Mercato San Lorenzo, nessuno ha coinvolto gli operatori sui problemi di sicurezza

Mancano pochi giorni all'apertura ufficiale dello spazio posto al primo piano del Mercato Centrale di Firenze. Una novità che promette di far rivivere l'intera zona degradata nel cuore del centro storico.

Antonio
Antonio Lenoci
15 aprile 2014 16:06
Mercato San Lorenzo, nessuno ha coinvolto gli operatori sui problemi di sicurezza

Poche ore all'anteprima riservata alla stampa e pochi giorni all'apertura, il 23 aprile, che accoglierà il pubblico nei locali restaurati del primo piano, fino ad ora vuoto e utilizzato solo in occasione di eventi speciali anche dalla stessa Amministrazione fiorentina per alcune serate dedicate ai Cento Luoghi. Entusiasmo alle stelle che accoglie con soddisfazione la novità destinata a portare un presidio vivo e attivo fino a tarda sera in una zona altrimenti rimasta emarginata nei ritagli di cronaca nera e nelle novità legate allo spostamento continuo di bancarelle ed ambulanti.

Su piazza del Mercato Centrale le bancarelle spostate dalla facciata della Basilica di San Lorenzo, tutto intorno i vecchi banchi ambulanti del mercato storico. All'interno al piano terreno ortofrutta, carne, pesce e prodotti da forno, al primo piano eventi, ristorazione ed intrattenimento sino a tarda notte. Ma sarà veramente così?Abbiamo fatto un giro tra i banchi interni, e di entusiasmo neppure l'ombra. Molte le perplessità a cominciare da cosa potrà accadere visto che "Purtroppo nessuno ha voluto renderci partecipi dell'evento" confessano alcuni operatori commerciali che quotidianamente animano l'area commerciale frequentata dai turisti armati di cellulari e videocamere e dai buongustai.Non siete felici? "Ma a noi cosa ci cambia, scusi?" risponde in modo scocciato un rivenditore di spezie "tanto noi alle 14 chiudiamo".

 Contro ogni logica di marketing? Che sia un caso isolato.L'intero settore ortofrutticolo conferma però "Se si rimane fino a sera si tira il calzino", tradotto "Non ce la facciamo fisicamente a sopportare l'orario continuato" chiariscono i gestori dell'ortofrutta trasferiti da alcuni mesi dalla struttura esterna all'interno del mercato. "Noi apriamo alle 5 del mattino per preparare il banco delle carni figuriamoci se possiamo resistere fino a sera" i macellai. Lo stesso vale per le pescherie, e per i reparti forno dove i commessi non sanno neppure che sta per aprire il primo piano e per altre attività.

Alle 14 il mercato al piano terreno chiude.Problema sicurezza. "Ancora non sappiamo come risolveranno il problema legato alla sicurezza - sottolinea un referente per le attività interne - perché è certo che qui sotto con i banchi aperti non potranno esserci persone libere di muoversi. Gli spazi, vista proprio la caratteristica del mercato, sono aperti, e ci saranno i banchi vetrati con i coltelli, le lame, i ganci delle carni, le macchinette per affettare i salumi, tutto a portata di mano..

ma scherziamo?". Probabile dunque la chiusura dell'ingresso principale e l'accesso consentito esclusivamente attraverso le rampe esterne "E' tutto da vedere, a noi non hanno detto nulla. Può darsi però che per l'agibilità della struttura siano necessarie anche le vie di fuga interne, e a quel punto se sopra si beve troppo qui sotto si rischia di mettere le mani dove non si deve".Giovamento dall'apertura prolungata? "Le piccole attività sono tali perché gestite con il criterio dell'economizzazione, se stessimo aperti a lungo i costi graverebbero sul fatturato.

Senza contare che troviamo difficile vendere carne o pesce fino alla mezzanotte". Non parteciperete dunque alla rivitalizzazione del quartiere? "Speriamo possa esserci, ma certo con il piano terreno chiuso se anche qualcuno decidesse di aprire ne verrebbe fuori un panorama spettrale che non sarebbe un bel biglietto da visita" è il pensiero di molti.Lavori. Un tasto dolente è quello dei lavori effettuati per il restyling. Al tempo in cui si presumeva che al piano alto potessero trasferirsi i banchi ortofrutticoli, la Soprintendenza elencò alcuni vincoli come le altezze da rispettare per le strutture, i materiali da utilizzare e gli spazi da lasciare visibili per non coprire l'architettonico soffitto in ferro.

"Tutto questo pare essere stato superato" - ci raccontano gli operatori che sopra i loro banchi hanno visto nascere una muraglia di lamiera."Il tetto è stato coperto da strutture di metallo, e sono spuntate delle ciminiere luccicanti che salgono fino al tetto ed escono verso il cielo".La preoccupazione. "Hanno realizzato uno scenografia per 3mila metri quadrati dove andrà di scena l'ennesima fiera che nulla ha a che vedere con le attività del piano terreno.

5mila metri quadrati di attività a conduzione familiare con anni di passione e di sacrifici alle spalle, una rappresentativa etnica, culturale e gastronomica di tutto rispetto che avrebbe meritato sì maggiore vigore e visibilità. Temiamo che l'idea possa essere quella di acquisire sempre più spazio anche sottraendolo al piano terra per ampliare l'offerta gastronomico/turistica a scapito del mercato tradizionale".

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