Firenze, 8 giugno 2023 – Ultimo appuntamento lirico nell’ambito dell’85°Festival del Maggio Musicale Fiorentino: torna sulle scene della Sala Grande, dal 16 giugno, una delle opere più amate del repertorio di Giuseppe Verdi, Falstaff, l’ultimo atto lirico del genio di Busseto, nell’allestimento già in cartellone a Firenze nel novembre 2021.
Sul podio dell’Orchestra e del Coro del Maggio il direttore principale Daniele Gatti: “Il mio primo Falstaff, nel 1997, fu giudicato un’opera buffa in cui non si ride. Fu per me un grande complimento, perché so che spesso dietro il comico c’è un risvolto tragico, se si guarda la situazione dal punto di vista del protagonista. Falstaff è un nobile decaduto, ma non ancora tramontato -spiega il direttore alla sua nona esperienza con quest’opera- Un uomo solo, senza un amico, attorniato da lestofanti.
Eppure lui sente di poter ancora osare dei passi. E il cantante deve provare a rappresentare un personaggio convinto di quello che fa. C’è da parte della comunità di Windsor il piacere di infliggere sofferenza al protagonista. Ma c’è un altro personaggio che soffre molto: è Ford, geloso delle parole poetiche che Sir John rivolge alla moglie. Noi proveremo a rappresentare questo capolavoro con il massimo rispetto per il senso dell’opera. Uno spettacolo già visto, ma che viene messo in scena con un allestimento nuovo nella direzione, nelle voci, nella regia.
E ogni volta che la si vede un’opera merita di essere riconsiderata”.
L’allestimento è infatti quello del 2021, con la regia di Sven-Eric Bechtolf ripresa da Stefania Grazioli, che in conferenza stampa parla di: “Un lavoro di precisazione della coreografia teatrale. Ogni personaggio ha una struttura dinamica. Vedrete costumi bellissimi, in una scenografia molto flessibile per uno spettacolo molto godibile. Finalmente, stavolta, senza le restrizione provocate dalla pandemia che gravava sulla rappresentazione due anni fa”.
Approfondimenti
In scena un cast quasi del tutto nuovo rispetto alla scorsa edizione: nella parte del cavaliere Michael Volle, che torna al Maggio dopo il concerto registrato nel novembre 2020, con la direzione di Zubin Mehta. Irina Lungu, al suo debutto sulle scene del Maggio, interpreta Alice Ford, una delle due comari. Adriana Di Paola, protagonista di The Rake’s Progress, andato in scena a marzo, interpreta Mrs. Quickly, mentre Mrs. Meg Page, l’altra comare che Falstaff proverà a conquistare, è interpretata da Claudia Huckle.
Markus Werba, fra i protagonisti nel Don Giovanni inaugurale dell’85°Festival del Maggio, e nel Pipistrello la precedente stagione, interpreta Ford, il marito di Alice. Rosalia Cíd, formatasi all’Accademia del Maggio è Nannetta, figlia di Alice e Ford e innamorata del giovane Fenton, interpretato da Matthew Swensen, anche lui reduce da The Rake’s Progress. Pistola e Bardolfo, i servi di Sir John, sono rispettivamente Tigran Martirossian e Oronzo d’Urso, talento dell’Accademia del Maggio.
Chiude l’ensemble vocale, come Dr. Cajus, Christian Collia, un altro dei protagonisti del The Rake’s Progress del marzo scorso.
Le scene sono di Julian Crouch, i costumi di Kevin Pollard mentre luci e video sono curati rispettivamente da Alex Brok (riprese da Valerio Tiberi) e Josh Higgason. Il maestro del Coro del Maggio è Lorenzo Fratini.
Altre tre le recite in programma: il 19 e 21 giugno alle ore 20 e il 23 giugno alle ore 18. Quella del 19 sarà trasmessa in diretta su Rai Radio 3, mentre quella del 23 è offerta al pubblico con uno sconto del 50% del prezzo sui biglietti di ogni settore, grazie alla Fondazione CR Firenze.
Prima di ogni recita sono proposte le presentazioni al pubblico degli spettacoli tenute da Katiuscia Manetta, Maddalena Bonechi e Marco Cosci: le guide si tengono nel foyer della Sala Zubin Mehta e nel foyer di Galleria della Sala Grande 45 minuti circa prima dell’inizio di ogni recita. Continua inoltre il ciclo “Prima le parole, poi la musica”: giovedì 15 giugno alle ore 17.30, nel foyer della Sala Grande, il responsabile della promozione culturale del Maggio Giovanni Vitali presenta l’opera al pubblico.