Il 24 dicembre 2025 il Gruppo d’Intervento Giuridico ha inoltrato un atto di intervento nell’ambito del procedimento di valutazione d’impatto ambientale relativo al progetto per la realizzazione della centrale eolica Londa proposta dalla società milanese Hergo Renewables s.p.a.sui crinali appenninici vicino al parco nazionale delle Foreste Casentinesi, nei territori comunali di Londa, Dicomano, Rufina, Pratovecchio Stia. Sei “torri” eoliche alte circa 200 metri, per 30 MW di potenza installata sui crinali appenninici toscani.
Presenza di vincolo paesaggistico, la centrale eolica sorgerebbe ben dentro la fascia di rispetto estesa tre chilometri dal limite di numerose zone tutelate con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.), posta dall’art. 6 del decreto-legge n. 50/2022, convertito con modificazioni e integrazioni nella legge n. 91/2022, in attesa della prevista individuazione delle aree non idonee all’installazione degli impianti di produzione energetica da fonte rinnovabile, come previsto dal D.M.
Ambiente 21 giugno 2024 (Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili) e nel recente decreto-legge 21 novembre 2025, n. 175(art. 2, comma 4°, lettera m).
Nessuna previsione di alcuna prestazione di fideiussione (art. 1936 cod. civ..) per eventuali danni all’ambiente e agli interessi pubblici nelle fasi di cantiere, di gestione dell’impianto e del ripristino ambientale (decommissioning).
Come noto, il D.M. Ambiente 21 giugno 2024 (Disciplina per l’individuazione di superfici e aree idonee per l’installazione di impianti a fonti rinnovabili) e il recente decreto-legge 21 novembre 2025, n. 175 assegnano alla Toscana la potenza aggiuntiva da realizzare entro il 2030 pari a GW 4,250, cioè circa il doppio della potenza attualmente installata (GW 2,210), tuttavia non significa che non si debba far estrema attenzione per quanto concerne la realizzazione della produzione energetica di effettiva necessità.
Il GrIG ha chiesto alla Regione Toscana (titolare della procedura) di esprimere formale diniego alla compatibilità ambientale dell’impianto industriale in progetto e ha informato, per opportuna conoscenza, il Ministero della Cultura, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, le Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Firenze e di Siena, i Comuni di Londa, Dicomano, Rufina, Pratovecchio Stia.
Il No del Parco Nazionale Foreste Casentinesi alla proposta di impianto industriale eolico a Londa si era già registrato in occasione dell’assemblea pubblica del 18 dicembre a Rincine.
Nella Sala Polifunzionale di Rincine giovedi' scosro era stato invitato il Sindaco a presentare il progetto di impianto industriale eolico Londa. Durante la presentazione l'assemblea ha espresso piena contrarietà all'impianto eolico mentre il Sindaco ha ribadito di non essere contrario per preconcetto e di voler trattare con la Societa' eolica Hergo Renewables ENI per le compensazioni.
Gli interventi dei partecipanti hanno denunciato la mancanza di tempestiva informazione e il coinvolgimento della popolazione, in quanto il Sindaco affermava che dalla presentazione della documentazione ad agosto fino alla pubblicazione del Progetto, a dicembre, non se ne poteva parlare.
Molti intervenuti hanno manifestato contrarietà al progetto sottolineando il grande e irreversibile impatto ambientale sul crinale per il progetto eolico che prevede 6 pale alte 200 metri da Croce ai Mori alla Consuma;
l'inconciliabilita' e l’incompatibilità di Londa, Comune del Parco, con l'industrializzazione dei crinali confinanti con il Parco Nazionale Foreste Casentinesi che si é espresso contrario all’impianto eolico in sede formale e in modo pubblico sulla sua pagina Facebook ufficiale.
A conclusione dell’Assemblea, alcuni interventi hanno richiesto al Sindaco e all’Amministrazione di opporsi decisamente all’industrializzazione eolica dei crinali.