Una veloce perturbazione interesserà anche il nord della Toscana fino alla mattina di domani, martedì 8 luglio. Per queste zone la Sala operativa regionale della protezione civile ha emesso un codice giallo per rischio idrogeologico-idraulico del reticolo minore e temporali forti dalle 22 di oggi fino alle 8 di domani. Esteso fino a domani mattina alle 8 anche il codice giallo per vento forte su costa centro-nord e arcipelago e sui crinali appenninici e versanti emiliano-romagnoli e quello per mareggiate su costa centro-nord e arcipelago.
GRANDINE SU VIGNETI VAL D’ELSA, CHIANTI E SAN GIMIGNANO
Non hanno potuto fare altro che guardare impotenti la grandine abbattersi con violenza sulle loro vigne nel momento cruciale dell’invaiatura. Sono stati minuti interminabili di pioggia tagliente, forti raffiche di vento e lampi quelli che hanno flagellato molte zone della Toscana. La cella temporalesca che ha attraversato domenica pomeriggio la regione ha lasciato dietro di se danni, sgomento e paura. La situazione più drammatica si registra tra la Val’Elsa, in particolare i comuni di Certaldo e Castelfiorentino ed il Chianti – Greve soprattutto e San Gimignano ma anche nel volterrano.
Approfondimenti
A fornire una prima tempestiva ricognizione è Coldiretti Toscana che attraverso gli uffici zona sta raccogliendo le segnalazioni che arrivano dai territori interessati dall’ultima ondata di maltempo che arriva dopo settimane di caldo asfissiante. Già sul posto la presidente regionale, Letizia Cesani che ha fatto visita ad alcune aziende raggiunte dall’ennesima calamità.
“Il grande caldo di questi giorni, con temperature ben oltre la media stagionale, si è rilevato fatale. I forti contrasti termini hanno creato le condizioni ideali per generare uno tra i più temuti eventi estremi dagli agricoltori: la grandine. In questa fase della stagione è l’evento meteo potenzialmente più distruttivo per le colture in campo aperto. – spiega la presidente regionale, Letizia Cesani – I danni ai vigneti sono pesanti. Parliamo di decine e decine di ettari di coltivazioni completamente rovinati. La pioggia, tantissima caduta in poco tempo, si è schiantata sulla terra secca ed appena lavorata favorendone l’erosione. La ragione di questi fenomeni la conosciamo tutti ma conviverci è complicato. L’agricoltura è il settore più esposto alle conseguenze del surriscaldamento che sta mettendo in pericolo la competitività del settore e la nostra sicurezza alimentare”.
L’impatto dell’evento grandinigeno è visibile ad occhio nudo: i chicchi di ghiaccio, colpendo i grappoli, hanno spaccato gli acini e troncato i rami. Le ferite aperte sulla buccia e sui tralci rischiano ora di aprire un’autostrada per molte malattie come la botrite e la temuta peronospora. Ancora difficile una ricongiunzione puntuale degli ettari di vigne ma la sensazione è che siano decine e decine in un’areale molto esteso specializzato nella produzione di vini pregiati come il Chianti Classico e la Vernaccia di San Gimignano ma anche per la produzione di olio.
Andrea Bussotti, viticoltore di Greve in Chianti, ha osservato il disastro dalla finestra di casa: “due ettari e mezzo di vigneti sono completamente andati persi. La grandinata di domenica è stata il colpo di grazia dopo quella dello scorso giovedì”. Nella zona della Val d’Elsa sono diverse le aziende che stanno provando a fare un primo bilancio: “la grandine ha lacerato e distrutto il 20%-30% dei grappoli quasi pronti per iniziare la maturazione. – spiega Gianluca Gasparri, imprenditore e vice presidente provinciale di Coldiretti – I cambiamenti climatici mettono sempre più a rischio i nostri raccolti”.
Ma la grandine non viene mai da sola. Potenti raffiche di vento, miste a pioggia – oltre 80 mm in 24 ore nella zona di S. Gimignano, oltre 70 tra Montespertoli e Certaldo – hanno scoperchiato diverse coperture, abbattuto alberi e creato tantissimi disagi alle comunità. In un’azienda in località Cusona, nel comune di San Gimignano, la tempesta ha strappato via 800 metri di tetto da un magazzino, lo stesso è accaduto a Volterra in un’altra azienda.
Per le imprese agricole l’unico modo di proteggersi sono le polizze agevolate contro gli eventi atmosferici dannosi come grandine, gelate, siccità e altre calamità. La copertura prevista per stipularle può coprire fino al 70% del suo costo.