Microcredito: un convegno per facilitare l’accesso

Altro incontro, venerdì 22 luglio 2016, sulle criticità bancarie

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 luglio 2016 23:12
Microcredito: un convegno per facilitare l’accesso

Firenze – “Abbiamo pensato a un’iniziativa concreta, a un seminario in cui dare indicazioni pratiche sulle possibilità di accedere a bandi e progetti per il microcredito, per poter investire su se stessi e sulle proprie idee”. Così Rosanna Pugnalini, presidente della commissione Pari opportunità, spiega le motivazioni che hanno portato ad organizzare il convegno in programma venerdì scorso in palazzo Bastogi: “Un modello per il microcredito”, questo il titolo dell’appuntamento, organizzato dalla Commissione regionale Pari opportunità toscana in collaborazione con l’Ente nazionale per il microcredito. “Il nostro tentativo – ha aggiunto la presidente - è quello di attivare sinergie positive tra le politiche regionali per il microcredito e l’Ente nazionale per il microcredito.

Questo è importante in una fase di difficoltà che ha colpito soprattutto le categorie svantaggiate. Dobbiamo garantire che questi soggetti riescano ad avere accesso al credito quando hanno intenzione di investire su stessi: l’autoimprenditorialità, nei momenti di alta disoccupazione, è spesso l’unica occasione che si presenta alle persone, in particolare ai giovani e alle donne”. Al convegno, che si è tenuto nella sala delle Feste, sono intervenuti, oltre a Rosanna Pugnalini, l’assessore regionale alle Attività produttive Stefano Ciuoffo, il vicesegretario generale dell’Ente nazionale per il microcredito Giovanni Nicola Pes, l’esperto dell’Ente nazionale per il microcredito Paolo Rita. A moderare Laura Morini, della commissione Studi Ente nazionale per il microcredito.

Dopo il successo riscontrato con il primo incontro sulle criticità bancarie, la Confconsumatori Prato e l'Aics Prato, organizzano per venerdì 22 luglio alle ore 18,30, un incontro informativo sulle criticità bancarie, dove i cittadini che hanno stipulato un mutuo o un finanziamento potranno parlare avere spiegazioni con il consulente della Confconsumatori Andrea Agresti,su usura, pubblicità ingannevole, anatocismo che spesso viene applicata sui contratti bancari in generale. L’incontro si svolgerà il giorno 22 luglio alle ore 18,30, presso la sede di Confconsumatori di Prato in via Umberto Giordano 12. Parla Marco Migliorati: "Questo appuntamento e’ il secondo di una serie di incontri atti ad informare e mettere a disposizione dei cittadini tutte le nozioni sulle criticità bancarie, gli altri incontri riprenderanno a settembre dopo le vacanze.

Nell'incontro si approfondiranno i temi della pubblicità ingannevole, dell’anatocismo bancario e dell’usura, il nostro personale darà informazioni gratuite ai presenti per analizzare la documentazione inerente contratti di mutuo, leasing, conti correnti". Chiunque avesse un mutuo, rivolgendosi alla Confconsumatori di Prato, potrà verificare se nel contratto vi siano vizi finanziari o legali apportati dalla banca e se così fosse, potrà avere la possibilità di riavere indietro gli interessi corrisposti in eccesso ed abbattere la rata futura laddove il mutuo fosse ancora in essere.

Ancora in alto mare i rimborsi per gli obbligazionisti di Banca Marche, Banca Etruria, Carichieti e Carife, nonostante il 30 giugno scorso siano scaduti i termini per l’emanazione dei decreti necessari per disciplinare il ricorso agli arbitrati. “Un ritardo inaccettabile che continua a privare i risparmiatori dei loro soldi – denuncia il presidente Carlo Rienzi – I rimborsi previsti dal Governo non solo sono una elemosina, perché copriranno solo l’80% degli investimenti e solo per chi ha un reddito inferiore ai 35mila euro, ma arriveranno – se arriveranno – anche con estremo e ingiustificato ritardo.

Il Fondo Interbancario di garanzia dei depositi che gestisce il Fondo di Solidarietà, infatti, non è ancora in grado di gestire i rimborsi. Ancora peggio sul fronte dell’arbitrato: i decreti per disciplinare la procedura, che dovevano essere emanati entro il 30 giugno scorso, ancora non si vedono, e nulla si sa circa la loro emanazione e la relativa tempistica”. Una situazione di stallo che porta il Codacons a presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma. “Chiediamo alla magistratura di intervenire per verificare se i colpevoli ritardi nei rimborsi in favore degli obbligazionisti delle 4 banche e nella procedura dell’arbitrato possano configurare reati quali appropriazione indebita e ritardo in atti d’ufficio, considerato che i soldi di cui si parla e che tardano ad essere restituiti non solo soldi delle banche o dello Stato, ma sono proprietà dei risparmiatori.

E se la Procura aprirà una inchiesta, gli investitori gabbati potranno poi agire anche in sede penale” – conclude Rienzi.

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