Licosa Sansoni: raggiunto l’accordo con le organizzazioni sindacali

Ex Cerpelli: chiude lo stabilimento di Querceta. Enrico Rossi a Comdata: "Sostegno all'azienda e ai disoccupati che rischiano di rimanere senza sussidi". A Volterra Altair Chimica assume ex lavoratore Smith. Lavoratori della Ex Trw ricevuti in Regione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 febbraio 2016 18:39
Licosa Sansoni: raggiunto l’accordo con le organizzazioni sindacali

La Licosa Sansoni Srl tre giorno fa ha raggiunto l’accordo con le organizzazioni sindacali. Sono scesi a 15 gli esuberi alla Licosa Sansoni Srl sui 21 preannunciati, di più il numero di 15 è quello dei lavoratori che, incentivati, hanno scelto volontariamente di lasciare l'azienda. L'accordo raggiunto è stato sottoposto all'assemblea dei lavoratori che lo ha approvato a stragrande maggioranza, su 41 presenti e votanti i favorevoli sono stati 36. Un accordo raggiunto, in tempi rapidi, grazie anche al lavoro comune svolto da azienda, lavoratori e organizzazioni sindacali con ragionevolezza e fiducia, che ha consentito l’attuazione di una soluzione condivisa, funzionale all’organizzazione della azienda, che permetterà a Licosa di affrontare con rinnovato slancio le sfide imposte dal mercato. “Siamo soddisfatti”, dichiara Enrico Talenti della Filcams Cgil Firenze, “abbiamo condiviso una scelta che evita lo smembramento dell'azienda con l'esternalizzazione della logistica”. “Ora è credibile e possibile”, aggiunge, “un rilancio dell'attività aziendale su un mercato, quello della distribuzione dei libri, che pur in crisi mantiene intatte grosse possibilità di fatturato.

I lavoratori di IBM, l’azienda leader mondiale dell’informatica che durante le feste natalizie ha ceduto 300 lavoratori a Modis, società del gruppo Adecco, hanno chiesto al Ministero dello Sviluppo Economico di convocare l’azienda ed aprire un tavolo di confronto. L'azienda però continua a negare qualsiasi confronto sindacale in sede istituzionale. Da Firenze, dove operano oltre 80 operatori, la Fiom Cgil ha chiesto l'apertura di un tavolo in Regione Toscana.

Mercoledì mattina si è svolto, presso la Presidenza della Regione Toscana, l'incontro sulla crisi che vede coinvolta la Pam Panorama di Campi Bisenzio, alla presenza delle Organizzazioni Sindacali, del sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi e con il Consigliere del Presidente, Gianfranco Simoncini. Nell'incontro, le Organizzazioni Sindacali hanno illustrato le intenzioni aziendali che per adesso si basano sul trasferire 45 dipendenti su 140 nei punti di Ariccia/Genova/Torino, se questi lavoratori non accettano di cambiare contratto (part time) e lavorare 26 domeniche.

Attualmente i lavoratori hanno aperto un contratto di solidarietà al 12,50%. La Cgil Toscana, presente con Mirko Lami, insieme alla Filcams regionale e della provincia di Firenze, segue il caso da vicino e si adopererà per cercare di scongiurare i licenziamenti ed i trasferimenti in altri punti vendita, impossibili per tutti quei lavoratori che non possono o vogliono trasferirsi in altre città, certamente impossibile per un lavoratore part-time. Mentre la Regione convocherà in sede istituzionale sia la Pam Panorama, sia il Centro Commerciale I Gigli, cui Panorama fa parte nella stessa area commerciale, il sindacato "si rende disponibile a confrontarsi con l'azienda dopo aver conosciuto un piano commerciale serio che Pan Panorama ha sicuramente progettato per il prossimo futuro, per poi passare alla discussione coi lavoratori sul percorso ritenuto più corretto e meno oneroso”.

Il prossimo incontro sulla questione in Regione si terrà venerdì 19 febbraio.

