​Maggio Musicale Fiorentino: sciopero e manifestazioni pubbliche

Delegazioni nei consigli comunali e regionale tra le iniziative decise da Slc Cgil, Fistel Cisl e Fials

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 dicembre 2016 12:11
​Maggio Musicale Fiorentino: sciopero e manifestazioni pubbliche

  Siamo all'appello pubblico a Comune, Consiglio Indirizzo di Fondazione, Regione e Ministero per la nota istituzione fiorentina, fiore all'occhiello della cultura appassitosi nel corso degli anni. Dopo l'ennesimo incontro col sovrintendente Bianchi, che si sarebbe dimostrato “indisponibile a discussioni di merito” si torna a parlare di sciopero e manifestazione.Una lenta agonia aggravata da un accanimento terapeutico? Qual è il destino dello storico Maggio già definito dall'ex Premier e Sindaco Renzi "Il carrozzone" e nonostante questo sollecitato ad una reazione attraverso l'inserimento di manager destinati a raccogliere contributi privati per mantenere in vita quello che per le opposizioni è sempre stato uno "stipendificio" delle forze di governo. 

I sindacati non si arrendono. Slc, Fistel, Fials "prendono atto della dichiarazione del Sovrintendente che, presentandosi con oltre un'ora di ritardo alla convocazione conclusiva della fase sindacale della procedura di licenziamenti, ha relazionato sull'incontro intercorso ieri fra i Sovrintendenti delle Fondazioni che hanno in corso una procedura di licenziamento collettivo, il Direttore dello Spettacolo dal Vivo, Dott. Onofrio Cutaia, e dal Commissario Straordinario di Governo per le Fondazioni liriche, Dott.

Gianluca Sole".Cosa ha detto il Sovrintendente Bianchi? "Il Direttore Generale dello Spettacolo dal Vivo avrebbe chiesto un aggiornamento sullo stato di avanzamento della procedura di licenziamenti affermando inoltre che il Ministero non ha intenzione di attuare nessun intervento in merito, vista la possibilità di ricollocazione delle 28 unità dichiarate in esubero presso Ales. Il Direttore Generale e il Commissario avrebbero inoltre affermato che la gestione della procedura spetta unicamente al Sovrintendente.

Il Sovrintendente ha quindi concluso repentinamente la riunione dichiarando chiusa la fase sindacale e affermando che ci saremmo rivisti in fase amministrativa appena saremo convocati". I sindacati, rammaricati per l'esito dell'incontro non corrispondente alle loro aspettative verso una "Apertura ad un confronto vero, come sollecitato anche dall'Unità di Crisi delle Regione Toscana, prendono atto per l'ennesima volta della assoluta indisponibilità del Sovrintendente a qualsiasi discussione di merito e ribadiscono che la fase di confronto così come prevista dalla L.

223/91 non sia mai stata aperta. Un tavolo di confronto, per essere tale ha bisogno di due presupposti indispensabili: la disponibilità per entrambe le parti di tutte le informazioni necessarie, la reciproca disponibilità all’ascolto per una ricerca di soluzioni, per quanto possibile, condivise. I dati più volte richiesti non sono mai stati forniti, non ci è mai stata data la possibilità di esplicitare le nostre proposte e gli incontri si sono limitati a dichiarazioni unilaterali della Fondazione senza possibilità di reale confronto".Da qui  l'appello al Sindaco, al Consiglio Comunale, al Consiglio di Indirizzo della Fondazione, alla Regione Toscana, all'Unità di Crisi della Regione, al Ministero, "affinché si pronuncino su tale comportamento esprimendo un giudizio di merito e prendendo una precisa posizione al riguardo.Dando corso al mandato ricevuto dall'assemblea del 20 dicembre scorso, i sindacati dichiarano un pacchetto di 8 ore di sciopero che verranno comunicate secondo le modalità previste.

Si indicono sin da ora manifestazioni pubbliche con delegazioni di massa in concomitanza dei prossimi consigli comunali e regionali".

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