Minimarket vendeva alimenti privi di tracciabilità

Il controllo della Polizia municipale dopo un reclamo. Oltre 23 chilogrammi di prodotti sequestrati

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 ottobre 2021 10:58
Minimarket vendeva alimenti privi di tracciabilità

Un minimarket senza autorizzazione e documentazione sanitaria che vendeva alimenti di congelati e freschi privi di tracciabilità. È quanto ha scoperto la Polizia Municipale ieri mattina durante un controllo a un negozio di alimentari etnici e generi per la casa in zona Porta a Prato. A far scattare l'intervento della pattuglia del pronto intervento annonario un reclamo secondo cui dentro il negozio veniva effettuata anche l'attività di parrucchiere. Ieri mattina gli agenti non hanno trovato persone intente a tagliare i capelli (ma non è escluso che tale attività fosse svolta in una porzione del locale non direttamente accessibile ai clienti) ma una prima visione degli alimenti esposti ha fatto nascere qualche perplessità sulla sicurezza dei prodotti in vendita.

Fra gli alimenti sfusi erano presenti anche alcuni generi ittici, non riconoscibili fra quelli normalmente venduti nei mercati locali e che erano privi di qualsiasi tracciabilità (indicazione del genere, luogo di origine, modalità di importazione e di conservazione). Stessa situazione anche per altri prodotti freschi per i quali l'esercente non era in grado di dare alcuna indicazione. Parte degli alimenti era congelata, senza alcuna indicazione su tempo e modalità di congelamento. Gli agenti hanno quindi chiesto l'intervento del personale dell'Azienda sanitaria che hanno disposto il sequestro di tutti gli alimenti freschi e congelati.

Complessivamente 11,5 chilogrammi di verdure e 9,8 di carne congelati e 2,1 chilogrammi di pesce fresco. L'attività è risultata privo di autorizzazione e per il titolare, un cittadino straniero, è scattata la sanzione da 5.000 euro e la diffida a proseguire l'attività. Mancante il documento di autocontrollo e prevenzione per l'igiene dei locali. Da parte sua l'Azienda sanitaria ha richiesto entro domani la documentazione idonea pena la chiusura definitiva.

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