Nuova riunione sulla ex Cerpelli di Querceta, lo stabilimento della Finder specializzato nella costruzione di pompe per la distribuzione di olio e gas. Dopo il primo tavolo con i sindacati e l'azienda incontrata lunedì pomeriggio, mercoledì è stata di nuovo la volta delle organizzazioni sindacali. La Regione aveva chiesto all'azienda di soprassedere alla decisione di chiudere lo stabilimento, che vede impiegati trenta dipendenti, e di aprire un confronto con le organizzazioni sindacali per valutare l'utilizzo degli ammortizzatori sociali per gestire le difficoltà che attraversa il settore ed eventuali esuberi. Per l'azienda, che ha uno stabilimento più moderno e di proprietà a Merate in provincia di Lecco (il quale conta 110 dipendenti), non ci sarebbero però le condizioni e di questo il consigliere del presidente per le politiche del lavoro, Gianfranco Simoncini, ha informato oggi i sindacati. La Regione è disponibile ad un eventuale nuovo incontro congiunto, su richiesta delle organizzazioni sindacali.

La Regione si era anche già impegnata a sostenere un'eventuale coinvolgimento del Ministero allo sviluppo economico, nel caso di esito negativo del confronto in sede locale e regionale. All'azienda in ogni caso Simoncini aveva chiesto di utilizzare i giorni prima della nuova riunione per riflettere ancora sulla possibilità di utilizzare gli ammortizzatori anche come strumento, laddove non fosse possibile evitare la chiusura, capace di favorire la ricollocazione dei lavoratori o un diverso utilizzo dello stabilimento.

Si è svolto lendì mattina presso la Presidenza della Regione Toscana l'incontro richiesto dai Segretari Generali territoriali di Fim-Cisl Alessandro Beccastrini, Fiom-Cgil Daniele Calosi, Uilm-Uil Davide Materazzi e dal Sindaco di Figline e Incisa Valdarno Giulia Mugnai, per fare il punto sull'accordo siglato lo scorso 9 dicembre a seguito del passaggio del business steel cord Pirelli alla Bekaert di Figline Valdarno. Dopo averne illustrato i contenuti, i sindacati hanno chiesto alla Regione di includere i lavoratori in esubero nei percorsi di politiche attive volte alla riqualificazione professionale - quali i corsi di formazione continua - al fine di ridurre al minimo l'impatto sociale e facilitare ulteriormente la ricollocazione occupazionale che già l'accordo mira ad agevolare mediante il ricorso ad un servizio di outplacement con società specializzate. I segretari generali delle categorie sindacali hanno poi richiesto alle istituzioni di sostenere il monitoraggio dell'accordo anche dopo il 31 dicembre 2017, quando scadranno gli impegni commerciali presi da Pirelli sui volumi produttivi di fornitura garantiti a Bekaert relativamente allo stabilimento valdarnese.

Questo per verificare quali siano le intenzioni dell'azienda a seguito di tale data e quali le strategie di sviluppo che Bekaert intende percorrere per stabilizzarsi sul mercato.

Il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha visitato venerdì pomeriggio la Comdata di Guasticce, il call center che dal settembre scorso ha rilevato l'attività della People care, che aveva chiuso nel maggio 2015 licenziando 341 persone. Oggi la Comdata dà lavoro a 165 addetti ed è in cerca di ulteriori commesse. "Sono qui - ha detto il presidente Rossi - alla dirigenza e ai dipendenti, per complimentarmi con voi e per ringraziare Comdata. Ci siamo visti in momenti peggiori e da allora qualcosa siamo riusciti a fare grazie all'impegno del sindaco, dei lavoratori, del Governo e anche grazie a quello della Regione.

Credo che possiamo continuare a darvi una mano, sostenendo sia l'azienda che i lavoratori rimasti senza sussidi. Prima di tutto vi invito a comunicare ai vostri ed colleghi senza lavoro che ad aprile uscirà il bando regionale per i lavori socialmente utili. Si tratta di 3 milioni di euro destinati a sostenere 600 lavoratori nelle tre aree di crisi toscane. All'azienda dico che la Regione è disponibile a verificare se esistono possibilità di svolgere nuove commesse, magari commissionate dal sistema sanitario regionale". E mentre l'opportunità rappresentata dal bando per i lavori di pubblica utilità Rossi l'ha presentata anche alla rappresentanza sindacale con la quale si è incontrato, il dialogo con la dirigenza si è sviluppato sulla possibilità di informare i cittadini su vaccinazioni, screening e altre opportunità offerte dal servizio sanitario regionale, tramite il contatto diretto attraverso il telefono e non più tramite lettera.

