Maltempo: forse solo domattina la percezione esatta dei danni

Operative 50 squadre della Protezione civile della Metrocittà

Nicola
Nicola Novelli
02 agosto 2015 20:54
Maltempo: forse solo domattina la percezione esatta dei danni

E' la zona Sud-est di Firenze, vale a dire soprattutto Bellariva, Gavinana, Bagno a Ripoli, il Parco dell'Albereta. In quella piccola zona ieri sera si è scatenato un uragano con venti a 150 km. orari, con il risultato di un giovane gravissimo colpito da un albero, 12 feriti, danni molto gravi alle alberature, alle case, ai mezzi in sosta. Nella zona di Gavinana -si dice- che decine di famiglie che vivono nei seminterrati abbiano perso la casa riempita d'acqua. Decine di famiglie che non sanno come fare a pagare i danni e che non riscuoteranno rimborsi da nessuno (dovrebbero essere assicurati). Da Bellariva a Gavinana le strade sono piene di centinaia di alberi caduti. Il Lungarno Colombo è inaccessibile per il taglio degli alberi che hanno invaso la strada e non è l'univa via interrotta. Tetti di case spariti con danni alle auto sottostanti incalcolabili, Negozianti e cittadini con le cantine allagate.

E' in corso l'unità di crisi con il Sindaco Dario Nardella sull'emergenza maltempo, alla quale interviene il consigliere delegato della Città Metropolitana Angelo Bassi. La Protezione civile della Metrocittà ha più di 50 squadre di operatori in azione per gli svuotamenti degli scantinati e il taglio degli alberi pericolanti. C'è però da domandarsi -in considerazione delle festività estive- perché la Protezione Civile del Comune di Firenze, visto che la città pochi mesi prima era già stata investita da due fenomeni atmosferici straordinari in meno di un anno, non si sia attrezzata creando un elenco delle società esterne per intervenire per rimuovere alberi di grosse dimensioni in caso di calamità naturale.

"Stamani ho chiamato incessantemente il 115 -racconta un abitante della zona- e dopo una lunga e chiara attesa vista la situazione di Firenze mi hanno risposto gentilmente ma aggiungendo che essendo il mio un danno tra privati e loro non c'entravano, e mi hanno fornito il numero della Protezione Civile che ho prontamente chiamato, Quest'ultima mi ha risposto che era il comando provinciale e che dovevo chiamare la Protezione Civile comunale della quale mi hanno fornito il numero. Ho chiamato la Protezione civile comunale per sentirmi dire che essendo un danno tra privati non era compito loro".

E sui social provoca rabbia anche la proposta del presidente della Regione Enrico Rossi sulla possibilità di impiego dei profughi nei lavori per la città. Una proposta che viene definita da alcuni "da bar dello sport", che domandano "Ci pensa lui a insegnargli come rendersi subito operativi?".

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