Scontro totale sulla Lettera antifascista della Preside

Annalisa Savino ha aperto un dibattito nazionale. Nardella chiede le dimissioni del ministro Valditara

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 febbraio 2023 15:42
Scontro totale sulla Lettera antifascista della Preside

La lettera-lezione sull’antifascismo scritta dalla dirigente scolastica Annalisa Savino del Leonardo da Vinci di Firenze dopo il pestaggio avvenuto sabato scorso davanti al Liceo Michelangiolo ha aperto un dibattito politico importante in tutta Italia, non solo a Firenze.

Ecco il testo della lettera della professoressa Savino:

Cari studenti,

Approfondimenti

in merito a quanto accaduto lo scorso sabato davanti al Liceo Michelangiolo di Firenze, al dibattito, alle reazioni e alle omesse reazioni, ritengo che ognuno di voi abbia già una sua opinione, riflettuta e immaginata da sé, considerato che l’episodio coinvolge vostri coetanei e si è svolto davanti a una scuola superiore, come lo è la vostra. Non vi tedio dunque, ma mi preme ricordarvi solo due cose.

Il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. È nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a sé stessa da passanti indifferenti. ‘Odio gli indifferenti’ - diceva un grande italiano, Antonio Gramsci, che i fascisti chiusero in un carcere fino alla morte, impauriti come conigli dalla forza delle sue idee.

Inoltre, siate consapevoli che è in momenti come questi che, nella storia, i totalitarismi hanno preso piede e fondato le loro fortune, rovinando quelle di intere generazioni. Nei periodi di incertezza, di sfiducia collettiva nelle istituzioni, di sguardo ripiegato dentro al proprio recinto, abbiamo tutti bisogno di avere fiducia nel futuro e di aprirci al mondo, condannando sempre la violenza e la prepotenza. Chi decanta il valore delle frontiere, chi onora il sangue degli avi in contrapposizione ai diversi, continuando ad alzare muri, va lasciato solo, chiamato con il suo nome, combattuto con le idee e con la cultura. Senza illudersi che questo disgustoso rigurgito passi da sé. Lo pensavano anche tanti italiani per bene cento anni fa ma non è andata così”.

Firmato

La Dirigente Scolastica

Dott.ssa Annalisa Savino

Il ministro Giuseppe Valditara intervistato a Mattino 5 ha detto: "E' una lettera del tutto impropria, mi è dispiaciuto leggerla, non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c'è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c'è alcun pericolo fascista. Sono iniziative strumentali che esprimono una politicizzazione che auspico che non abbia più posto nelle scuole; se l'atteggiamento dovesse persistere vedremo se sarà necessario prendere misure".

“Gravissime, offensive, inaudite le parole di Valditara, indegno di rivestire il ruolo di ministro della scuola”, commenta il sindaco di Firenze Dario Nardella che aggiunge: "I pestaggi avvenuti da studenti di Azione Studentesca davanti al liceo Michelangiolo hanno portato il silenzio di alcune istituzioni ma hanno aperto il megafono della cultura e dell'istruzione, la migliore parte dell'Italia.

Grazie alla Preside del liceo “Leonardo Da Vinci” per questa riflessione chiara e pacata. Firenze sarà sempre antifascista". 

Il sindaco viene criticato così dalla Lega attraverso i consiglieri Federico Bussolin, Michela Monaco e Luca Tani: "Nardella ancora una volta ha perso l’ennesima occasione per stare in silenzio. Un’assurdità chiedere le dimissioni di un Ministro che ha giustamente espresso il suo pensiero. Piuttosto come mai il Sindaco Nardella solo a giornate alterne fa il paladino della Costituzione, della Libertà, delle regole? Dipende dalle vicende se gli sono più o meno simpatiche? Non vediamo infatti una grande coerenza nelle sue azioni!”.

“Se è tanto attento alle regole ed al rispetto di queste (giustamente), sarebbe arrivato il momento allora di dare un forte impulso in sede di COSP per sgomberare le occupazioni abusive in città, coacervo di illegalità e abusivismo presenti da anni senza alcuna opposizione vera da parte della Amministrazione comunale di sinistra! Non venga usata Firenze però per fare propaganda. Non accettiamo lezioni da chi chiede rispetto delle regole o le dimissioni di esponenti del Governo solo quando fa comodo”, conclude la Lega.

