Manifattura Tabacchi, ecco il progetto contestato dai comitati

Oltre 100 mila metri quadrati suddivisi tra residenza privata, alberghi e negozi

Antonio
Antonio Lenoci
19 giugno 2014 13:47
Manifattura Tabacchi, ecco il progetto contestato dai comitati

Quello che siamo abituati a vedere passando da Piazza Puccini è solo la facciata di un enorme complesso industriale risalente al 1930.La Manifattura Tabacchi di Firenze rappresenta oggi un’area di circa sei ettari con 16 fabbricati di varia natura, si va dai magazzini agli uffici ai locali che ospitavano le apparecchiature in ghisa per l'essiccazione del tabacco.Una superficie di oltre 100.000 metri dismessa da una decina di anni. Il Comitato per la tutela della ex Manifattura Tabacchi di Firenze assieme ad Italia Nostra ed all'Associazione che tutela il Patrimonio Archeologico Industriale si oppongono all'ultima variante presentata a fine marzo di quest'anno.Troppe 700 unità abitative che saranno vendute al migliore offerente, troppo alte le due torri di 53 metri che svetteranno sul Teatro Puccini che diventerà un Centro Congressi.

"Il 51% dell'area destinato ad edilizia, 8000 metri per i negozi, alberghi di lusso ed uffici per un restante 10%" ecco come presentano il progetto i cittadini.Due torri di 17 piani, lo skyline che cresce verso la periferia. I comitati puntano il dito sulla demolizione di parte del fabbricato esistente, interi spazi verranno abbattuti poiché 'ripetuti' in un'altra area del complesso. "Ci sarebbe da ridere, se non fosse da piangere - esclama Mariarita Signorini di Italia Nostra - ma come si può dire che si applica il principio della serialità all'urbanistica? Noi faremo pressioni sul Ministero e sul Governo per fermare questo scempio".Ad onore del vero prima dell'architettura contemporanea, molti palazzi storici basano la propria bellezza sulla ripetitività delle forme geometriche, dalla Galleria degli Uffizi a Palazzo Pitti sarebbe difficile ipotizzare una riduzione per 'ridondanza'.Per il Comitato "Le strutture non sono degradate, anzi, sono talmente agibili e praticabili che la Biblioteca Nazionale ha svolto un sopralluogo in cerca di spazi dove sistemare chilometri di scaffalature arrivando alla conclusione di totale fattibilità del trasferimento".

Dunque la proposta di mantenere tutto com'è. Il pubblico ha dimostrato di non poter affrontare l'impegno economico senza la presenza del privato. Il problema maggiore è questo. Chi investe nella riqualificazione? Anziché edilizia residenziale privata potrebbero esserci edifici di edilizia pubblica, ma quale sarebbe il guadagno dei costruttori?Al di là di questo resta comunque il mega cantiere da allestire.All'attacco i cittadini che lamentano l'arrivo di "un carico urbanistico enorme, stimato in 10mila persone tra residenti ed utenti che creerà flussi di traffico da incubo durante e dopo i cantieri e a nulla vale la previsione di 'cancellare' piazza Puccini facendola diventare una grande rotatoria.

Aumenteranno smog e polveri sottili, così come l'inquinamento acustico. L'unico parcheggio a raso previsto è grande solo un terzo di quello che prevedono gli oneri di urbanizzazione. Infine la serie di fioriere previste non potranno competere con il verde vero e proprio".La richiesta è quella di conservare gli edifici, mantenendone le linee prospettiche originali e limitando le altezze. 

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