L'IUE cambia il nome al Natale

Una consigliera metropolitana di FDI censura il Presidente dell'istituzione universitaria europea con sede a Fiesole

Nicola
Nicola Novelli
24 ottobre 2023 15:08
L'IUE cambia il nome al Natale

Firenze, 24 ottobre 2023- Il Presidente dell'Istituto universitario europeo di Fiesole ha deciso di rinominare l'ex festa di Natale per eliminare il suo riferimento cristiano. Istituito dai membri fondatori delle Comunità europee, nel 1972, l'IUE raccoglie sette unità accademiche con oltre 1.000 dottorandi provenienti da più di 85 paesi.

"È sconcertante che un istituto accademico decida di rimuovere il riferimento cristiano dalla celebrazione del Natale, considerando che questa istituzione ha la propria sede nella "badia fiesolana", un luogo dove nel passato sorgeva l'oratorio dedicato ai santi Pietro e Romolo (patrono di Fiesole). Questa decisione sembra completamente fuori luogo e dimostra una mancanza di rispetto per le tradizioni italiane e per il significato profondo che il Natale ha per tantissime persone," dichiara la consigliera metropolitana di Fratelli d'Italia, Alessandra Gallego.

"La decisione del Presidente dell'Istituto universitario europeo, qualora fosse confermata, dimostra una deriva verso l'omologazione politicamente corretta, sacrificando le tradizioni e le identità nazionali in nome di un'uguaglianza etnica che non tiene conto dell'importanza delle diverse culture e religioni che compongono il nostro Paese. Il Natale - prosegue la consigliera Gallego -, come festività cristiana, rappresenta un momento di grande gioia e di riflessione per milioni di persone in tutto il mondo. È un momento in cui si celebra la nascita di Gesù Cristo e si riconosce l'importanza dei valori come l'amore, la pace e la generosità. Annullare queste tradizioni e sottrarre il Natale dalla sua autentica essenza religiosa significa svilire il suo significato profondo e minare le radici culturali della nostra società.

Chiedo con fermezza al Presidente dell'Istituto universitario europeo di Fiesole di rivedere questa decisione, in quanto essa rappresenta un negare la stessa storia della "badia fiesolana" in cui ha sede, un luogo che storicamente rimanda all'abazia. È necessario difendere le tradizioni italiane, il significato autentico del Natale e la libertà di espressione religiosa che appartengono alla nostra identità collettiva.

Invito inoltre tutte le istituzioni e le persone di buon senso a opporsi a tali decisioni che minano il nostro patrimonio culturale e religioso. Il Natale è una festività che rappresenta la nostra storia e il nostro legame con il cristianesimo, e non può essere manipolato o annullato solo per non disturbare qualcuno," conclude la consigliera metropolitana di Fratelli d'Italia, Alessandra Gallego.

Il preside dell'IUE è il professor Renaud Dehousse. Il Presidente dirige l'IUE secondo la Convenzione IUE e prende qualsiasi decisione che non rientri nei termini di riferimento delle altre autorità e organi di governo dell'IUE.

"Intanto vorrei dire al Prof. Dehousse che se con la sua uscita pensava di suscitare clamore, sorpresa e meraviglia, purtroppo in Toscana siamo da tempo abituati a rettori che, in cambio di qualche prima pagina, fanno a gara a chi la spara più grossa, arrivando perfino a negare gli eccidi avvenuti sul finire della seconda guerra mondiale ai danni degli italiani di Fiume, dell'Istria e della Venezia Giulia.Qualora invece il Professor Dehousse fosse stato serio nella sua proposta di abolire il Natale, lo invitiamo a ripensarci, magari facendo un giro per i meravigliosi luoghi che ospitano l'Università che oggi è chiamato a dirigere: dalle colline di Fiesole, scendendo giù, fino a Firenze. Scoprirebbe così che tutta la meraviglia che lo circonda è intrisa di riferimenti profondi a quel cristianesimo che - si creda o meno - va da duemila anni a braccetto con la storia, la cultura, l'arte e l'architettura europee.

Nella speranza di leggere quanto prima una nota in cui il Professor Dehousse corregge la sua infelice esternazione, non ci resta che ricordargli che duemila anni di radici cristiane, non si cancellano con una circolare. Esattamente come il Natale che, piaccia o meno all'illustre accademico, non potrà mai essere cambiato, modificato, declinato, abolito" lo dichiara il Presidente di Fratelli d'Italia nel Consiglio regionale toscano Francesco Torselli.

Il Presidente dell'IUE è assistito dal Segretario Generale nello svolgimento dei suoi compiti organizzativi e amministrativi. Il Segretario Generale è l'Ambasciatore Marco Del Panta. Il Presidente è inoltre supportato dai Presidi nello sviluppo della strategia dell'IUE.

"Cambiare nome al Natale somiglia, davvero troppo, al titolo di un romanzo grottesco. Se fosse confermata questa decisione, presa all'Istituto Universitario Europeo di Fiesole, per le notizie che apprendiamo, si tratterebbe dell'ennesima boutade irrispettosa della cristianità che invece caratterizza una realtà di accoglienza come EUI. Questo luogo di studio e culture che convivono da sempre, è una prestigiosa istituzione che vanta un 'Piano per l'uguaglianza etnica e razziale', obblighi che inducono all'inclusività, sia nel linguaggio che nel calendario delle feste religiose.

Troviamo, in pieno accordo con la consigliera metropolitana di Fratelli d'Italia Alessandra Gallego che ha portato all'attenzione questa possibile scelta, che togliere 'cristiano' dal nome Natale, adducendo la motivazione del rispetto di tutte le religioni e culture, non solo sortisca l'effetto opposto, ma porti alla non conoscenza, e quindi al non rispetto invece dovuto, del luogo nel quale proprio queste culture vivono. Confidiamo che una scelta simile venga ripensata, proprio in virtù dell'inclusività stessa perché, così ipotizzata, somiglia molto ad altre che portano a togliere i crocefissi dalle aule scolastiche, in un clima di 'cancel culture' che, diffondendosi, tenta di azzerare i valori occidentali" scrivono, in una nota, il deputato e capogruppo della commissione Cultura, Scienza e Istruzione di Fratelli d'Italia Alessandro Amorese e Paolo Marcheschi, capogruppo dell'omologa commissione in Senato.

Fondato nel 1972 dai sei membri originari delle allora Comunità europee, l'IUE si è guadagnata la reputazione di centro transnazionale di ricerca e apprendimento superiore delle scienze sociali e umanistiche.

“Siamo rimasti sbalorditi nell’apprendere che all’istituto universitario europeo di Fiesole si stia pensando ad abolire la tradizionale Festa di Natale, sostituendola con una più anonima, da denominarsi, magari, Festa dell’Inverno -affermano Elena Meini e Giovanni Galli, Consiglieri regionali della Lega- Una proposta che rigettiamo, perché alla base ci leggiamo un voler cancellare le nostre tradizioni per una presunta voglia di non calpestare le altre culture-precisano gli esponenti leghisti” “Ci auguriamo, dunque, che i responsabili dell’Istituto riflettano seriamente su questa loro maldestra iniziativa e tornino sui loro passi-sottolineano i rappresentanti della Lega.” “Il Natale è il Natale e nessun altro nome o etichetta lo potrà mai degnamente sostituire” concludono Elena Meini e Giovanni Galli.

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