Dello stesso tenore le dichiarazioni che provengono da Fratelli d'Italia: "In Italia non c'è nessun pericolo fascista, non c'è nessuna deriva violenta o autoritaria". Così si è espresso il ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara in merito ai fatti avvenuti davanti al liceo Michelangiolo sabato scorso. E pensiamo che qualunque cittadino dotato di buon senso la pensi esattamente come lui. Non il nostro sindaco e il suo partito, non (ovviamente) chi gli siede a sinistra in consiglio comunale. Sembra quasi che la sinistra voglia dirci: 'o la pensate come noi oppure dovete o scusarvi o dimettervi'. Da parte nostra invitiamo Nardella e compagni alla calma. Non serve a nessuno, nemmeno a loro, checché ne pensino, inasprire i toni del dibattito politico", dichiara il consigliere di Fratelli d'Italia e coordinatore cittadino del partito Jacopo Cellai.

"La lettera lettera aperta della preside del liceo scientifico 'Leonardo Da Vinci' di Firenze, come giustamente ha notato Valditara, è semplicemente un atto di propaganda, che volutamente ignora il presente riferendosi solo al passato e, cosa grave per chi detiene un ruolo scolastico dirigenziale, decide di fare a meno di aspettare che venga fatta luce sulle responsabilità di quanto accaduto sabato scorso davanti al Michelangiolo. Dispiace, sinceramente, che chi ha perso le scorse elezioni gridando al pericolo fascista continui a suonare la sua musica sullo stesso spartito. Evidentemente accontentando il proprio pubblico, ma ancora una volta ignorando la realtà dei fatti. Ci potremmo limitare a sorridere, se non fosse che la preside e chi amministra Firenze parlano alle nostre ragazze e i nostri ragazzi, che meriterebbero maestri migliori" conclude Cellai.

Tornando al centrosinistra, molto netta la posizione del presidente della Toscana Eugenio Giani che afferma esprimendo sincero apprezzamento per Savino: "Sono parole intense e bellissime, che non solo rappresentano espressione concreta di esercizio della libertà di pensiero costituzionalmente garantita, ma racchiudono amore per i valori democratici, attenzione verso l’educazione delle giovani generazioni, e preoccupazione verso i rischi di scivolamento verso pratiche violente e autoritarie”.

“Cara professoressa Savino – aggiunge il presidente – la sua lettera è un monito per tutti ma è anche motivo di orgoglio per tutta la Toscana, terra che affonda le radici della sua storia moderna, sin dal suo simbolo, nella lotta della Resistenza e nel contributo alla nascita della nostra Costituzione, e che ha deciso di inserire nel proprio Statuto l’antifascismo come principio cardine”.

Nicola Armentano, capogruppo Pd e le vicecapogruppo Alessandra Innocenti e Letizia Perini affermano: "Non abbiamo, da sabato, ancora sentito posizioni chiare da parte dell’esecutivo su quanto avvenuto davanti al liceo Michelangiolo. In compenso è bastato poco tempo per far intervenire con toni minacciosi e di censura il ministro Valditara nei confronti della dirigente scolastica del liceo Leonardo Da Vinci. Un fatto gravissimo. La scuola è crescita, formazione, è luogo di confronto e dibattito democratico, il ministro piuttosto lavori per promuovere e rafforzare questi valori, perché questo dovrebbe fare chi ricopre il suo incarico.

Non bollare come strumentale la lettera della dirigente scolastica del liceo da Vinci, perchè qui di strumentale vediamo solamente il comportamento del ministro, che utilizza il suo ruolo per atteggiarsi a censore. Il sindaco Nardella ha fatto bene a uscire immediatamente condannando queste frasi e sosteniamo la sua posizione. Siamo vicini alla dirigente Annalisa Savino e condividiamo il suo messaggio coraggioso. Anche alla luce degli striscioni comparsi oggi sulla scuola, un altro episodio intollerabile, le ribadiamo la nostra solidarietà.

