Maggio Musicale Fiorentino: Pelléas et Mélisande con Daniele Gatti e Daniele Abbado

L'Homme Armé presenta «AntiCONtemporaneo», rassegna di musica antica e contemporanea

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 giugno 2015 23:02
Maggio Musicale Fiorentino: Pelléas et Mélisande con Daniele Gatti e Daniele Abbado

L'unica opera di Claude Debussy in scena all'Opera di Firenze dal 18 al 25 giugno con un cast tutto italiano. «In Pelléas et Mélisande Claude Debussy ci racconta tutto quello che c’è di misterioso e inesprimibile nella natura umana»: sono le parole con le quali il regista Daniele Abbado presenta lo spettacolo in scena all’Opera di Firenze il 18, 23 e 25 giugno alle 20:30 e il 21 giugno alle 15:30.

Sul podio, a dirigere l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, c’è il Maestro Daniele Gatti, raffinato interprete del repertorio operistico italiano e francese, che debutta nella direzione dell’unica opera di Claude Debussy. L’ultima rappresentazione di Pelléas et Mélisande a Firenze è del 23 giugno 1999 con Giuseppe Sinopoli. Per l’opera Daniele Gatti e Daniele Abbado si avvarranno di un cast tutto italiano: il giovane Paolo Fanale sarà Pelléas, il ruolo di Mélisande sarà di Monica Bacelli.

Il geloso Golaud sarà Roberto Frontali, Arkël verrà impersonato da Roberto Scandiuzzi, accompagnato in scena da Geneviève/Sonia Ganassi e Yniold/Silvia Frigato, Andrea Mastroni avrà il doppio ruolo di Le Médecin e Le Berger. Adattamento dell’omonimo poema simbolista di Maurice Maeterlinck, l’opera è incentrata sul triangolo amoroso tra Golaud, che trova per caso in una foresta una sperduta e smemorata Mélisande e la sposa, mentre lei si innamora, ricam-biata, di Pelléas, fratellastro di Golaud. Opera simbolista, surreale, trasognante, influenzata da Wagner ma alla ricerca di un distacco dalle idee del compositore tedesco, la musica di Claude Debussy nel Pelléas è stata definita dai suoi contemporanei «un velo iridescente che ricopre il testo» e dopo la prima del 1902, lo spettacolo fu replicato più di cinquanta volte nei due anni successivi. Il nuovo allestimento, con scene e luci firmate da Giovanni Carluccio, è voluta-mente non realistico: «Abbiamo progettato un luogo unico, in continua trasfor-mazione, che deve dare allo stesso tempo il senso della lontananza e della vici-nanza» racconta il regista Daniele Abbado «È uno spazio che assorbe i simboli, li trasforma e non pretende di spiegarli, paragonabile in questo alla musica di Claude Debussy: eloquente e al tempo stesso circondata, immersa nel silenzio».

Parte il 26 giugno «AntiCONtemporaneo», la rassegna che “L’Homme Armé” dedica al rapporto tra musica antica e contemporanea e che è giunta all’ottava edizione consecutiva. La serata inaugurale fruirà di una nuova ambientazione molto suggestiva, il Tepidarium del Roster nel Giardino dell’Orticultura (via Bolognese 17, Firenze). Lì si svolgeranno, nella stessa sera, i primi due eventi, lo spettacolo d’anteprima affidato a Francesco Giomi (ore 20) e il concerto vero e proprio de L’Homme Armé in collaborazione con Tempo Reale (ore 21.30). Poi, dal 30 giugno alla fine, si torna nel collaudato Auditorium di Sant’Apollonia (via San Gallo 25/a, Firenze) per quattro serate di concerti alle 21.30AntiCONtemporaneo 2015, che andrà dal 26 giugno al 9 luglio,si articolerà dunque in cinque serate tematiche, la prima delle quali divisa in due parti; gli appuntamenti in calendario sono in totale sei. Le date di «AntiCONtemporaneo 2015» sono: venerdì 26 giugno (con due eventi), martedì 30 giugno, domenica 5 luglio, martedì 7 luglio, giovedì 9 luglio.

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