Mogol invita i talenti toscani a scuola di musica

Un progetto sposato dalla Regione Toscana che porterà i giovani cantautori alla corte di Mogol

Antonio
Antonio Lenoci
08 ottobre 2014 15:15
Mogol invita i talenti toscani a scuola di musica

Giulio Rapetti, in arte Mogol, ha le idee più chiare che mai: "Noi siamo la nostra cultura popolare e quella la vediamo all'80% nella nostra musica".In Toscana ed in altre regioni italiane per promuovere il CET, Centro Europeo di Toscolano ad Avigliano Umbro: "Abbiamo creato un paese intero all'avanguardia con le tecniche di insegnamento e tecnologicamente avanzato" spiega l'autore dell'indimenticabile Lucio Battisti.

La Toscana con Giuliano Fedeli e Paolo Bambagioni si dichiara pronta ad ospitare la proposta di Mogol ed aiutare la formazione di giovani talenti toscani da inserire nella struttura scolastica attraverso borse di studio. I venti allievi toscani più meritevoli saranno partecipi di un concerto estivo di conclusione dei corsi.“Dobbiamo incentivare l’arte e la cultura – ha detto Fedeli –. La volontà è quella di coinvolgere la Giunta regionale e trovare una forma di collaborazione con il CET per aiutare il maestro nel suo sforzo di formare giovani talenti”.

“Si tratta – ha spiegato il consigliere regionale Paolo Bambagioni – di alta formazione. Oggi c’è troppa improvvisazione tra i giovani, bisogna dare le basi a veri professionisti”.

"Occorre formare i formatori - esclama il noto rappresentante della Musica italiana che domani sarà a Ginevra per presentare due arie dalla nuova ‘La Capinera’, opera di Gianni Bella su testi di Mogol - se i reality si rivolgessero a noi per scegliere gli insegnanti ne guadagnerebbero tutti, i ragazzi per primi. Non c'è cosa più sbagliata che improvvisarsi insegnanti: infatti i ragazzi si trovano tra le mani una incredibile opportunità che altri, in altri tempi e modi non hanno avuto., ma rischiano di bruciarsi anzitempo per incompetenza"

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