Da parte nostra non arretreremo di un centimetro nel difendere i valori della libertà di opinione, del rispetto e della tolleranza e nel condannare fermamente ogni forma di violenza politica, odio e discriminazione e nel contrastare chi cerca con ogni mezzo di alimentare un clima di paura”.

Mimma Dardano, capogruppo lista Nardella a Palazzo Vecchio, rincara la dose: “È inaccettabile che un ministro della Repubblica si rivolga a quel modo nei confronti della dirigente scolastica del liceo Leonardo da Vinci dopo la sua lettera. Quello che emerge è che il ministro non conosce affatto la realtà delle scuole e le dinamiche che vi albergano. Ci aspettiamo che prenda le distanze da quanto ha detto, ci auguriamo che siano state espressioni affrettate perché davvero non c’è alcuna giustificazione per posizioni di questo genere. Certo, non abbiamo riscontrato la stessa fretta da parte dell’esecutivo nello stigmatizzare gli episodi avvenuti sabato. Per il ministro Valditara è ‘impropria’ la lettera della dirigente, per noi di improprio ci sono i suoi toni intimidatori. Da parte nostra, massima solidarietà alla dirigente scolastica Annalisa Savino”.

A Sinistra, Dmitrij Palagi e Antonella Bundu (consiglieri comunali di SPC) affermano:  

"Le destre ci sembrano mostrare ogni giorni di più una voglia di vendetta, verso la scuola pubblica e chi ogni giorno, nonostante i livelli di precariato e le basse retribuzioni, ogni giorno si occupa di garantire i servizi pubblici, avendo a cuore la Costituzione e la Repubblica. Le dichiarazioni allusorie, da parte di chi ha funzioni di Governo, equivalgono a delle minacce, per quanto ci riguarda. Paragonare delle lettere pubbliche, istituzionali, a delle minacce di morte, o fare illazioni su presunti collegamenti, per il clima che si respira nel Paese, è strumentale.

Diamo la solidarietà a chi subisce minacce di violenza, compreso il Ministro. Però davvero riteniamo sorprendente come una dirigente scolastica in particolare venga additata dall'Esecutivo. Come ieri, ci riproviamo. Sabato mattina una persona a terra è stata presa a calci, come azione politica: se si vogliono nuovi patti repubblicani forse sarà il caso di partire dall'agibilità politica di chi ha creato il clima politico in cui è avvenuto quel fatto. Il resto sono solo tentativi di cambiare argomento.

Ringraziamo il personale degli istituti scolastici del nostro territorio che ha scelto di non tacere. Le ragazze e i ragazzi hanno bisogno di sapere che non devono avere paura di andare a scuola". 

"Prima della violenza esercitata davanti al Liceo Michelangiolo - affermao inoltre Bundu e Palagi - era stato convocato un raduno nazionale a Firenze di Azione Studentesca, la "Falange in Marcia", per metà marzo.Dai comportamenti dei gruppi politici di destra, nonostante siano al Governo del Paese, immaginiamo che non ci sarà alcuna valutazione sull'opportunità di evitarlo.Ci aspettiamo però una presa di posizione del Sindaco e della Giunta, infatti presenteremo un question time.Una "formazione da combattimento" si convoca nella nostra città, sarà il caso di dire che c'è un problema o si fa finta di nulla, fino a un prossimo episodio da commentare?L'evento si inserisce nel percorso di avvicinamento del Campo Agoghè, un altro luogo in cui si costruiscono comunità basate su valori che hanno idee precise sulla Resistenza, sulla Liberazione e il valore della Repubblica nata dalla sconfitta del nazifascismo.Non c'è molto di nuovo.

ANPI e Patria Indipendente hanno spesso raccontato di cosa si tratta. Ma una novità c'è. Ed è quanto avvenuto sabato mattina davanti a una scuola.All'Amministrazione comunale domanderemo se sia previsto un incontro con il Governo nazionale, per permettere a Palazzo Vecchio di chiedere prese di posizioni chiare all'esecutivo nazionale", concludono gli esponenti della Sinistra.

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