Mirall significa “specchio” in lingua catalana

La cantautrice toscana in finale al Festival di Castrocaro, a settembre su Rai 2

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 luglio 2021 13:56
MIRALL - Padre Nostro (Official Video)

Sarà Paola Perego a condurre la serata finale della 64esima edizione del Festival di Castrocaro. L’appuntamento è fissato per settembre (con data da definirsi) in prima serata su Rai2 e in contemporanea su Rai Radio 2 e si terrà nel Padiglione delle Feste di Castrocaro Terme e Terra del Sole. Gli otto finalisti hanno avuto la meglio, nel corso della ‘Last Audition’ che si è tenuta giovedì 1° luglio a Palazzo Pretorio (Castrocaro Terme e Terra del Sole), tra i 17 talenti in gara. Sono stati selezionati da una giuria composta dalla sindaca Marianna Tonellato, da Niccolò Presta (da quattro anni responsabile musicale di ‘Arcobaleno Tre’), da Alessio De Stefani (responsabile dei contenuti editoriali della società di produzione ‘Arcobaleno Tre’) e dai produttori Diego Calvetti (Ultimo, Fabrizio Moro, Noemi, Modà e Annalisa) e Maurizio Parafioriti (Ron e Renato Zero).

Nel corso della finalissima che si terrà a settembre, il percorso degli 8 ragazzi in gara sarà determinato da una giuria composta da artisti della musica italiana. La 64esima edizione del Festival di Castrocaro è presentata da Arcobaleno Tre in collaborazione con il Comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole.

Mirall, già vincitrice di Area Sanremo 2020 è attualmente in radio con “Padre nostro” un brano prodotto dalla stessa Mirall in cui il sound elettronico si miscela perfettamente alla sua voce R&B, dando vita a una vera e propria invocazione al cielo, carica di energia e determinazione. La forza viene dal ritmo, quello che sta alla base del senso più puro e concreto della musica, un ritmo che non ha paura di smascherare le contraddizioni della cultura, soprattutto quando diventa una pratica “mordi e fuggi”, esaurita in pochi secondi sui social invece di essere cibo per l’anima.

«“Padre Nostro” è una preghiera laica, ipnotica che nasce dal rifiuto morale di assuefarsi alla violenza e all’impoverimento culturale dei nostri giorni e soprattutto dal desiderio di non soccombervi, lanciando al cielo note piene di speranza» spiega Mirall «Mi piace l’idea che le persone si possano riflettere nelle cose che scrivo e, al contempo, prendere io la forma di tutte le cose che vedo. Forse per questo mi trovo a mio agio nei “travestimenti”».

Il video di “Padre nostro” ha ricevuto anche il premio TIM come miglior videoclip proprio per l’attenzione che Mirall ha per i costumi, i colori e le immagini che l’aiutano a vestire il ruolo di svariati personaggi per esprimere i concetti presenti nella sua musica.

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