territorio toscano, senese in primis, dei suoi dipendenti e delle realtà socio-economiche coinvolte. È necessario un interessamento attivo delle Istituzioni locali, Comune di Siena, Provincia di Siena, Regione Toscana e Fondazione Mps, di cui il Consiglio regionale è ente nominante.”

A dirlo Stefano Scaramelli, vicepresidente del Consiglio regionale e capogruppo di Italia Viva, sulle vicende che stanno interessando una delle più importanti banche presenti in Italia. “Ho chiesto anche ai colleghi consiglieri regionali del Partito Democratico, di firmare la mia lettera ufficiale – sottolinea Scaramelli – con la quale si chiede al Presidente della Giunta regionale, Eugenio Giani, di riferire con urgenza in aula del Consiglio regionale per illustrare tramite una sua comunicazione il livello di interlocuzione in corso con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.

È opportuno coinvolgere tutte le forze politiche, maggioranza e opposizione, e provare a condividere le azioni da porre in essere. Affrontare insieme e in modo condiviso – conclude Scaramelli – questa questione ci permetterà di essere ancora più forti e decisivi come Regione al cospetto del Governo, che non potrà essere insensibile a quanto il Consiglio regionale sarà in grado di proporre.”

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