Cantuccio classico di pasticceria: le imprese partecipanti

Mercoledì 17 gennaio la dolce gara presso Caffè Neri. La storia di questa ricetta tipica della nostra regione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
12 gennaio 2024 18:14
Cantuccio classico di pasticceria: le imprese partecipanti

Mercoledì 17 gennaio alle ore 11, presso Caffè Neri (gruppo Crociani & Sapienti) di Sesto Fiorentino (via Gramsci 809, tel. 055/8024686) avrà luogo la seconda edizione del concorso gastronomico “Cantuccio classico – Il biscotto toscano” aperto alle migliori pasticcerie e forni dell'area metropolitana. Vincitore in carica la Pasticceria Vannino di Calenzano. 

L'evento, come sempre, è aperto al pubblico che può assistere liberamente.

Il concorso è organizzato da Festival delle Pasticcerie in collaborazione con Casa della Nella (catering di cultura e tradizioni fiorentine) e con Caffè Neri, location ospitante. 

Sponsor della manifestazione con relativi premi ai vincitori: Carra Distribuzione spa (principale fornitore di materie prime per tutti i forni e pasticcerietoscane), Alleanza Assicurazioni (storica compagnia italiana dal 1898).

Questo pastry contest apre le competizioni del 2024 di Festival delle Pasticcerie con ben 6 concorsi in programma (il prossimo 7 febbraio la XIII edizione della “Miglior schiacciata alla Fiorentina”) e alcune fiere di settore (il prossimo marzo “Cioccolato e gelato artigianale”) presso il Palaeventi “Start” di Calenzano.

CONCORRENTI E MODALITA' DI SVOLGIMENTO

Qui di seguito la lista completa suddivisa per Comune di provenienza: Antico forno Fabbri, Forno Becagli, Caffè Gilli, Pasticceria Bellucci, Pasticceria Gabriele Rocchi (Firenze), Pasticceria Vannino (Calenzano), Caffè21, Pasticceria Fani, Pasticceria Le Chicchere, Pasticceria Malesci (Sesto Fiorentino), Forno Ciofi, Pasticceria Gelli (Prato), Pasticceria Novello (Montemurlo), Pasticceria Gallo Nero (Agliana), Pasticceria Sguanci (Signa), Pasticceria Andrea-Ruggini, Pasticceria Marcello (Pontassieve), Pasticceria Pimpina (Cerbaia e Montelupo).

La mattina stessa del concorso, i cantucci verranno portati nella location stabilita per le degustazioni. I membri della Giuria – pastry chef, gastronomi e giornalisti – dovranno assaggiare in modo “coperto” ogni biscotto non sapendo chi è il produttore e dando successivamente un voto 1-10. Chi avrà ottenuto il punteggio più alto sarà dichiarato vincitore. 

La Giuria renderà note solo le prime 3 posizioni. Da sottolineare che sarà decretato anche un premio speciale della Giuria tecnica (a cura solo di Pastry chef).

Il nome “cantuccio” o “cantuccino” compare per la prima volta nel 1691, nella terza edizione del dizionario dell’Accademia della Crusca, che lo definiva un “biscotto a fette, di fior di farina, con zucchero e chiara d’uovo”. Questa tipologia di biscotti veniva chiaramente riferita al territorio toscano: Francesco Redi, in numerosi scambi epistolari da Pisa, usa accompagnare le sue missive con cantucci, reperiti appunto in questa parte della Toscana, oltre a farne riferimento nel suo “Libro de' ricordi” che copre gli anni che vanno dal 1647 al 1697.

Nella seconda metà dell’Ottocento, il Ferri evidenzia la presenza delle mandorle tant'è che afferma che “non si usava a sproposito il termine cantucci per indicare i biscotti con le mandorle” e lo scrittore Giuseppe Pitré nomina i cantucci come “specie di biscotti” tipici toscani nelle sue Novelle Popolari Toscane raccolte durante uno dei suoi viaggi in questa regione. Nei primi del Novecento, grazie anche alla produzione sempre più su vasta scala da parte dei numerosi forni attivi nella regione, i “CantucciniToscani”/“Cantucci Toscani” sono considerati una specialità nota anche al di fuori dei confini regionali, citata come esempio di biscotto tipico toscano.

Testimonianza ne è fornita dalla pubblicazione del 1907 del “Il Pasticciere e confettiere moderno” manuale Hoepli di G. Ciocca.

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