Una possibilità che sarà oggetto di offerta da parte di Comdata e che il presidente Rossi ha detto che la Regione sarà disponibile ad esaminare. Il presidente ha voluto infine ricordare che proprio grazie alla richiesta dei lavoratori del call center e alle sollecitazioni della Regione il Parlamento ha da un mese approvato la clausola sociale sui call center secondo la quale in caso di successione di imprese nell'appalto con uno stesso committente vanno rispettate le condizioni previste dai contratti di lavoro quanto al reimpiego degli addetti.

«Altair Chimica assumerà a breve uno degli ex dipendenti Smith». Ad annunciarlo è il sindaco di Volterra Marco Buselli. «Credo che sia un segnale importantissimo per il nostro territorio, e son sicuro che non sarà il solo – ha aggiunto -. Ringrazio l'ad di Altair per aver rispettato le promesse». Questo è solo il primo passo verso al ricollocazione degli ex dipendenti Smith: «Insieme alla Fondazione, che ha offerto i locali del Siaf, probabilmente riusciremo a breve a realizzare alcuni corsi di formazione in grado di rafforzare le competenze richieste dal mercato del lavoro, anche da aziende come Altair Chimica – sottolinea il primo cittadino -.

Il corso sarà aperto a tutti. Il territorio, unito, c'è e sta facendo la propria parte, ora serve un disegno di più ampio respiro, riguardo all'idea di polo delle manutenzioni e della logistica a Saline di Volterra, in grado di dare un'opportunità alle decine di lavoratori rimasti fuori dall'accordo sindacale che ha chiuso la vertenza Smith. Il 24 febbraio – conclude Buselli - sapremo le intenzioni della Regione in merito».

Rassicurazioni sullo stato di avanzamento dell'accordo di programma per la reindustrializzazione dell'area livornese, occhi puntati sul nuovo porto che sarà con la Darsena Europa e gli interventi messi in campo per i lavoratori licenziati - tra incentivi, formazione e lavori di pubblica utilità – con una novità, la disponibilità della Regione ad inserire nel bando atteso per aprile una clausola che rafforzi l'obbligatorietà dell'utilizzo in quest'ultimi di un percentuale determinata di lavoratori espulsi dopo la chiusura delle aziende.

Mercoledì il consigliere del presidente Rossi per le politiche per il lavoro, Gianfranco Simoncini, ha ricevuto, anche su sollecitazione delle amministrazioni comunali di Livorno e Collesalvetti, una delegazione di lavoratori della Ex Trw, lo stabilimento cittadino di componenti per auto che la multinazionale ha chiuso a fine 2014. E' stata l'occasione per fare di nuovo il punto sullo stato di avanzamento dell'accordo di programma per la reindustrializzazione di Livorno e sulla Darsena Europa, che vedrà domani a Roma la riunione del comitato esecutivo.

Nell'incontro è stata ribadita anche l'attenzione della Regione verso chi è rimasto o rischia di rimanere senza ammortizzatori sociali, che per le tre aree di crisi toscane, alle risorse già messe in campo, ha aggiunto in questo inizio di 2016 altri sei milioni di euro. Tre milioni interessano il bando sui lavori di pubblica utilità che uscirà a aprile e che prevede una disponibilità di seicento posti destinati alle tre aree. Un altro milione e mezzo è stato messo a disposizione per i bandi sugli incentivi all'occupazione ed altrettanti per la formazione continua dei lavoratori.

Sono stati individuati anche i bacini di riferimento dei lavoratori disoccupati o che usufruiscono di ammortizzatori sociali, la cui assunzione permetterà alle imprese che investono sul territorio di godere di premialità.

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