Misure sul reddito di cittadinanza, assistenti sociali in allarme

Barone (Ordine Toscana): "Rischio aggressioni dopo sms di sospensione, chiesto l’intervento della Regione”

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
31 luglio 2023 11:05
Misure sul reddito di cittadinanza, assistenti sociali in allarme

Firenze, 31 luglio 2023. Gli assistenti sociali della Toscana chiedono l’intervento della Regione per far fronte alla situazione venutasi a creare dopo l’invio da parte dell’Inps di un sms con la sospensione del reddito di cittadinanza, da fine luglio, ad una parte significativa di quanti lo percepiscono. Lo hanno fatto con una lettera - inviata al Presidente della Regione, Giani, e all’Assessora alle politiche sociali, Spinelli - a firma della Presidente del Consiglio Regionale della Toscana dell’Ordine degli Assistenti sociali, Rosa Barone, nella quale viene chiesto di monitorare e contenere le conseguenze di questa scelta del Governo che arriva senza alcuna misura di accompagnamento.

“Un sms - scrive Barone - che sta provocando grandissima pressione sui Servizi sociali territoriali con il serio rischio che molti assistenti sociali possano subire aggressioni verbali o fisiche da parte di persone esasperate. Un rischio che proprio in Toscana, in questi giorni, abbiamo nuovamente denunciato ricordando il crescente numero di episodi violenza contro nostri colleghi”. “La situazione - ribadisce Barone – è grave ed è causata da una scelta del Governo sbagliata nel merito e nel metodo e che sembra non tenere in alcun conto che, da un lato, si tratta di persone, non di casi o di moduli o questionari da compilare; dall’altro che i Servizi sociali territoriali non solo non sono stati rinforzati per queste esigenze ma sono ben al di sotto degli organici previsti e non in grado quindi di assicurare il necessario approfondimento delle situazioni di ciascuna delle migliaia di persone che devono essere prese in carico.” Nella lettera Barone chiede perciò una immediata azione della Regione perché i Comuni realizzino appieno il rafforzamento del personale assistente sociale previsto come livello essenziale delle prestazioni ai cittadini utilizzando tutti i fondi disponibili.

“L’urgenza è massima: noi assistenti sociali – scrive ancora - non possiamo essere lasciati soli, senza risorse e senza strumenti a sostenere le vulnerabilità in costante aumento. Situazione confermata anche in Toscana secondo quanto conferma l’Osservatorio sociale che ha delineato una condizione socio economica di “vulnerabilità persistente” che richiede adeguate misure di contrasto e sostegno.” Troppo comodo – come fa l’Inps – indicare ai cittadini di fare riferimento ai servizi sociali in caso di disagio o di rivolgersi ai centri per l'impiego in caso di occupabilità, ovvero di abilità al lavoro, conclude la Presidente degli Assistenti sociali toscani.

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